Il museoBenvenuto
nella nostra Biblioteca
La biblioteca del MEIS sarà chiusa il 12 ottobre e dal 24 dicembre 2024 al 3 gennaio 2025, mentre sarà aperta sabato 2 novembre.
Consultazione
I libri possono essere consultati nella sede di Via Piangipane 81, dopo averne fatto richiesta al personale, ma non sono a scaffale aperto.
Prestito
Il prestito, ad esclusione di alcuni testi non ammessi, è consentito agli utenti muniti di tessera di iscrizione al Polo Bibliotecario Ferrarese.
Prestito Interbibliotecario
È consentito il servizio di prestito interbibliotecario e di documenti nel rispetto della normativa sul diritto d’autore.
CARTA DEI SERVIZI DELLA BIBLIOTECA MEIS
Orari di apertura
Martedì e Giovedì: dalle 10.00 alle 13.00, dalle 14.00 alle 18.00
Sabato: dalle 10.00 alle 14.00
Dove siamo
La biblioteca si trova nella palazzina all’ingresso del MEIS in via Piangipane 79-81, Ferrara
Contatti
Referente: Dott.ssa Silvia Ferioli
Tel: 0532 769137
Fax: 0532 711772
Email: biblioteca@meisweb.it
IN EVIDENZA
I-TAL-YA BOOKS è l’ambizioso progetto di creazione un Catalogo collettivo del libro in ebraico presente nelle biblioteche statali e nelle Comunità ebraiche italiane.
L’iniziativa è a cura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) in cooperazione con la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (BNCR) e la Biblioteca Nazionale di Israele (NLI).
Proprio grazie alla collaborazione con I-TAL-YA BOOKS, il fondo di volumi ebraici antichi donati al MEIS da Susanna e Daniele Ravenna – una ricca collezione dei testi liturgici e di studio di una delle importanti famiglie ebraiche di Ferrara – è stata prontamente catalogata e valorizzata. Numerosi e preziosi esemplari che ora rientrano a tutti gli effetti nel catalogo collettivo del libro ebraico.
Per scoprirne di più clicca qui
La biblioteca specializzata del MEIS nasce nel marzo del 2016 e mette a disposizione dei propri utenti circa 6000 volumi, dedicati in gran maggioranza ai temi dell’ebraismo.
Si segnalano tra i principali argomenti: storia delle religioni, storia degli ebrei in Italia, storia e cultura ebraica, arte ebraica, letteratura ebraica, Shoah, antisemitismo, persecuzioni razziali, fascismo, comunità ebraiche, Israele. Inoltre sono disponibili per la consultazione riviste e periodici specializzati.
Presente anche una sezione di libri di recente pubblicazione per giovani lettori, la cui tematica varia da racconti e fumetti a saggi con approfondimenti sull’ebraismo, libri di storia, narrativa.
Scopo della biblioteca è raccogliere e conservare la produzione editoriale nazionale ed estera sulla storia degli ebrei in Italia, documentare la principale produzione dedicata alla storia del pensiero e della cultura ebraica nel nostro Paese, diffondere e rendere disponibile il proprio patrimonio in continuo incremento anche grazie alle generose donazioni private di fondi librari.
Il fondo librario del MEIS è un tassello importante del grande progetto memoriale e storico-identitario del Museo.
La Biblioteca, che aderisce al Polo Bibliotecario Ferrarese, offre inoltre agli utenti assistenza nell’utilizzo degli strumenti della ricerca catalografica, bibliografica e di informazioni utili allo studio, alla didattica ed alla ricerca.
Leggi il regolamentoUN POMERIGGIO IN BIBLIOTECA
Ogni mese Tania Bertozzi, la responsabile della Biblioteca del MEIS gestita dalla cooperativa Le Pagine, svelerà in brevi videoclip i nuovi arrivi, consigliando i titoli imperdibili e raccontando la storia dei fondi donati al Museo. Per rimanere sempre aggiornati, iscrivetevi al canale Youtube del museo!
I LIBRI DEL MESE
I cinque titoli di questo mese sono dedicati alla mostra permanente del MEIS “Ebrei, una storia italiana”. La selezione approfondisce le tematiche degli itinerari ebraici, le catacombe e il periodo rinascimentale.
Atlante di storia ebraica
Giuntina, 1995Atlante di storia ebraica
Anno
Autore
Editore
Questo atlante illustra le migrazioni del popolo ebraico dai tempi della Mesopotamia fino allo Stato d’Israele dei nostri giorni, cercando di seguire le strade diverse e talvolta oscure di questo popolo errante e di tracciare la mappa della loro singolare esperienza nei vari periodi.
Le catacombe ebraiche. Gli ebrei di Roma e le loro tradizioni funerarie
Gangemi, 2011Le catacombe ebraiche. Gli ebrei di Roma e le loro tradizioni funerarie
Anno
Autore
Editore
Questo denso e agile volumetto spiega in maniera chiara e divulgativa quanto sappiamo sulla struttura della comunità ebraica di Roma, illustrando allo stesso tempo il contesto storico e politico in cui essa si sviluppò. Impresa non facile, a causa della carenza dei dati che ci sono pervenuti; con grande onestà Elsa Laurenzi non nasconde questo problema, né presenta ricostruzioni “facili” ma infondate. Accompagna invece il lettore alla scoperta di una società che mantiene i propri costumi e la propria cultura vivendo all’interni di un’altra più vasta società, tanto profondamente diversa quanto tollerante, che seppe integrare realtà varie e contrastanti. Si basa sulle varie fonti disponibili, gli scrittori antichi, i testi epigrafici, le testimonianze archeologiche e fornisce, mediante un glossario distribuito all’interno del testo, utili e puntuali spiegazioni di termini non a tutti noti.
Itinerario (Sefer massa’ot)
Giuntina, 2018Itinerario (Sefer massa’ot)
Anno
Autore
Editore
Un libro che resiste al trascorrere del tempo e che continua a catturare l’attenzione è innanzitutto, con buona pace dei dotti e dei critici, un libro bello. Un bel libro di viaggi è una gemma preziosa, tanto rara da suscitare in chi la trovi un senso di sorpresa e di stupore. La realtà non è mai avara con chi viaggia, ma si prodiga in emozioni e regala innumerevoli esperienze in un brevissimo volgere di tempo. Molto raramente viene ripagata con altrettanta generosità. Voler ridire cosa si è visto e provato è da pochi, saperlo ridire è un dono davvero inconsueto. Bisogna che la nostalgia del viaggio, che ostinata scuote ogni ritorno, si trasformi in un nuovo miraggio. Bisogna che il narratore cerchi di nuovo una meta, che sappia ricreare nel lettore l’inquietudine che lo ha attirato lontano.
Al nostro viaggiatore ebreo l’inquietudine non faceva certo difetto. Le pagine dell’Itinerario non lasciano trasparire nulla sull’uomo, sulla sua vita e sulle sue emozioni; una cosa risulta però ben chiara in ogni frase del racconto, in ogni tappa del percorso: Binyamin è il suo viaggio. La lunghissima peregrinazione, che lo porta – nella sesta decade del XII secolo – da Tudela sino al limitare dell’Oriente estremo, ai confini del mare periglioso «su cui domina Orione», è vissuta nel libro come una necessità, quasi un dovere ineludibile. (Dall’introduzione di Giulio Busi)
Umanesimo e cultura ebraica nel Rinascimento italiano
Pontecorboli, 2016Umanesimo e cultura ebraica nel Rinascimento italiano
Anno
Autore
Editore
Per mettere alla prova la veridicità dell’etichetta “Rinascimento italiano” può essere utile l’analisi di elementi che contribuirono dall’esterno al rinnovamento intellettuale avvenuto nella nostra penisola all’inizio dell’età moderna; si tratta di fattori culturali che apparentemente esulano dal contesto erudito considerato centrale per gli interessi del periodo in esame. In effetti, le discipline studiate dai dotti italiani del ‘400 e ‘500 non si differenziarono molto da quelle dei loro predecessori. In quest’ottica l’apporto del giudaismo può divenire una “cartina di tornasole” del grado di rinnovamento intellettuale all’interno della società italiana quattro-cinquecentesca. Pur essendo stata sempre minoritaria, fin dall’antichità la componente ebraica nella penisola italiana è stata attiva nelle mediazioni tra culture diverse, impegnata nella ricerca costante di un dialogo o di un equilibrio con la maggioranza: da un lato opera sapientemente per mantenersi nel solco della tradizione, dall’altro adotta temi e strutture mentali esterne per restare al passo con i tempi.
Il codice Maimonide e i Norsa: una famiglia ebraica nella Mantova dei Gonzaga: banche libri quadri
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, 2020Il codice Maimonide e i Norsa: una famiglia ebraica nella Mantova dei Gonzaga: banche libri quadri
Anno
Autore
Editore
Il presente catalogo è stato pubblicato in occasione della omonima mostra, ideata e curata da Gino Famiglietti e Salvatore Settis, allestita presso la monumentale Sala Alessandrina del complesso borrominiano della Sapienza, sede dell’Archivio di Stato di Roma, dal 23 ottobre 2018 al 5 gennaio 2019. La mostra ed il volume celebrano l’acquisizione, tramite acquisto coattivo, da parte della Direzione Generale degli Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali di un manoscritto miniato del 1349 (e del connesso atto di vendita alla famiglia Norsa datato al 1513), contenente una delle più pregevoli copie della traduzione dall’arabo all’ebraico della Guida dei Perplessi del filosofo, medico e giurista Mosè Maimonide (1138-1204). Oltre ad approfondimenti sul manoscritto, il catalogo contieni interessanti contributi su altri preziosi documenti esposti in mostra, tra cui 13 manoscritti dall’Archivio di Stato di Mantova relativi al rocambolesco episodio che lega la storia della Madonna della Vittoria di Andrea Mantegna (commissionata nel 1496 da Francesco II Gonzaga) alle vicende della famiglia Norsa.
I LIBRI DEL MESE
Fondi & Donazioni
La biblioteca del MEIS si è arricchita negli ultimi anni grazie a delle preziose donazioni di volumi e fondi librari. Tra questi, i fondi “Guido e Margherita Della Seta”, “Alberta Levi-Temin”, “Giacoma Limentani”, “Gianfranco Moscati”, “Gianni Venturi” e “Paolo Ravenna”.
Scopri gli altri fondiRiferimenti Bibliografici delle mostre del MEIS
Atlante di storia ebraica
Giuntina, 1995
Editore
Martin Gilbert
Atlante di storia ebraica
Giuntina, 1995
Editore
Martin Gilbert
Questo atlante illustra le migrazioni del popolo ebraico dai tempi della Mesopotamia fino allo Stato d’Israele dei nostri giorni, cercando di seguire le strade diverse e talvolta oscure di questo popolo errante e di tracciare la mappa della loro singolare esperienza nei vari periodi.
Martin Gilbert
Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni
ELECTA, 2018
Editore
Anna Foa, Giancarlo Lacerenza, Daniele Jalla (a cura di)
Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni
ELECTA, 2018
Editore
Anna Foa, Giancarlo Lacerenza, Daniele Jalla (a cura di)
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Con la mostra “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni”, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara inizia la narrazione della più che bimillenaria, vitale e ininterrotta presenza ebraica in Italia: come si è formata e sviluppata, e come gli Ebrei d’Italia hanno costruito la propria identità e contribuito a quella di tutti gli italiani, tra fasi di convivenza e interazioni feconde, e altre di persecuzioni e cacciate, culminate nella Shoah.
Il catalogo che accompagna l’esposizione si compone di una nutrita messe di contributi scientifici affidati ai maggiori specialisti italiani e internazionali e delle schede di tutti gli oggetti in mostra.
Per ricostruire questa storia ‒ se intendiamo per storia non solo gli eventi, ma anche la percezione che ne hanno avuto i contemporanei, ebrei e no, e il modo in cui l’hanno rielaborata e trasmessa ‒ ci si è appoggiati a fonti storiche, archeologiche, letterarie, filosofiche: libri e pietre, insomma. La maggior parte delle fonti utilizzate sono fonti ebraiche: principalmente storici e cronisti, ma anche medici, scienziati, poeti, musicisti. Non si è mancato di compulsare, frequentemente, anche la letteratura rabbinica, il vasto complesso di testi a carattere normativo, esegetico e narrativo che va sotto il nome di Mishnah, Talmud, Midrash.
Anna Foa, Giancarlo Lacerenza, Daniele Jalla (a cura di)
“Interstizi”. Culture ebraico-cristiane a Venezia e nei suoi domini dal Medioevo all’età moderna
Edizioni di storia e letteratura, 2010
Editore
Uwe Israel, Robert Jutte, Reinhold C. Mueller
“Interstizi”. Culture ebraico-cristiane a Venezia e nei suoi domini dal Medioevo all’età moderna
Edizioni di storia e letteratura, 2010
Editore
Uwe Israel, Robert Jutte, Reinhold C. Mueller
“Il presente volume di atti, frutto di un convegno tenutosi nel mese di settembre 2007 presso il Centro Tedesco di Studi Veneziani e il Dipartimento di studi storici dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, è un tentativo di mettere in dubbio il precedente paradigma di ricerca relativo alla ghettizzazione e all’esclusione e di volgere l’attenzione soprattutto verso il probloema della costruzione dell’identità sia dei gruppi emarginati, sia della società maggioritaria.” (dalla Premessa dei curatori)