Musica e dialogo: Ferrara, dal 27 al 30 giugno Festival dei Cori ebraici europei

Dal 27 al 30 giugno, Ferrara si trasforma in palcoscenico e ospita la settima edizione del Festival dei Cori ebraici europei, organizzato dal Coro Ha-Kol di Roma e dalla European Association of Jewish Choirs (Euajc), su invito del Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah – Meis e del Teatro comunale “Claudio Abbado”. Per tre giorni, a ingresso gratuito, negli spazi del Museo di Via Piangipane 81 (il 27 alle 15 e il 28 alle 14.45) e al Comunale (il 30 alle 20.30), 240 tra musicisti e coristi provenienti da cinque Paesi europei presentano al pubblico le musiche liturgiche e della vita quotidiana ebraica, i canti delle tradizioni sefardita e askenazita, insieme ad arrangiamenti e a composizioni contemporanei. “Gli ebrei hanno sempre cantato, suonato e composto musica – sottolinea Richard Di Castro, presidente del Coro Ha-Kol –, anche nei momenti più tragici della loro storia. E la nostra manifestazione è un’occasione di scambio tra tradizioni musicali diverse e consente ai gruppi coinvolti di conoscersi, capire, interagire con il tessuto cittadino che li accoglie”. La musica, insomma, come ponte di dialogo. Nel 2014, ad esempio, al concerto di gala al Parco della Musica di Roma, il gruppo ucraino e quello russo di San Pietroburgo si esibirono sullo stesso palco, nonostante il conflitto in atto tra i rispettivi Paesi. Fortunato Arbib, presidente della comunità ebraica di Ferrara ricorda: “La cultura ebraica vanta una tradizione millenaria in tema di espressione corale. Basti pensare al canto di liberazione e di gioia che gli ebrei intonarono dopo essere miracolosamente usciti dal Mar Rosso, come ci narra l’Esodo. O ai canti che normalmente accompagnano i riti religiosi”.

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