«Ebrei, ecco i ‘diversi’ di ottant’anni fa. La storia aiuta a comprendere l’attualità»

Camilla Ghedini

CHI SONO i diversi del 2018, ottant’anni dopo?

«Rispondo con una citazione tratta dal film. Come oggi la cronaca nera ci parla esclusivamente di extracomunitari, ottant’anni fa ci parlava di ebrei».

Con che strumenti spiegare agli studenti, come ha fatto al Boldini, il senso del docufilm?

«Evitando toni accademici e retorica. Prendendo ad esempio il percorso della Spal, che ha una lunga storia. Così come l’abbiamo tutti. Conoscere le nostre radici, non ci consente di dire che il passato non ci riguarda, ma ci costringe a prendere una posizione in prospettiva».

Cosa l’ha colpita dei giovani spettatori?

«Era la prima volta che lo presentavo ai ragazzi: a stupirmi è stata la loro grande attenzione, affatto scontata. Man mano che la sala si svuotava, superata la timidezza, a piccoli gruppetti venivano a condividere riflessioni».

Per gli adulti, invece, da Venezia in poi, quali sono state le reazioni, anche inaspettate?

«La pellicola viene guardata in un rigoroso silenzio, sempre, che dura anche dopo la fine. Questo perché probabilmente deve essere assimilata. Qualcuno mi ha rivolto l’accusa che tratta troppo di presente. In realtà è un lavoro iniziato due anni fa, quando riemergeva in Europa un certo tipo di nostalgia, con movimenti filonazisti che rialzavano la testa. Una situazione manifesta oggi anche in Italia. I rimandi sono forzati e inevitabili».

Come se lo spiega?

«Io ho fatto un film storico, su ieri. Non ho fatto e non faccio politica. Se l’oggi riporta a ieri, dobbiamo fare i conti con la nostra realtà».

In due anni lo scenario è cambiato?

«Moltissimo. Era più labile. E’ oggi che si chiede di depenalizzare la legge contro la tortura, di fare un censimento dei rom. Sono aumentate le discriminazioni».


LA PROIEZIONE – Da Venezia al Boldini

LA PELLICOLA mostra gli articoli, le vignette, i fumetti e i filmati con cui, nel volgere di pochi mesi, l’etichetta appiccata agli ebrei mutò da ‘diversi’ a

‘nemici della nazione’. Alle 21 al Boldini (via Previati) la proiezione, alla presenza del regista e con il saluto di Simonetta Della Seta, direttrice del Meis che patrocina la serata. Ingresso 5 euro.

Altri contenuti

Patrimoni invisibili: come la trasformazione digitale può ampliare l’accesso alle collezioni”: incontro pubblico a Ferrara

Patrimoni invisibili: come la trasformazione digitale può ampliare l’accesso alle collezioni”: incontro pubblico a Ferrara

Martedì 25 novembre 2025, dalle 16:30 alle 18:30 al MEIS, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, si svolgerà la tavola rotonda Patrimoni invisibili: come la trasformazione digitale può ampliare l’accesso alle collezioni. L’incontro è organizzato dall’HUB Emilia-Romagna e Marche di Dicolab. Cultura al Digitale ed è pensato come un momento di confronto […]
26 novembre, evento online

26 novembre, evento online

Dopo cinque anni, il progetto #ItaliaEbraica si rinnova e diventa Italia Ebraica nel mondo. Ogni mese conosceremo un museo nuovo e scopriremo i percorsi che intrecciano luoghi lontani con la nostra “Italia Ebraica”.I musei ebraici internazionali presenteranno online su Zoom un oggetto o un’opera d’arte della loro collezione che racconta un tassello della storia d’Italia. […]
11 novembre, presentazione del volume di Brunori

11 novembre, presentazione del volume di Brunori

Martedì 11 novembre alle 17.30, Giovan Battista Brunori, giornalista e scrittore, corrispondente capo della sede Rai per il Medio Oriente, presenta al MEIS (via Piangipane 81, Ferrara) il suo ultimo libro “Il nuovo Medio Oriente. Il declino della Mezzaluna sciita” (Belforte Edizioni). Dialoga con l’autore, la professoressa di Diritto internazionale dell’Università degli Studi di Ferrara Alessandra Annoni e il Direttore del […]
12 novembre, conferenza su Chagall

12 novembre, conferenza su Chagall

Il 12 novembre alle 17, Palazzo dei Diamanti ospita presso la Sala Rossetti (Corso Ercole I d’Este 21, Ferrara) la conferenza “Chagall: il colore e la parola” organizzata in collaborazione con il MEIS. Anna Linda Callow e Franco Bezza, entrambi traduttori dallo Yiddish, ripercorrono le radici ebraiche di Marc Chagall e il suo rapporto con la lingua e la terra natia. Anna Linda Callow è […]
Scatti di storia. Tre incontri sui grandi fotografi del ‘900

Scatti di storia. Tre incontri sui grandi fotografi del ‘900

In occasione della mostra “Viaggio in Italia”, il MEIS propone nel suo bookshop (via Piangipane 81, Ferrara) la serie di incontri gratuiti “Scatti di storia”: conferenze dedicate a grandi maestri della fotografia che con il loro obiettivo hanno raccontato momenti cruciali della storia e i cambiamenti sociali italiani e internazionali. I protagonisti del primo appuntamento del 6 novembre alle […]