Il direttore saluta il Meis

Il Consiglio di amministrazione del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (Meis) ha annunciato che il direttore Simonetta Della Seta (nella foto con Dario Disegni) è stata chiamata alla fine del suo mandato quadriennale al prestigioso incarico di direttore del Dipartimento Europa dello Yad Vashem a Gerusalemme, massima istituzione preposta all’insegnamento, alla ricerca e alla memoria della Shoah. Il consiglio di amministrazione, insieme al collegio sindacale, al comitato scientifico e a tutto lo staff del Meis, ha espresso il proprio «vivo compiacimento per questo importante incarico che il direttore ricoprirà dal primo settembre 2020 e che indubbiamente le è stato affidato anche alla luce dell’instancabile lavoro svolto per il Meis». Il presidente Dario Disegni ha rivolto quindi, a nome di tutti gli organi del museo di via Piangipane, «il più sentito ringraziamento al direttore Della Seta per aver guidato il museo in questi quattro anni, raggiungendo risultati straordinari, che hanno consentito di costruire, sotto l’indirizzo vigile del consiglio di amministrazione, l’attenta collaborazione dei membri del Comitato scientifico e il fedele lavoro di tutto lo staff, un nuovo polo museale nazionale, capace oggi di offrire al visitatore una esperienza coerente e unica sulla storia, la cultura e i valori dell’ebraismo italiano, e dell’ebraismo in generale». In questi anni il Meis ha non solo allestito tre mostre sugli ebrei italiani e alcune significative mostre temporanee, ma anche avviato il percorso espositivo permanente del museo e contribuito al dibattito nazionale e internazionale su temi di grande attualità, quali l’accoglienza, il dialogo con le minoranze, le radici dell’Europa, l’antisemitismo, la trasmissione della Shoah. «Lascerò il Meis a giugno – dichiara Della Seta – consapevole di aver creato assieme al presidente Disegni, al consiglio di amministrazione, al Comitato scientifico e al meraviglioso staff con il quale lavoro ancora ogni giorno, un luogo di rilievo per l’Italia, per l’Europa e per il mondo ebraico. Il Meis è oggi un centro che diffonde conoscenza e valori. La città di Ferrara rimarrà sempre nel mio cuore. Sono profondamente grata a tutti coloro che mi hanno accompagnata, consigliata, guidata e sostenuta in questa impresa».

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