Festival dei Cori Ebraici Europei concerto di gala 30 giugno
Si conclude domenica 30 giugno con uno straordinario concerto di gala ospitato dal Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara, la settima edizione del Festival dei Cori Ebraici Europei, organizzato dal Coro Ha-Kol di Roma e dalla European Association of Jewish Choirs (EUAJC).
Lo spettacolo inizia alle 20:30, ingresso gratuito con posto assegnato. I biglietti possono essere ritirati presso la biglietteria del Teatrosino a esaurimento della disponibilità la sera del concerto, a partire dalle 19.00
A unirsi alle esibizioni di sei cori provenienti da Roma, Parigi, Strasburgo, Vienna, Londra e Leopoli, un ospite d’eccezione: l’accademia corale “Vittore Veneziani” di Ferrara intitolata al direttore e compositore ebreo che diresse su invito di Arturo Toscanini il coro della Scala fino alla promulgazione delle leggi razziali, riprendendo poi il suo posto finita la guerra.
Il concerto di domenica chiude la manifestazione iniziata gioverdì 27 che ha visto le performance live negli spazi del Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah e al Teatro Comunale di oltre 200 coristi. Il programma ha proposto musica liturgica, canti tradizionali sefarditi e ashkenaziti insieme ad arrangiamenti e a composizioni contemporanei.
Come ricorda Richard Di Castro, Presidente del Coro Ha-Kol, “il Festival è nato un po’ per caso nel 2012, quando fummo invitati a partecipare a un incontro con altre formazioni a Londra. Da quell’esperienza abbiamo colto le potenzialità di un simile evento, che è diventato itinerante e giunge quest’anno alla settima edizione”.
Dopo Londra, il Festival è approdato a Vienna, Roma, ancora a Londra, San Pietroburgo, Leopoli e Ferrara. “Ogni città ci ha spalancato le braccia, mettendo a disposizione sedi bellissime, dalla sinagoga londinese di Marble Arch al Teatro Argentina a Roma, fino alla Cappella dell’Accademia di Stato a San Pietroburgo. E per un coro amatoriale è un onore entrare in questi santuari della musica”.
Gli ebrei hanno sempre cantato, suonato e composto musica, anche nei momenti più tragici della loro storia. E la manifestazione è un’occasione di scambio tra tradizioni musicali diverse, che consente ai gruppi coinvolti di conoscersi, capire, interagire con il tessuto cittadino che li accoglie. La musica, insomma, come ponte di dialogo.
“Per questo motivo – aggiunge il direttore del Meis Simonetta Della Seta – il Festival dei Cori Ebraici Europei che il Meis ha voluto portare a Ferrara rientra pienamente nella missione del museo, luogo non solo di storia e di storie legate all’ebraismo, ma anche di incontri e di condivisione”.
Oltre ai 20 coristi di Ha-Kol, nel capoluogo estense si esibiscono i 40 del Wiener Judischer Chor, i 35 di Les Polyphonies Hebraiques de Strasbourg, i 23 dell’Ensemble Choral Copernic di Parigi, i 46 di The Zemel Choir di Londra e i 14 musicisti della Shtrudl – Band di Leopoli.
(Foto di Marco Caselli Nirmal)