Una testimonianza espositiva
La mostra si snoda lungo un percorso che prefigura la prima sezione del futuro Museo, presentando oggetti autentici, repliche, modelli, immagini, mappe, scenografie e dispositivi multimediali, per raccontare il primo millennio di storia dell’ebraismo italiano, il suo radicamento e la sua espansione grazie alle conversioni e agli apporti da altri territori, e il processo di formazione della sua peculiare identità.
Da dove sono venuti gli Ebrei italiani? Quando? Perché? E, una volta giunti in Italia, dove hanno scelto di attestarsi? Quali rapporti hanno stabilito con le popolazioni residenti, con i poteri pubblici: prima con la Roma imperiale, poi con la Chiesa, ma anche con i Longobardi, i Bizantini e i musulmani, sotto il cui dominio hanno vissuto? Quali sono stati la vita, le consuetudini, la lingua, la cultura delle comunità ebraiche d’Italia nel corso di tutto questo lungo tempo? E soprattutto: cosa ha di particolare e di specifico l’ebraismo italiano rispetto a quello di altri luoghi della diaspora?
Gli oltre duecento oggetti in mostra, alcuni dei quali mai esposti in una sede pubblica, sono stati selezionati soprattutto per rappresentare i contesti dei quali sono testimonianza. La loro conoscenza e comprensione è affidata anche ai titoli e ai testi di sala, ai documenti e alle immagini, alle ricostruzioni e alle evocazioni di ambienti, di situazioni, di eventi, e alle parole dei curatori e degli esperti, che lungo l’itinerario si rivolgono direttamente al visitatore attraverso dei video, rendendo esplicita l’interpretazione storica proposta.
E le risposte che vengono fornite, per la prima volta con tanta completezza, partono dal dato di assoluta unicità della presenza ebraica in Italia: una presenza antica e ininterrotta da più di duemila anni, parte integrante e costitutiva della storia del nostro Paese ed espressione di un particolare rapporto tra maggioranza e minoranza.
Gli oltre duecento oggetti in mostra, alcuni dei quali mai esposti in una sede pubblica, sono stati selezionati soprattutto per rappresentare i contesti dei quali sono testimonianza. La loro conoscenza e comprensione è affidata anche ai titoli e ai testi di sala, ai documenti e alle immagini, alle ricostruzioni e alle evocazioni di ambienti, di situazioni, di eventi, e alle parole dei curatori e degli esperti, che lungo l’itinerario si rivolgono direttamente al visitatore attraverso dei video, rendendo esplicita l’interpretazione storica proposta.