
Sharon Fridman incanta il Meis con la danza del CollettivO CineticO

CINQUE ripetizioni, un numero limitato di persone come pubblico, un luogo in cui il silenzio diventa naturale. Si salgono le scale del Museo nazionale dell’ebraismo e della Shoah e ci si immerge in un mondo in cui tutto quello che sarà è già lì. È già in movimento, sta già accadendo. Solitudine, conquista, prove di forza, in una lotta continua, disarmante, tra simili, che non porta altro che ulteriore solitudine. Con ‘Everything that will be is already there’
sabato scorso (foto di Marco Caselli Nirmal, Teatro Comunale di Ferrara) il CollettivO CineticO di Francesca Pennini ha invitato a Ferrara l’artista israeliano Sharon Fridman, autore anche di ‘Dialogo Primo: Impatiens noli tangere’ al Comunale il 3 novembre: in entrambe le performance, la coreografia di Fridman è interpretata dai ‘cinetici’. «Sono felice di aver aperto il museo a questa esperienza – racconta la direttrice del Meis Simonetta Della Seta – perché credo debba essere un luogo per le persone, le idee, le arti, il movimento e la musica. I brani eseguiti sabato si sono mescolati al rumore del vento nel deserto dei patriarchi. Questo spettacolo ha portato al Meis un pubblico diverso e questo ci aiuta a farlo percepire sempre di più come parte attiva della città».
Anja Rossi
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