Rinascimento
Oggi al MEIS di Ferrara si apre ufficialmente la mostra “Il Rinascimento parla ebraico”. Si tratta di una scelta di politica culturale di alto significato. Il percorso ideato dai curatori e gli interessantissimi oggetti esposti ci parlano di un mondo nel quale l’incontro fra umanità diverse, ognuna con il suo bagaglio religioso, linguistico e storico, ha dato vita a una stagione che ha segnato profondamente la storia italiana. La conoscenza dell’altro e la contaminazione delle culture è stata per decenni fonte di arricchimento. Senza nascondersi le tensioni e le chiusure (dall’accusa di omicidio rituale all’invenzione dei ghetti), la mostra conduce il visitatore alla scoperta delle rappresentazioni artistiche nelle quali la lingua ebraica e le sue lettere hanno assunto un ruolo centrale, senza il quale l’esperienza rinascimentale italiana sarebbe stata profondamente diversa. Offrire al pubblico questa visione, in epoca di elezioni europee, significa compiere un’operazione politica coraggiosa, che prospetta il valore esemplare di una storia di apertura e confronto che ha dato luce nei secoli alla storia italiana, a fronte di una visione di chiusura e di ripiegamento (anche religioso, in tutte le comunità) che non promette se non una lenta decadenza autocompiaciuta.
Gadi Luzzatto Voghera, Direttore Fondazione CDEC