Rassegna dei ‘Cori ebraici europei’ al via
OGGI, domani e domenica, Ferrara ospita la settima edizione del Festival dei ‘Cori Ebraici Europei’, organizzato dal coro Ha-Kol di Roma e dalla European Association of Jewish Choirs (Euajc), su invito del Meis e del Teatro Comunale.
A ingresso gratuito, negli spazi del Museo di Via Piangipane 81 (oggi alle 15.00 e domani alle 14.45) e al Comunale (domenica alle 20.30), 240 tra musicisti e coristi provenienti da cinque Paesi europei presentano al pubblico le musiche liturgiche e della vita quotidiana ebraica, i canti delle tradizioni sefardita e askenazita, arrangiamenti e composizioni contemporanei.
Come ricorda Richard Di Castro, presidente del coro Ha-Kol, «il Festival è nato un po’ per caso nel 2012, a Londra. Poi è approdato a Vienna, Roma, ancora a Londra, San Pietroburgo, Leopoli e Ferrara. Ogni città ci ha spalancato le braccia, mettendo a disposizione sedi bellissime, dalla sinagoga londinese di Marble Arch al Teatro Argentina a Roma, fino alla Cappella dell’Accademia di Stato a San Pietroburgo». «Gli ebrei hanno sempre cantato, suonato e composto musica – sottolinea Di Castro –, anche nei momenti più tragici della loro storia. E la nostra manifestazione è un’occasione di scambio tra tradizioni musicali diverse e consente ai gruppi coinvolti di conoscersi, capire, interagire con il tessuto cittadino che li accoglie». A esibirsi a Ferrara saranno il Coro Ha-Kol, il Wiener Judischer Chor, Les Polyphonies Hebraiques de Strasbourg, l’Ensemble Choral Copernic di Parigi, The Zemel Choir di Londra, la Shtrudl-Band di Leopoli (l’unico gruppo non corale che prende parte al Festival), mentre giocherà in casa l’Accademia Corale ‘Vittore Veneziani’, che parteciperà al concerto di gala di domenica. L’idea di portare il Festival proprio a Ferrara, città dall’importante retaggio ebraico, era stata lanciata a Di Castro nel luglio 2017 dal direttore del Meis, Simonetta Della Seta. Accanto alla fruttuosa collaborazione con il Comunale, Della Seta ha evidenziato come la prossima edizione del festival sia in programma a Gerusalemme: «Un passaggio di testimone che sancisce il legame ideale tra Ferrara e uno dei cuori pulsanti dell’ebraismo».