Pienone anche in ristoranti e hotel. Molte famiglie e coppie di stranieri
WEEK END di tradizioni, non solo religiose. Ma anche per appagare il palato, turisti e visitatori arrivati i città per le festività pasquali, hanno prediletto i piatti tipici della cucina ferrarese. A farla da padrone sono salamina da Sugo e Cappellaci, anche se «il pasticcio, sia dolce che salato, fa sempre una gran bella figura». Ne è sicuro Elia Benvenuti, del ristorante ‘Ca’d’Frara’ , che spiega: «Il bilancio del fine settimana di Pasqua è più che positivo. Tanti i turisti, specie italiani e, spesso anche provenienti da fuori regione. Per gli stranieri forse è ancora presto, non se ne sono visti tanti».
ANGELO Fancello de ‘Il Ciclone’, sul punto rimarca: «Siamo stati pieni tutta la settimana. Gli stranieri però, sono arrivati prevalentemente nel weekend». Piatti andati a ruba? «Cappellacci e pesce». Dello stesso avviso anche Marco Raiti, dell’Estebar, che puntualizza: «Il pienone è arrivato da giovedì. Gli stranieri preferiscono assaggiare la cucina ferrarese, sia per quanto riguarda i primi, sia per le pietanze». Tradizioni rispettate anche da ‘Cusina e Butega’, dove il piatto più gettonato è stato «l’agnello fritto e al forno». Edoardo Occhiali, titolare del locale aggiunge: «Non possiamo che essere soddisfatti. È stata una Pasqua davvero ottima». A tracciare il bilancio complessivo sulle presenze in città, specie nelle strutture alberghiere, è Matteo Ludergnani, presidente del consorzio ‘Visit Ferrara’. «Rispetto agli anni 2013-2014 – spiega Ludergnani – , la Pasqua di quest’anno e dell’anno scorso sono state ottime a livello di presenze in città. Le prenotazioni nelle strutture alberghiere sono state tante e, soprattutto, last minute. Tanti i visitatori che hanno fermato le stanze fra domenica e oggi (ieri per chi legge)». Le famiglie sono state in assoluto «le più presenti, specie quelle italiane. Mentre gli stranieri, in genere, si muovono quasi esclusivamente in coppia», aggiunge. «La nostra – continua il numero uno di Visit Ferrara – è una di quelle città che, di per sè, è estremamente attrattiva a livello turistico, ma con le mostre e i musei di grande qualità, lo diventa ancora di più». I commenti più positivi sono stati per l’esposizione ospitata a Palazzo dei Diamanti, ‘Stati d’animo’ è una mostra che colpisce», ma «ciò che fa più piacere, è che i turisti hanno inserito nei loro itinerari il Meis. Questo – conclude – non può che essere un fattore positivo per la città in quanto, il museo dell’ebraismo, costituisce un tassello in più rispetto al vasto panorama artistico della nostra Ferrara».
f. d. b.