
Mostra 'Il Giardino che non c'è' al Meis

Un gruppo di americani cercava il giardino dei Finzi-Contini dietro un muro di Corso Ercole I d’Este, a Ferrara, senza però trovare nulla, perché era stato solo frutto dell’immaginazione nel romanzo di Giorgio Bassani: dall’episodio l’artista Dani Karavan ha tratto l’idea di dare la consistenza di un’opera, ‘Il Giardino che non c’è’, al giardino della finzione letteraria e cinematografica. Il suo progetto è al centro della mostra che il Museo nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah (Meis) ospita dal 31 ottobre al 10 febbraio.
Accanto al modello e a diversi materiali dell’installazione pensata da Karavan per Corso Ercole I d’Este, la mostra include il manoscritto originale de ‘Il Giardino dei Finzi-Contini’, per concessione del Comune di Ferrara, e alcuni degli oltre 50 lavori firmati dallo scultore israeliano in giro per il mondo: il memoriale sui Sinti e i Rom a Berlino, la camminata sui diritti umani a Norimberga, l’omaggio a Walter Benjamin a Portbou e il monumento al deserto nel Negev.
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