Mibact, salgono a 150 gli istituti culturali ammessi al riparto fondi 2018-2020
Salgono a 150 gli istituti culturali ammessi al contributo ordinario per il triennio 2018-2020. La tabella degli enti 2018-2020 è stata pubblicata dal Mibact e contiene la denominazione, la collocazione geografica e l’ammontare del contributo spettante agli istituti inseriti.
Si tratta di un numero superiore rispetto a quello del precedente triennio (2015-2017) quando gli enti elencati erano 125. Tra i 150 della nuova tabella, sono 36 gli istituti di nuovo inserimento mentre 11 quelli che risultano dalla tabella 2015-2017 ma che non figurano nella nuova. Tra gli enti non inseriti, la Fondazione Museo del tessuto di Prato non aveva presentato domanda mentre quattro istituti lo avevano fatto oltre i termini. Si tratta dell’Istituto Internazionale di studi liguri di Bordighera, della Fondazione si studi di storia dell’arte Roberto Longhi di Firenze, della Fondazione Magna Carta di Roma e dell’Accademia Raffaello Urbino.
Tra i nuovi istituti culturali inseriti troviamo la Fondazione Museo Nazionale dell’ebraismo e della shoah di Ferrara, la Fondazione galleria d’arte moderna e contemporanea Silvio Zanella di Gallarate, I Teatri di Reggio Emilia e l’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma. Nuovi inserimenti anche quelli dell’Associazione italiana biblioteche (AIB) e della Fondazione del Museo Egizio di Torino.
I CONTRIBUTI STATALI AGLI ISTITUTI CULTURALI
L’emanazione della tabella arriva dopo i pareri favorevoli del Comitato tecnico scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali e delle Commissioni parlamentari di Camera e Senato. Si prevede uno stanziamento a favore dei contributi agli istituti culturali di 12 milioni circa. Di questo ammontare, 10 milioni e 500 mila euro saranno stanziati per i contributi triennali mentre i restanti due milioni per i contributi annuali agli istituti culturali.
L’assegnazione dei contributi alle istituzioni culturali applica le disposizioni della legge 534/1996, in tema di “Nuove norme per l’erogazione di contributi statali alle istituzioni culturali”. La normativa prevede, infatti, che le istituzioni culturali in possesso di specifici requisiti possano essere ammesse al contributo ordinario annuale dello Stato. L’elenco degli istituti culturali ammessi a contributo è stato emanato per la prima volta a seguito dell’entrata in vigore della norma. Esso viene sottoposto a revisione ogni tre anni.