Meis, apertura straordinaria. Concerto per Veneziani
Stefano Lolli
RUOTA attorno alla figura carismatica di Vittore Veneziani, il programma del Giorno della Memoria, che culmina domani alle 21, al Ridotto del Comunale, in un omaggio al maestro e compositore, che nel 1921 venne chiamato da Toscanini a dirigere il coro della Scala. Figlio di un commerciante ebreo (Felice), attivo in via Vignatagliata in pieno ghetto, Veneziani dovette abbandonare la Scala nel 1938, a seguito della promulgazione delle leggi razziali. Rientrato in Italia alla fine della guerra, riprese il suo posto alla Scala per quasi dieci anni, prima di tornare a Ferrara dove, tre anni prima della morte, contribuì alla costituzione dell’Accademia corale che oggi porta il suo nome. E sarà proprio l’ensemble diretto da Maria Elena Mazzella, coadiuvato dall’Officina Musicae Vittore Veneziani, a eseguire composizioni, forse mai eseguite, del compositore. «Un programma vario e interessante – spiega Maria Elena Mazzella, direttrice della Veneziani –: due composizioni, su testi del Petrarca, provengono dalla Raccolta per coro a voci sole. Seguirà una suite di sette brani per coro, su testi del poeta istriano Tusinic. Il pubblico potrà apprezzare la qualità e la ricchezza della produzione di Veneziani». Il concerto sarà concluso dall’esecuzione di cori d’opera di Giuseppe Verdi. La serata, promossa dal Teatro Comunale e dall’Istituto di Storia Contemporanea con il patrocinio del Teatro alla Scala, del Meis e del Comando provinciale della Guardia di Finanza, si aprirà con la presentazione della vita e dell’opera del maestro, attraverso una sorta di ‘intervista impossibile’, scritta da Piero Stefani e interpretata da Magda Iazzetta e Fabio Mangolini. La giornata di domani, però, si impernia sull’attività del Museo nazionale dellEbraismo italiano e della Shoah, che per l’occasione effettuerà un’apertura straordinaria (dalle 10 alle 18) con visite guidate del percorso espositivo permanente e della mostra di Dani Karavan: partenza fissa alle 11 e alle 15 (per gli adulti, biglietto d’ingresso più visita guidata a 5 euro). In programma anche due presentazioni di libri, a ingresso gratuito. Alle 10, nel bookshop del museo di via Piangipane 81, Simon Levis Sullam parlerà del sio ‘1938. Storia, racconto, memoria’, che raccoglie 13 racconti ispirati da documenti ed eventi reali, legati alla persecuzione dei diritti perpetrata dal regime fascista. Alle 16, sempre al Meis, dialogo intorno a ‘Etty Hillesum. Osare Dio’. Nell’antologia, edita da Cittadella, dei testi della scrittrice olandese, deportata e uccisa ad Auschwitz a soli 29 anni, parleranno il monaco camaldolese Alessandro Barban e Carlo Dall’Acqua.