Lag Ba'omer 5780

Si celebra dal tramonto di lunedì 11 maggio alla sera di martedì 12 maggio – il 18 del mese di Iyar nel calendario ebraico – Lag Ba’omer.

Dal secondo giorno di Pesach alla festa ebraica di Shavuoth trascorrono esattamente sette settimane. In questo lasso di tempo, i giorni vengono scanditi dalla conta dell’omer, la benedizione in ricordo della misura d’orzo che si offriva presso l’antico Tempio di Gerusalemme.
Questo periodo è contrassegnato dal nutrimento della spiritualità di ognuno e conduce gradualmente dalla festa della libertà del popolo ebraico, Pesach, a quella della rivelazione della Torah, Shavuoth.
Attraverso la conta ci si riappropria del Tempo e si osserva la rinascita della natura, entrando a contatto con la terra e i suoi frutti. Una crescita personale e collettiva che eleva e culmina proprio il cinquantesimo giorno con l’inizio di Shavuoth, che significa Festa delle Settimane e viene chiamato anche Yom ha-Bikkurim, Giorno delle Primizie.

Durante l’omer vi sono delle prescrizioni ben precise: non ci si taglia i capelli né la barba, non si celebrano matrimoni o altre feste come se si fosse in lutto.

Il trentatreesimo giorno, però, i divieti vengono sospesi in occasione di Lag Ba’omer e si lascia spazio ad una giornata gioiosa.

Durante Lag Ba’omer è usanza festeggiare, soprattutto in Israele, con un grande falò. Si celebrano matrimoni, si ascolta la musica, si partecipa ai picnic sul prato, si fanno gare sportive e più in generale ci si dedica ad attività conviviali.

Ad essere i protagonisti principali dei festeggiamenti sono i giovani, tanto che vengono organizzate gite e giochi all’aria aperta.

Nell’ebraismo ogni lettera corrisponde ad un numero particolare e proprio per questo Lag, che di per sé non ha alcun significato, è in realtà la somma del valore delle lettere da cui si ricava il numero trentatré.

Lag Ba’omer ricorda diversi avvenimenti della storia ebraica: in primo luogo è la celebrazione della fine di una terribile e misteriosa malattia che si abbatté sugli studenti del grande rabbino Akiva uccidendone più di 24.000. Essi sarebbero stati puniti perché non dimostravano gli uni rispetto nei confronti degli altri. Altri spiegano che la morte degli studenti sarebbe dovuta alla loro partecipazione alla rivolta di Bar Kokhba durante la Terza guerra giudaica (132-135 dopo l’era volgare); una sollevazione guidata dal condottiero Simon Bar Kokhba contro i romani per proteggere la liberà di culto.

Il trentatreesimo giorno dell’omer ricorre inoltre l’anniversario della morte del mistico Shimon bar Yohai a cui si attribuisce lo Zohar, il Libro dello Splendore, il testo alla base della Cabala. Si racconta che l’ultimo giorno della sua vita egli abbia radunato tutti gli studenti per un’ultima lezione. Il sole però stava tramontando ed egli non aveva ancora terminato di trasmettere i suoi insegnamenti. A quel punto avvenne un miracolo e la giornata si allungò sconfiggendo l’oscurità e permettendogli di lasciare la sua eredità di sapere.

I grandi falò che si fanno tradizionalmente nella giornata sono probabilmente dunque il simbolo della sollevazione contro i romani o il ricordo della luce della saggezza di Shimon bar Yohai. Questa è una giornata per mostrare altruismo e rispetto reciproco, un’occasione per dialogare e sentirsi più uniti.

Altri contenuti

28 novembre, formazione online

28 novembre, formazione online

In previsione del Giorno della Memoria 2025, il MEIS organizza una formazione online gratuita il 28 novembre 2024 alle ore 15.30 in cui verrà presentato un kit didattico da poter utilizzare in classe. L’iscrizione, riservata agli insegnanti delle scuole secondarie, è obbligatoria compilando il modulo a questo link: Aspettando il Giorno della Memoria 2025 L’incontro […]
Dal 27 novembre la mostra itinerante arriva a Ferrara

Dal 27 novembre la mostra itinerante arriva a Ferrara

Dopo aver viaggiato a Torino e a Madrid, dal 27 novembre all’8 dicembre la mostra itinerante REMEMBR-HOUSE/Casa di Memoria arriva a Ferrara ospitata presso Palazzo Turchi di Bagno (Corso Ercole I d’Este, 32). La mostra è il frutto di un concorso internazionale che chiedeva agli studenti europei dai 13 ai 19 anni di progettare una loro “Casa di Memoria” a partire da quanto […]
26 novembre, incontro finale a Ferrara del progetto REMEMBR-HOUSE

26 novembre, incontro finale a Ferrara del progetto REMEMBR-HOUSE

Il 26 novembre 2024 alle 15 si svolgerà a Ferrara presso la Sala Rossetti di Palazzo dei Diamanti (Corso Ercole I d’Este 21, Ferrara) l’evento conclusivo del progetto europeo REMEMBR-HOUSE. PER ACCREDITARSI basta scrivere a casamemoria@meisweb.it, i POSTI SONO LIMITATI A due anni dall’avvio delle attività, si svolge l’evento conclusivo di REMEMBR-HOUSE, progetto realizzato dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah […]
Ultime dal ‘900, evento online

Ultime dal ‘900, evento online

In occasione della mostra “Ebrei nel Novecento italiano”, il MEIS propone una serie di incontri online su Zoom dal titolo “Ultime dal ‘900” dedicati al mondo dell’informazione e della comunicazione nel XX secolo e realizzati con la collaborazione della redazione di Pagine Ebraiche, il giornale dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Si inizia giovedì 21 novembre alle 18.30 con un approfondimento dedicato alla stampa ebraica […]
18 novembre, evento a Roma

18 novembre, evento a Roma

Lunedì 18 novembre verrà presentato alle 17.30 presso la Casa della Memoria e della Storia (via San Francesco di Sales 5) di Roma il catalogo della mostra del MEIS “Ebrei nel Novecento italiano” (ed. Sagep). Introduzione: Silvia Berti, Università degli Studi di Roma La Sapienza Mirella Serri, giornalista e scrittrice Interventi di: Vittorio Bo, co-curatore del volume Mario Toscano, co-curatore del volume  Coordina: Amedeo […]