Il Meis riapre le porte con Shavuot “Un ulteriore simbolo di rinascita”
“Nell’ebraismo la quotidianità è scandita dalla consapevolezza che la Terra e i suoi prodotti non siano di nostra proprietà e che ci si debba comportare con rispetto nei confronti di ciò che ci circonda. Riaprire il Giardino ai visitatori prima di una delle feste ebraiche più importanti, durante la quale si celebra il rapporto tra l’uomo e la natura circostante, rappresenta quindi un ulteriore simbolo di rinascita”.
È con queste parole che il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara dà l’annuncio dell’imminente riapertura, questo giovedì, alla vigilia di Shavuot, delle proprie porte. L’appuntamento è nel Giardino delle domande. Un luogo sicuro e accogliente in cui, viene sottolineato, “poter giocare all’aria aperta, esplorare il giardino didattico dedicato all’alimentazione ebraica, partecipare ai laboratori indirizzati ad adulti e bambini ma anche leggere e passare un po’ di tempo con se stessi immersi tra ulivi e melograni, pronti a riconnettersi con la natura: un luogo dinamico, che si trasforma e ospita tutta la cittadinanza”. Da luglio, si annuncia, verrà anche inaugurato un campo estivo per i bambini delle elementari.