Oltre al restauro del Corpo C e all’intervento sulla cinta muraria esterna, che è stata mantenuta, ma resa “permeabile” attraverso una serie di aperture lungo tutto il perimetro, il progetto elaborato da Arco e Scape prevede la costruzione di due blocchi moderni che dialogano con l’edificio restaurato dell’ex carcere: il Corpo D e il Corpo B.
Il Corpo D, affacciato sulla via Rampari di San Paolo, ospiterà biglietteria, bookshop e servizi al pubblico ed è destinato a diventare l’ingresso al Museo nella sua configurazione finale, mentre nel Corpo B saranno collocati i veri e propri spazi espositivi.
Simbolo dei cinque libri della Torah, i due blocchi sono connotati da pareti in vetro, cemento e alluminio su cui sono riportate delle iscrizioni in ebraico. La luce di tutti gli ambienti è zenitale, indiretta e soffusa attraverso i brise soleil fotovoltaici. Sulle teste dei blocchi espositivi, attraverso delle aperture verticali, la città entra a far parte dello spazio interno. Il tema del libro, così cruciale per l’ebraismo, viene rielaborato e diventa uno spazio fisico dentro il quale accedere e immergersi.