Festa del Libro Ebraico, un inedito e curioso Abraham Yehoshua a Ferrara
di Elisa Fornasini
Per la prima volta la Festa del Libro Ebraico avrà luogo nella sua casa naturale, il Meis, e ospiterà un ‘mostro sacro’ della letteratura ebraica come Abraham “Boolie” Yehoshua, definito “uno degli scrittori viventi più importanti al mondo” dal vicesindaco Massimo Maisto e “un premio Nobel finora mancato” da Marino Pedroni, presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara che ospiterà l’attesa lectio magistralis dello scrittore israeliano.
L’appuntamento, che alle 17 di domenica 10 giugno chiuderà la festa dopo quattro presentazioni letterarie al Meis, verterà su “Il libro ebraico” nella sua accezione a 360 gradi, dal rapporto tra il popolo ebraico e la lingua al legame tra letteratura e identità, fil rouge dell’intera edizione concentrata nella sola giornata di domenica in un “Meis finalmente aperto – commenta il presidente Dario Disegni – e vissuto da tantissimi visitatori italiani ed esteri”.
“Sarà una lectio assolutamente inedita e sicuramente sorprendente, pensata appositamente per Ferrara” anticipa Simonetta Della Seta, direttrice del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, che è riuscita a portare Yehoshua, “mio carissimo amico e scrittore che stimo molto”, a Ferrara “facendo leva sulla sua grande curiosità verso il Meis che stiamo ancora costruendo e verso questa città che non conosce ma in cui immagina di poter ambientare delle storie”.
La tematica della mistica ebraica della cabala e dell’“ebraismo come grande allenamento identitario” è cara allo stesso Yehoshua e a tutti gli altri ospiti che si susseguiranno nel restaurato ex carcere di via Piangipane “che sta dialogando a livello nazionale – aggiunge un compiaciuto Maisto – e contribuisce a rendere la nostra città una capitale della cultura“.
Ad aprire la festa, domenica alle 10, sarà l’ebraista Mauro Perani che racconterà i “Nuovi studi su Isacco Lampronti. Storia, poesia, scienza e Halakah” emersi da un convegno al Meis dedicato appunto al medico e filosofo ferrarese doc, conosciuto ovunque nel mondo ebraico (nel pieno ghetto c’è una piazza in suo nome, ndr), e ai studi ancora attuali su medicina, scienza e scritti ebraici. Interverranno anche Rav Luciano Meir Caro, rabbino capo della Comunità Ebraica di Ferrara, e Laura Graziani Secchieri, autrice di uno dei saggi.
Sempre in tema delle “identità espresse o nascoste”, alle 11.30 la filosofa Donatella Di Cesare insieme allo storico e saggista Paolo Mieli dialogherà sul suo “Marrani“, ovvero gli ebrei convertiti forzatamente dopo l’editto di Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona e che quindi si trovano costretti a tenere segreta la propria identità ebraica.
I sei racconti di “Napoli, via Cappella Vecchia 31. Voci ebraiche da dietro il vicolo” saranno protagonisti dell’incontro alle 14 con il rabbino napoletano Pierpaolo Pinhas Punturello che narra con una vena ironica le diverse identità che frequentano la comunità ebraica partenopea in compagnia del sociologo e psicologo Saul Meghnagi.
Ultima ospite Lia Levi, direttrice per trent’anni del mensile ebraico Shalom, che alle 15 parlerà del suo ultimo romanzo “Questa sera è già domani” – ambientato nel periodo delle leggi razziali che hanno fatto avanzare la discriminazione e la perdita di libertà, identità e dignità – affiancata dal professor Gianni Venturi, esperto di letteratura del Novecento. Un climax ascendente per prepararsi al momento clou con Abraham Yehoshua, ospitato per ragioni di spazio al teatro Comunale per il suo intervento in lingua inglese con traduzione consecutiva.
L’accesso alle presentazioni dei libri e alla lectio magistralis di Yehoshua è gratuito. Per l’occasione il Meis sarà aperto non stop dalle 9 alle 18 con visite guidate al percorso espositivo “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni” e al Giardino delle Domande (biglietto intero 10 euro, ridotto 8 euro).
Al termine della festa – patrocinata da Mibact, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e Comunità Ebraica di Ferrara – il prossimo appuntamento in calendario sarà il 14 giugno per la presentazione del secondo volume del Talmud in italiano, “ma l’idea – anticipa Della Seta – è creare uno spazio fisso di discussione dentro il Meis perché il software messo a punto dal Cnr è talmente sofisticato da essere usato dal Ministero dell’Interno per una serie di traduzioni a sostegno dell’accoglienza dei migranti”.