Ferrara celebra i vent’anni dall’istituzione del Giorno della Memoria
di Clelia Antolini
Compie vent’anni quest’anno la legge 211 del luglio 2000 che ha istituto il 27 gennaio come ‘Giorno della Memoria’ in ricordo della Shoah, delle leggi razziali e della persecuzione dei cittadini ebrei che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte. Come ogni anno, un’agenda fitta di eventi, dal 15 al 30 gennaio, caratterizzerà le celebrazioni ferrarsi.
“Ferrara vive da sempre il Giorno della Memoria con grande intensità – afferma il prefetto di Ferrara, Michele Campanaro -. Quest’anno, se è possibile, abbiamo deciso di alzare ulteriormente l’asticella della qualità delle iniziative”.
Ad aprire le celebrazioni il film J’Accuse di Roman Polanski, mercoledì al cinema Apollo, ore 21, alla presenza del produttore Luca Barbareschi. Fissata invece per il 16 gennaio, alle ore 16, l’inaugurazione della prestigiosa mostra permanente del Museo dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (Meis), 1938: l’Umanità negata, alla quale seguirà uno degli appuntamenti più importanti delle celebrazioni 2020: l’ex deputato, promotore della legge 211, Furio Colombo, parteciperà alla riflessione intitolata ‘20 anni dalla Legge della Memoria: riflessioni per il futuro’ prevista al Ridotto del Teatro Comunale, dalle 18.30.
Il 22 gennaio, invece, la consueta cerimonia di deposizione della corona, in ricordo dei cittadini ebrei ferraresi reclusi, presso Caserma Bevilacqua. Il questore Pallini, tra le autorità coinvolte nella celebrazione, inizierà in questi giorni un percorso formativo rivolto a due classi dell’istituto Navarra, anch’esse presenti alla deposizione della corona.
Molteplici le attività promosse sia dal Meis che dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, rappresentato da Anna Quarzi. “Mi piace sottolineare l’importanza del ricordo ma anche dell’atteggiamento futuro – spiega -, non a caso il sottotitolo dell’intervento di Colombo è ‘riflessioni per il futuro’”.
“Il Meis è onorato di ospitare una mostra molto importante, fortemente voluta dalla Presidenza della Repubblica e dal ministero dell’Istruzione, con il quale portiamo avanti un progetto didattico fondamentale – racconta Simonetta Della Seta, direttrice del Meis -. Ferrara è la città pilota e in questo caso parla sicuramente la storia di questa città, per la quale sono orgogliosa di lavorare, ma anche la grande sensibilità dei ferraresi. Ora l’invito è alla partecipazione: proprio oggi, quando tanto viene messo in discussione, a partire dall’antisemitismo, diventa indispensabile partecipare e comprendere”.
“Fondamentale non dimenticare quella che penso sia stata la più grande sciagura dell’umanità – dichiara l’assessore Marco Gulinelli -. L’Amministrazione ovviamente è sempre a disposizione per queste iniziative che ci coinvolgono intimamente, perché Ferrara è ancora una città ebraica, Ferrara è di tutti”.