Ritorna per il quinto anno #ITALIAEBRAICA, il progetto online che riunisce i musei ebraici italiani e che ha visto la partecipazione di migliaia di persone.

Ogni mese due musei ebraici italiani si confrontano su un tema comune rispondendo alle curiosità del pubblico.

L’edizione 2024-2025 è dedicata alle famiglie ebraiche: scopriremo insieme vite straordinarie, fittissimi alberi genealogici e storie personali che incrociano la Storia d’Italia.

In questa quinta puntata, prevista online su Zoom il 6 marzo alle 18.30, saranno protagonisti il Museo Ebraico di Venezia e i Musei Ebraici di Casale Monferrato.

Al centro, la vicenda di due grandi famiglie ebraiche del Nord Italia: i Treves e gli Ottolenghi.

Si inizierà con un intervento della storica dell’architettura Martina Massaro sulla famiglia Treves e i suoi discendenti protagonisti della vita nel Ghetto veneziano sino agli anni dell’emancipazione.

Adriana Torre Ottolenghi in dialogo con la Direttrice dei Musei Ebraici di Casale Monferrato Claudia De Benedetti ci faranno poi viaggiare dal Monferrato alla Svizzera sulle tracce di suo marito Giorgio Ottolenghi, da poco scomparso, per 62 anni Presidente della Comunità Ebraica di Casale Monferrato e artefice del restauro della Sinagoga e della creazione del Museo degli Argenti.

Intervengono:

Martina Massaro – Storica dell’architettura (Università di Padova)

Adriana Torre Ottolenghi in dialogo con Claudia De Benedetti, Direttrice dei Musei Ebraici di Casale Monferrato

Modera:

Amedeo Spagnoletto, Direttore del MEIS

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A sinistra: una foto dall’archivio di Adriana Torre Ottolenghi, a destra: Bartolomeo Nazari, Isaac Treves e i suoi capitani, 1731-34. collezione privata.

Dopo l’incontro dello scorso anno, prosegue l’iniziativa del MEIS “Aggiustare il mondo – Tikkun Olam” che racconta le storie di chi aiutò gli ebrei a salvarsi dalle persecuzioni durante la Shoah.

Mercoledì 26 febbraio alle 17.00 nel Bookshop del MEIS (via Piangipane, 81, Ferrara) lo storico di fama internazionale Antony Molho presenta il suo libro “La gentilezza degli altri. Un bambino ebreo nella Grecia occupata” (Viella, 2024). A dialogare con lui, il giornalista, scrittore e conduttore televisivo Gad Lerner e il saggista Gaetano Sateriale, già sindaco di Ferrara dal 1999 al 2009.

In questo straordinario racconto personale, Molho (Salonicco 1939) ripercorre le sue esperienze e i suoi ricordi d’infanzia; quando i suoi genitori lo passarono letteralmente di mano in mano e di casa in casa, da Salonicco ad Atene, nel tentativo di salvarlo dai nazisti.

Quella che l’autore ci narra, in controluce, è anche la storia della Grecia occupata e delle sorti degli ebrei di Salonicco, finora quasi assente dall’ampia memorialistica sulla Shoah.
Un racconto fatto di piccole storie di brevi momenti, i ricordi di un bambino inconsapevole della portata degli eventi che attraversava tessuti insieme con lo sguardo dello storico di oggi, e con i fili di una costante riflessione sugli interrogativi più grandi: le possibilità, i limiti e gli intrecci fra memoria, autobiografia e identità.

La prenotazione all’evento è obbligatoria scrivendo a eventi.meis@coopculture.it o chiamando il numero 3425476621 (attivo da martedì a domenica, ore 10-18)

Ritorna per il quinto anno #ITALIAEBRAICA, il progetto online che riunisce i musei ebraici italiani e che ha visto la partecipazione di migliaia di persone.

Ogni mese due musei ebraici italiani si confrontano su un tema comune rispondendo alle curiosità del pubblico.

L’edizione 2024-2025 è dedicata alle famiglie ebraiche: scopriremo insieme vite straordinarie, fittissimi alberi genealogici e storie personali che incrociano la Storia d’Italia.

In questa quarta puntata, prevista online su Zoom il 19 febbraio alle 18.30, saranno protagonisti il Museo Ebraico di Bologna e il Museo Ebraico Fausto Levi di Soragna-Parma che ci racconteranno due storie di famiglie ebraiche italiane a cavallo tra Ottocento e Novecento.

Si inizia a Mantova, l’11 luglio 1897: nella sinagoga della città, Cesare Prospero Moisè Rimini, trentaduenne commerciante di tessuti e filati, sposa Olimpia, una delle figlie del “dottore in legge” Giuseppe Cantoni.

Una famiglia ebraica di livello culturale medio-alto e ben inserita nella società  come tante nell’Italia di quegli anni. Mai, infatti, nei loro discorsi di giovani sposi, Cesare e Olimpia avrebbero potuto immaginare cosa la Storia avrebbe riservato ai loro figli.

Ci trasferiremo poi a Soragna dove l’ebraismo è indissolubilmente legato alla famiglia Levi, cui è intitolato anche il Museo e proprietaria della Casa Grande delli Hebrei poi divenuta sede della sinagoga inaugurata in epoca risorgimentale. Recenti scoperte gettano nuova luce su sfaccettature inedite. 

Intervengono:

Francesca Panozzo – Responsabile della Didattica del Museo Ebraico di Bologna

Roberta Tonnarelli – Conservatrice del Museo Ebraico Fausto Levi di Soragna-Parma

Modera:

Amedeo Spagnoletto, Direttore del MEIS

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A sinistra: immagine dall’Archivio della famiglia Rimini, a destra la sinagoga di Soragna.

L’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara e il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, presenta il ciclo di incontri aperti a tutti a cura di Andrea Baravelli “E dopo? Identità ed ebraismo nella contemporaneità”.

Per i sopravvissuti della Shoah, il ritorno alla vita non fu affatto facile. Un composto di paura, insensibilità e rifiuto si distese sull’Italia dell’immediato dopoguerra. Se alcuni sopravvissuti scelsero di abbandonare l’identità ebraica, per meglio confondersi nel grande corpo dell’italianità, altri decisero invece di avviare un dilaniante viaggio interiore per comprendere e capirsi. Anche perché, a differenza del passato, il panorama era complicato dall’esistenza di un nuovo, potentissimo e affascinante, punto di riferimento: lo stato di Israele.

Il ciclo d’incontri si propone di ricostruire la complessità dell’essere ebreo nell’Italia del dopo Auschwitz, anche col fine di meglio comprendere la mentalità, i dubbi e i percorsi delle comunità ebraiche del nostro paese. I cinque appuntamenti vedranno il vivace confronto di professori universitari e saggisti e saranno aperti a tutta la cittadinanza.

Si inizia lunedì 17 febbraio alle 17.00 presso la sede di ISCO (vicolo Santo Spirito 11) con Guri Schwarz, Università di Genova, che si interrogherà sulla delicata domanda “Di chi è la memoria? Per una storia del 27 gennaio”.

PROSSIMI INCONTRI:

Mercoledì 19 febbraio alle 17.00 (presso il Dipartimento Studi Umanistici di UNIFE, via Paradiso 12, Aula H) – Martina Mengoni (Unife): “Primo Levi e la riflessione su Israele e sull’essere ebrei nell’Europa degli anni sessanta”

Giovedì 27 febbraio alle 17.00 (presso Isco) – Claudio Vercelli (Università Cattolica di Milano): “Tra due patrie. Gli ebrei italiani e il richiamo di Israele”.

Mercoledì 5 marzo alle 17.00 (presso il MEIS, via Piangipane, 81) – Giulia Gostoli (Università di Urbino): “Sopravvissuti in viaggio. Da reclusi nei lager a cittadini israeliani”

Martedì 18 marzo alle 17.00 (presso il MEIS) – Giulio Piperno e Carlotta Micaela Jarach: “Essere giovani, essere italiani ed essere ebrei. Note per una riflessione”.

Per gli incontri ospitati al MEIS è obbligatoria la prenotazione scrivendo a ufficio.stampa@meisweb.it.

Informiamo che abbiamo raggiunto il numero massimo di partecipanti per il Viaggio alla scoperta dell’Emilia-Romagna. Da questo momento le iscrizioni sono chiuse ed è aperta la lista d’attesa in caso di rinunce.
La conferma dell’eventuale partecipazione sarà comunicata entro l’8 aprile.
Per l’iscrizione alla lista d’attesa occorre inviare un’email a corsi@meisweb.it indicando:
OGGETTO: Lista attesa Viaggio alla scoperta dell’Emilia-Romagna
TESTO DELL’EMAIL: Indicare il nome e cognome dei possibili partecipanti, un contatto telefonico ed un’e-mail. La chiamata, in caso di rinuncia, seguirà l’ordine di arrivo dell’iscrizione alla lista d’attesa.

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Dopo avervi condotto alla scoperta della Toscana e del Piemonte ebraico, il MEIS propone un nuovo viaggio che ripercorrerà le tracce della secolare storia ebraica della regione Emilia-Romagna, tra arte, degustazioni e visite all’interno di alcune tra le più affascinanti sinagoghe italiane. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Museo Ebraico di Bologna.

20-22 MAGGIO 2025

PROGRAMMA

Martedì 20 maggio 2025 

10.00 – Punto di incontro al Museo Ebraico di Bologna
10.30 – 11.30 – Visita guidata al Museo e all’antico quartiere ebraico di Bologna
12.00 – 13.30 – Pranzo 
13.45 – 14.30 – Trasferimento in bus a Ferrara 
14.45 – 15.15 – Visita al Cimitero ebraico di Ferrara
15.40 – 16.40 – Visita al ghetto e alle Sinagoghe di Ferrara
17.00 – 18.30 – Visita al MEIS e alla mostra “Bellissima Ester. Purim, una storia senza tempo”
18.45 – 20.00 – Sistemazione in albergo e visita libera alla città
20.30 – Cena 

Mercoledì 21 maggio 2025

8.00 Partenza in bus da Ferrara
10.30 Arrivo a Soragna e visita al Museo e al Cimitero ebraico 
12.30 – 14.00 – Pranzo al sacco 
14.15 : 15.30 – Arrivo in bus a Modena
15.45 – 17.00 Visita alla Sinagoga e alla zona del vecchio ghetto
17:15 – 18.45 Sistemazione in hotel e visita alla città
20.30 – Cena 

Giovedì 22 maggio 2025

8.30 Partenza in bus da Modena
9.30 Arrivo a Carpi – Fossoli
10.00-12.00: Visita al Campo di Fossoli e al Museo Monumento al Deportato di Carpi
12.00 – 13.00 Spostamento in bus a Finale Emilia
13.00 – 13.30: Breve visita al ghetto di Finale Emilia
13.30 – 14.30 Pranzo al sacco e degustazione de “La torta degli ebrei” 
14.30 – 15.30 Rientro in bus a Ferrara con fermata alla stazione dei treni di Bologna

INFORMAZIONI UTILI

Costo a persona:
€ 550 in doppia; € 620 in singola

Il viaggio è accreditato anche sulla piattaforma SOFIA con il codice 97694

La quota comprende pernottamento in hotel a tre stelle a Ferrara e Modena con prima colazione e tassa di soggiorno incluse; biglietti di ingresso e guide specializzate per i percorsi ebraici in programma; pasti; bus privato per gli spostamenti durante i tre giorni del viaggio; assicurazione annullamento, medica e bagaglio; costi di agenzia. 

Il saldo va fatto entro il 10 aprile 2025.

Il viaggio sarà confermato al raggiungimento di 25 partecipanti.

Ritorna per il quinto anno #ITALIAEBRAICA, il progetto online che riunisce i musei ebraici italiani e che ha visto la partecipazione di migliaia di persone.

Ogni mese due musei ebraici italiani si confrontano su un tema comune rispondendo alle curiosità del pubblico.

L’edizione 2024-2025 è dedicata alle famiglie ebraiche: scopriremo insieme vite straordinarie, fittissimi alberi genealogici e storie personali che incrociano la Storia d’Italia.

In questa terza puntata, prevista online su Zoom il 22 gennaio alle 18.00, saranno protagonisti Siena e il Museo della Comunità Ebraica di Trieste Carlo e Vera Wagner che ci racconteranno storie di artisti ebrei italiani tra XIX e XX secolo.

Si partirà alla scoperta delle vicende di diversi artisti triestini: Isidoro Grünhut (1862-1896), Gino Parin (1876-1944) e Amalia Besso (1856-1929). Il loro percorso artistico è stato spesso intrecciato con le proprie storie familiari e, al contempo, racconta la multiculturalità dell’Impero austro-ungarico. Se i primi due hanno vissuto situazioni tormentate, anche sotto il profilo umano, la terza ha combattuto tenacemente per affermarsi come pittrice donna all’inizio del Novecento.

Seguiremo poi un itinerario in ricordo di Piero Sadun (1919 -1974). Dagli esordi nel 1938 fino alla sua prematura scomparsa nel 1974, la ricerca pittorica di Sadun ha attraversato forme e stili diversi.
Un percorso artistico ed esistenziale la cui formazione si radica negli anni del fascismo e delle leggi razziali che lo spinsero ad unirsi alla Resistenza, per poi percorrere dal dopoguerra una strada che ha saputo dialogare con le principali correnti artistiche del Novecento e si è aperta anche al dialogo con le arti sorelle del teatro e della musica per la produzione di scene e costumi teatrali e della decorazione di interni.

Saluti di:

Ariel Haddad – Coordinatore del Museo della Comunità Ebraica di Trieste Carlo e Vera Wagner

Intervengono:

Davide Spagnoletto – Storico dell’arte

Anna Di Castro – Comunità Ebraica di Firenze, sezione di Siena

Modera:

Amedeo Spagnoletto, Direttore del MEIS

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A sinistra: sopra Piero Sadun (1919 -1974), num.cat.13, 1943, Disegni della Resistenza, 1943, inchiostro su carta, 24 x 35, Coll. privata, Siena e sotto Piero Sadun, num. cat. VI n.21, Senza titolo, 1974, olio su tela, 60 x 55, Coll. privata, Roma. A destra Gino Parin (Trieste, 1876 – Bergen-Belsen, 1944), Ritratto di Vittoria Molho Spierer, olio su tela. Donazione famiglia Spierer, Ginevra, novembre 2019, Museo della Comunità Ebraica di Trieste Carlo e Vera Wagner.

Il MEIS anche per il 2025 organizza eventi di commemorazione per il Giorno della Memoria riservati alle scuole. Quest’anno il museo propone due incontri in presenza e da remoto a cui potrete iscrivervi e che vi presentiamo qui di seguito. Data la capienza limitata, verrete ricontattati in seguito alla presa in carico delle richieste.

28 gennaio – Tra parole e libertà
Sala Estense, Piazza del Municipio, 14 – Ferrara

Dopo la call to action lanciata alle scuole per la costruzione corale di un Giorno della Memoria consapevole e partecipato, vi invitiamo ad un evento in cui saranno la scrittrice e testimone Edith Bruck, la storica Sara Buda e la giornalista Giovanna Botteri a rispondere alle domande pervenute da studentesse e studenti sul significato del Giorno della Memoria nel 2025, 80° anniversario dalla liberazione di Auschwitz.
L’incontro è realizzato in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara e ha il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e del Merito e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.


ORARIO: 11.30 -13.00
CLASSI: Secondarie di primo e di secondo grado
MODALITÀ: In presenza presso la Sala Estense (posti limitati), da remoto per le scuole di tutta Italia

31 gennaio – Visita live di Auschwitz-Birkenau
Cinema Apollo, Piazza Carbone, 35 – Ferrara

Per la prima volta in Italia, il MEIS organizza la visita live del campo a cura del Museo e Memoriale Auschwitz-Birkenau.
L’appuntamento è riservato a 140 studenti delle scuole secondarie di secondo grado in presenza e da remoto alle scuole secondarie di secondo grado di tutto il Paese.
In diretta dalla Polonia, una guida di lingua italiana interagirà con gli studenti muovendosi in un percorso diviso in due parti, Auschwitz e Birkenau, e risponderà alle domande del pubblico. L’attività ha il patrocinio del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
ORARIO: 10-12.00
CLASSI: Secondarie di secondo grado
MODALITÀ: In presenza presso il Cinema Apollo (posti limitati), da remoto per le scuole di tutta Italia

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Lunedì 27 gennaio l’ingresso al MEIS sarà gratuito. 

In occasione del Giorno della Memoria 2025 l’ingresso al MEIS sarà gratuito domenica 26 e lunedì 27 gennaio.

Sabato 25 e domenica 26 gennaio è prevista alle 11.30 una visita guidata a partenza fissa alla mostra “Ebrei nel Novecento italiano” dedicata agli artisti che hanno raccontato visivamente la Shoah: da Aldo Gay che ha raccontato in presa diretta il 16 ottobre 1943 a Roma; a Eva Fischer che ha reinterpretato nel suo olio su tela la prigionia nei campi di sterminio fino al quadro di Rudolf Levy “Fiamma”, proveniente dalle Gallerie degli Uffizi. La prenotazione è obbligatoria scrivendo a eventi.meis@coopculture.it.

(Nell’immagine: Rudolf Levy, Fiamma, Italia, 1942, Gallerie degli Uffizi)

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In occasione della mostra “Ebrei nel Novecento italiano”, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah propone la serie di incontri online su Zoom Ultime dal ‘900 dedicata al mondo dell’informazione e della comunicazione nel XX secolo e realizzata con la collaborazione della redazione di Pagine Ebraiche, il giornale dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

Il terzo e ultimo appuntamento è previsto lunedì 13 gennaio alle 18.30 e si intitola “A proposito di Dreyfus”.

Il 13 gennaio del 1898 Émile Zola pubblicò su L’Aurore il celebre testo J’Accuse…! in cui denunciava pubblicamente il processo ai danni del capitano francese Alfred Dreyfus, accusato di alto tradimento. Un caso che scosse l’Europa intera e divenne l’emblema delle derive raggiunte dall’antisemitismo.

A discuterne, Enrico Serventi Longhi (Università degli Studi di Messina), autore del contributo Echi italiani dell’affaire Dreyfus: la stampa e l’antisemitismo presente sul catalogo di Ebrei nel Novecento italiano (Sagep, 2024) e del libro Il dramma di un’epoca. L’affaire Dreyfus e il giornalismo italiano di fine Ottocento (ed. Viella, 2022) e Clotilde Bertoni (Università degli Studi di Palermo) che ha firmato il saggio edito da il Mulino Nel nome di Dreyfus. La storia pubblica di un caso di coscienza.

Saluti di:

Amedeo Spagnoletto – Direttore del MEIS

Intervengono:

Clotilde Bertoni (Università degli Studi di Palermo)

Enrico Serventi Longhi (Università degli Studi di Messina)

Modera:

Daniel Reichel, giornalista di Pagine Ebraiche

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Il link di Zoom verrà mandato il giorno stesso dell’evento

In occasione della mostra “Ebrei nel Novecento italiano”, il MEIS propone una serie di incontri online su Zoom dal titolo “Ultime dal ‘900″ dedicati al mondo dell’informazione e della comunicazione nel XX secolo e realizzati con la collaborazione della redazione di Pagine Ebraiche, il giornale dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

Il secondo appuntamento è previsto lunedì 23 dicembre alle 18.30 e sarà dedicato  a “Italia-Usa a/r: Come l’ebraismo è sbarcato al cinema e nelle serie tv”.

Quando e come iniziano ad essere rappresentati riti, feste e tradizioni ebraiche in TV? Quali storie ci hanno fatto sognare con i loro intrighi avvincenti e allo stesso tempo hanno raccontato un spaccato dell’identità ebraica?

Passeremo da sitcom come la “Tata” ai teen drama “Beverly Hills 90210” “The O.C.”, da prodotti acclamati dalla critica e diventati negli ultimi anni un cult come “La Fantastica Signora Maisel” e “Shtisel”, ai titoli meno noti tutti da scoprire. 

A guidarci in questa puntata “Hanukkah special” saranno Benedetta Grasso, sceneggiatrice e scrittrice che ha firmato con Alberto Caviglia il mockumentary “Pecore in erba” e Daniela Gross, giornalista che da anni su Pagine Ebraiche firma gli articoli dedicati a Cinema, Tv e Costume.

Saluti di:

Amedeo Spagnoletto – Direttore del MEIS

Intervengono:

Benedetta Grasso – Sceneggiatrice e scrittrice

Daniela Gross – Giornalista 

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Il MEIS e il Museo Ebraico di Bologna vi invitano al Concerto di Hanukkah per celebrare in musica e con un brindisi insieme il periodo festivo che si avvicina.

L’appuntamento è giovedì 19 dicembre alle 19.00 al MEIS di Ferrara (via Piangipane 81) in compagnia dei Mishkalè, la band che vi travolgerà con le sonorità klezmer!

I Mishkalè nascono nel 2001 e sono stati tra i primi in Italia a dedicarsi alla musica klezmer. Emozionano con le struggenti canzoni in yiddish e coinvolgono gli spettatori con i ritmi delle danze e i racconti affascinanti dello shtetl, il villaggio ebraico, aprendo una porta sulle ricche tradizioni di quei popoli dell’Est Europa, protagonisti di magnifiche contaminazioni reciproche.

Il gruppo ha tenuto centinaia di concerti in Italia e all’estero e ha partecipato a diversi festival, tra cui Vincoli Sonori, Festival Oyoyoy, Plan Folk Festival, Pentabrass, European Training Foundation, Festival Erev Layla, Giornata Europea della Cultura ebraica in più città, Jewish Jazz Festival di Bologna e Festival Nessiah di Pisa.

Hanno prodotto tre cd: Mishkalé klezmer & Gipsy Music (2005), Tanz Tanz (2010), Shtetl! Yidele’s Recollections (2015).

L’evento è gratuito con prenotazione obbligatoria scrivendo a eventi.meis@coopculture.it o chiamando il numero 3425476621 (attivi dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18).

Il concerto ha il patrocinio del Comune di Ferrara e della Comunità Ebraica di Ferrara.

Ritorna per il quinto anno #ITALIAEBRAICA, il progetto online che riunisce i musei ebraici italiani e che ha visto la partecipazione di migliaia di persone.

Ogni mese due musei ebraici italiani si confronteranno su un tema comune rispondendo alle curiosità del pubblico.

L’edizione 2024-2025 è dedicata alle famiglie ebraiche: scopriremo insieme vite straordinarie, fittissimi alberi genealogici e storie personali che incrociano la Storia d’Italia.

Il secondo appuntamento è previsto giovedì 12 dicembre alle 18.30 e vedrà come protagonisti il Museo Ebraico di Lecce Firenze. 

Inizieremo dal Sud con la famiglia Ibn Shoham: per tutto il Quattrocento, la Puglia accolse numerose famiglie ebraiche, perlopiù di origine sefardita, i cui esponenti si distinsero come medici, al servizio dell’aristocrazia locale. Tra queste, per l’importanza nella comunità leccese e per il lascito intellettuale, si segnalano gli Ibn Shoham, che vissero tra il Salento, Valona e Corfù per almeno tre generazioni.

Faremo poi un salto nel tempo e nello spazio alla scoperta della figura di Alfredo Orvieto, nonno della scrittrice e drammaturga Laura Forti. Dal 1946 al 1964 Orvieto riprese in mano la dissestata comunità ebraica fiorentina uscita devastata dal dopoguerra e si dedicò a un tenace lavoro di ricostruzione, non solo dei beni andati danneggiati, ma anche della fiducia interna.

A lui si deve l’apposizione della lapide dei deportati nel giardino della Sinagoga, primo segno visibile per la città dei numeri delle persone uccise; la riapertura della scuola e dell’ospizio e l’insistenza per aprire il processo al fascista cittadino Giovanni Martelloni. Ma –  come scopriremo durante l’incontro online – mentre il ruolo di “padre politico e morale” della comunità ebraica sarà efficace e gratificante, la famiglia biologica di Alfredo si sfalderà in molte derive identitarie.

Intervengono:

Laura Forti – Scrittrice e drammaturga

Fabrizio Lelli – Direttore del Museo Ebraico di Lecce

Modera:

Amedeo Spagnoletto, Direttore del MEIS

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Nell’immagine a sinistra un’immagine tratta dal Ms. Parma, Biblioteca Palatina 2373, c. 17v, probabile autoritratto del copista del codice (datato 1400), Eliyyahu ben David Ibn Shoham. A destra il ritratto di Alfredo Orvieto, Archivio Famiglia Forti.

See you online on Zoom on Monday December 9 at 6 pm (CET) / 12 pm (ET) to discover the new MEIS exhibition JEWS IN TWENTIETH CENTURY ITALY!

Ci vediamo online su Zoom Lunedì 9 dicembre alle 18.00 (ore italiane) per scoprire la mostra Ebrei nel Novecento italiano (l’evento sarà con la traduzione simultanea in italiano e in inglese).

SPEAKERS
Greetings: Andrea Fiano, MEIS FRIENDS President
Amedeo Spagnoletto, MEIS Director 
Speakers: Vittorio Bo, Curator 
Marco Contini, Journalist 
Mario Toscano, Curator


ABOUT THE EXHIBIT


Is it possible to showcase an entire century in just one exhibition?
Mario Toscano and Vittorio Bo believe so and have curated an exhibition divided into seven sections which offer a detailed overview of the twentieth century through the history, art and everyday life of Italian Jews.
A project which shows how this minority integrated into Italian society and their sense of national belonging who, went through a tortuous process which involved first the acquisition of citizenship, then the loss and finally the reacquisition of their rights.

The exhibition explores the period from the end of the 19th century after the destruction of the ghettos to the dawn of the new millennium, focusing on questions of importance for contemporary Judaism. It also deals with the Shoah: the tragic blow of the racial laws of 1938, the Jewish persecution and deportation.

The exhibition is enriched with contemporary artworks; photographs from public and private archives; historical documents and family objects. The many stories collected will make you discover and rediscover important Italian Jews from the art of Olga and Corinna Modigliani to the canvases of Corrado Cagli, to Antonietta Raphaël Mafai, Rudolf Levy and Emanuele Luzzati. Visitors will also have the opportunity to view the contents featured in the multi-touch table, a multimedia tool which offers access to in-depth studies, original documents and first editions, and contributes to completing the picture of the cultural history of the 20th century.



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In previsione del Giorno della Memoria 2025, il MEIS organizza una formazione online gratuita il 28 novembre 2024 alle ore 15.30 in cui verrà presentato un kit didattico da poter utilizzare in classe.

L’iscrizione, riservata agli insegnanti delle scuole secondarie, è obbligatoria compilando il modulo a questo link: Aspettando il Giorno della Memoria 2025

L’incontro è valido ai fini dell’aggiornamento professionale ed è accreditato su piattaforma SOFIA con il codice 96747

Vi aspettiamo online!

PROGRAMMA

Saluti istituzionali: Amedeo Spagnoletto – Direttore del MEIS

Interventi di:

Sara Buda – Ricercatrice storica presso la Fondazione CDEC

Raffaella di Castro – Responsabile Area Memoria, Shoah, Antisemitismo, Giornata Europea della Cultura Ebraica presso UCEI

David Bidussa – Storico sociale delle idee

Attività laboratoriale e presentazione del kit didattico a cura di Marina Sabatini, Coordinatrice dei servizi educativi del MEIS

Dopo aver viaggiato a Torino e a Madrid, dal 27 novembre all’8 dicembre la mostra itinerante REMEMBR-HOUSE/Casa di Memoria arriva a Ferrara ospitata presso Palazzo Turchi di Bagno (Corso Ercole I d’Este, 32).

La mostra è il frutto di un concorso internazionale che chiedeva agli studenti europei dai 13 ai 19 anni di progettare una loro “Casa di Memoria” a partire da quanto appreso grazie a REMEMBR-HOUSE.
Le cinque proposte vincitrici sono state il fulcro dell’allestimento: una casa in cartone tridimensionale ed ecologica; uno strumento pensato insieme ai ragazzi per coinvolgere e stimolare i loro coetanei rendendoli protagonisti.

La mostra è aperta al pubblico è dalle 10 alle 18 dal lunedì al venerdì e dalle 10 alle 13 il sabato e la domenica, l’ingresso è libero.

Sei un insegnante e vuoi portare la tua classe? Scrivici a casamemoria@meisweb.it 

(Nella foto, inaugurazione della mostra a Torino presso il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano – Palazzo Carignano)

Il 26 novembre 2024 alle 15 si svolgerà a Ferrara presso la Sala Rossetti di Palazzo dei Diamanti (Corso Ercole I d’Este 21, Ferrara) l’evento conclusivo del progetto europeo REMEMBR-HOUSE.

PER ACCREDITARSI basta scrivere a casamemoria@meisweb.it, i POSTI SONO LIMITATI

A due anni dall’avvio delle attività, si svolge l’evento conclusivo di REMEMBR-HOUSE, progetto realizzato dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah in partnership con la Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura di Torino, sostenuto dalla Comunità Europea nell’ambito del programma CERV – Citizens, Equality, Rights and Value Programme.

Il progetto è incentrato sulla memoria della Shoah e sulle leggi razziali, con la missione di favorire la riflessione sul passato come mezzo per far crescere cittadini consapevoli. Si avvale delle carte del fondo EGELI, conservate presso l’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo come punto di partenza per esplorare tre dimensioni principali: memoria, ricerca, educazione.

L’incontro conclude un percorso biennale che ha coinvolto studenti, docenti, operatori culturali e realizzato un kit didattico, workshop, formazione e una mostra itinerante sul tema della casa come diritto inalienabile dell’uomo.

Ore 15.00 -15.30

Il parternariato tra le due istituzioni

I due partner – Elisabetta Ballaira, Direttore esecutivo F1563 e Amedeo Spagnoletto, Direttore MEIS

Ore 15.30-16.30

Best Practices, Archivi, Musei e istituzioni che si occupano di Memoria

Modera: Marina Sabatini, Coordinatrice dei servizi educativi MEIS

Annemiek Gringold, Conservatrice e Responsabile del Progetto | Curatrice e Project Manager, Hollandsche Schouwburg Hollandsche Schouwburg & Nationaal Holocaustmuseum, “Sviluppare e aprire il Museo Nazionale dell’Olocausto di Amsterdam”

Albert Stankowski, Direttore del Museo del Ghetto di Varsavia, “Il Progetto del Museo del Ghetto di Varsavia”

Anika Reichwald, Curatrice della Mostra “The End of Testimony?” al Museo Ebraico di Hohenems, “La fine della testimonianza?”

Pierpaolo Pinhas Punturello, Direttore del Centro de Estudios Ibn Gabirol – Colegio Estrella Toledano, “Casa di Memoria a Madrid, la mostra a scuola”

Ore 16.30 – 17.30

Il progetto, coinvolgimento, numeri e mostra

Erika Salassa, Archivio storico F1563 e Sharon Reichel, curatrice MEIS

Ore 18.00

Inaugurazione della mostra Remembr-House/Case di Memoria presso Palazzo Turchi di Bagno – Aula Scaloni (Corso Ercole I d’Este, 32)

L’evento sarà in italiano e in inglese con la traduzione simultanea

Per partecipare all’incontro ci si può accreditare scrivendo a casamemoria@meisweb.it entro il 24 novembre 2024.

Per l’ottenimento dei crediti formativi, gli insegnanti possono iscriversi sulla piattaforma SOFIA (CODICE 96749).

L’evento verrà trasmesso anche in streaming sul canale Youtube del MEIS: https://www.youtube.com/@MEISMUSEUM

Il progetto REMEMBR-HOUSE/CASE DI MEMORIA si svolge nell’ambito del programma CERV- Citizens, Equality, Rights and Values, finanziato da European Education and Culture Executive Agency (EACEA),  (Project: 101090963 — REMEMBR-HOUSE — CERV-2022-CITIZENS-REM).

In occasione della mostra “Ebrei nel Novecento italiano”, il MEIS propone una serie di incontri online su Zoom dal titolo “Ultime dal ‘900” dedicati al mondo dell’informazione e della comunicazione nel XX secolo e realizzati con la collaborazione della redazione di Pagine Ebraiche, il giornale dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

Si inizia giovedì 21 novembre alle 18.30 con un approfondimento dedicato alla stampa ebraica tra giornali e tv.

Come si raccontavano gli ebrei italiani nel Novecento? Quali erano i dibattiti aperti? Quali grandi interrogativi portava con sé il secolo breve e soprattutto quali giornali si leggevano? A parlarne è Gabriele Rigano, Professore all’Università degli Studi Roma Tre con l’intervento “La stampa ebraica italiana dall’Unità a oggi”

Si passerà poi al piccolo schermo con la nascita della prima trasmissione Tv dedicata agli ebrei italiani: Sorgente di vita, la rubrica di vita e cultura ebraica a cura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane che lo scorso anno ha celebrato 50 anni di attività. In onda prima su Rai 2 e poi su Rai 3, il programma ha offerto e continua ad offrire servizi e approfondimenti sui più diversi aspetti della vita e della cultura ebraica in Italia, in Israele e nel mondo. A raccontarne la storia e i contenuti saranno Emanuele Ascarelli Piera Di Segni, già autori della rubrica.

Intervengono:

Amedeo Spagnoletto – Direttore del MEIS

Gabriele Rigano – Università degli Studi Roma Tre

Emanuele Ascarelli – Già autore di Sorgente di Vita

Piera Di Segni – Già autrice di Sorgente di Vita

Modera:

Daniel Mosseri – Direttore di Pagine Ebraiche

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Inserite nella grafica le immagini: Achille Beltrame, I drammi sanguinosi dell’antisemitismo in Russia in “La Domenica del Corriere”, 1903, Ferrara, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, collezione Gianfranco Moscati e “Tripoli italiana” in “Il Vessillo Israelitico”, LIX, fasc. X,1911. UCEI, Archivio.

Lunedì 18 novembre verrà presentato alle 17.30 presso la Casa della Memoria e della Storia (via San Francesco di Sales 5) di Roma il catalogo della mostra del MEIS “Ebrei nel Novecento italiano” (ed. Sagep).

Introduzione:

Silvia Berti, Università degli Studi di Roma La Sapienza

Mirella Serri, giornalista e scrittrice

Interventi di:

Vittorio Bo, co-curatore del volume

Mario Toscano, co-curatore del volume 

Coordina:

Amedeo Spagnoletto, Direttore del MEIS

Ingresso libero – In occasione dell’incontro sarà disponibile il catalogo

“Ebrei nel Novecento italiano” è il catalogo della mostra organizzata presso il MEIS di Ferrara fino al 2 febbraio 2025.
Cento anni di storia d’Italia vengono raccontati attraverso l’esperienza della minoranza ebraica presente nella Penisola da oltre duemila anni.
Seguendo il fil rouge della trasformazione del concetto di cittadinanza, i contributi ricostruiscono un secolo ricco di splendori, ma anche segnato da tragedie e miserie. Dai successi dell’integrazione nell’età liberale, si passa alle conseguenze della privazione delle libertà durante la dittatura fascista, fino all’abisso della Shoah.
Dopo la guerra si apre la nuova sfida: ricominciare a vivere. Sono tante le incognite e le ferite, ma con rinnovata speranza le comunità ebraiche si ricompongono e continuano a guardare al futuro, mantenendo forte la loro identità in costante dialogo con la società.
In questo volume, storici, storici dell’arte, studiosi, esperti di comunicazione ed ebraisti raccontano cento anni di illusioni e spaccature; di protagonisti straordinari e storie di coraggio, amore e rinascita. L’apparato di documenti, foto, quadri e oggetti di famiglia ricompone il mosaico del Novecento in cui ritrovare un’eredità comune che appartiene e deve essere custodita da tutti.

Ritorna per il quinto anno #ITALIAEBRAICA, il progetto online che riunisce i musei ebraici italiani e che ha visto la partecipazione di migliaia di persone.
Ogni mese due musei ebraici italiani si confronteranno su un tema comune rispondendo alle curiosità del pubblico.
L’edizione 2024-2025 è dedicata alle famiglie ebraiche: scopriremo insieme vite straordinarie, fittissimi alberi genealogici e storie personali che incrociano la Storia d’Italia.
Il primo incontro online sulla piattaforma Zoom si terrà giovedì 14 novembre alle 18.30 e vedrà come protagonisti il Museo Ebraico di Roma e il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah-MEIS.

Inizieremo ricostruendo la presenza a Roma della famiglia ebraica dei Del Monte che è documentata fin dagli inizi del Seicento. La famiglia è sopravvissuta a restrizioni e persecuzioni anche grazie all’amore per le proprie tradizioni, testimoniato dai doni di magnifici oggetti di culto elargiti con orgoglio e devozione alle sinagoghe. Tra i discendenti vi era il poeta di sonetti giudaico romaneschi Crescenzo Del Monte, che, nel primo decennio del secolo scorso, aveva scritto la Storia degli ebrei di Roma per valorizzare il patrimonio dialettale degli ebrei della città e raccontare le vicende intricate di una storia unica e antichissima.

Si passerà poi alla ricchissima storia dei Bassan e Bassani: faremo un viaggio insieme che dal 1600 arriverà al Novecento. Il punto da cui partiremo per raccontare la vicenda di questa famiglia è la coppia di stele a torre con iscrizioni in ebraico e stemmi risalente al 1635 esposta nel percorso permanente del MEIS “Ebrei, una storia italiana”.
Si proseguirà infine sulle tracce di un celeberrimo Bassani, lo scrittore Giorgio, che a metà del Novecento si affermerà nel mondo letterario italiano e internazionale tratteggiando una Ferrara affascinante e spensierata spazzata via dalla Shoah.

Intervengono:
Olga Melasecchi – Museo Ebraico di Roma
Lia Toaff – Museo Ebraico di Roma
Amedeo Spagnoletto – Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah
Rachel Silvera – Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah

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Nell’immagine a sinistra: Un particolare della Mappà in damasco broccato e velluto di seta ricamato con fili d’oro, donata dai fratelli Jacov ed Efraim Del Monte alla Scola Siciliana nel 1748. A destra: un particolare della stele a torre con iscrizioni in ebraico e stemmi della famiglia Bassan, Verona 1635, MEIS.

In occasione del centenario dalla morte di Franz Kafka, lo scrittore ebreo praghese che ha rivoluzionato la letteratura del XX secolo, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Ferrara in collaborazione con il MEIS organizza un ciclo di quattro seminari.

Il secondo appuntamento è il 13 novembre, 16.00 con il Prof. Domenico Scarpa (Università di Pavia) – Aula Magna, Palazzo Turchi di Bagno, Università di Ferrara, Corso Ercole I d’Este, 32.

Scarpa è il consulente letterario del Centro studi Primo Levi di Torino. Ha pubblicato Italo Calvino (Bruno Mondadori, 1999), Storie avventurose di libri necessari (Gaffi, 2010), Natalia Ginzburg. Pour un portrait de la tribu (Cahiers de l’Hôtel de Galliffet, 2010), Uno. Doppio ritratto di Franco Lucentini (:duepunti, 2011) e, con Ann Goldstein, In un’altra lingua (Lezioni Primo Levi – Einaudi, 2015). Ha curato il terzo volume della Grande Opera Atlante della letteratura italiana. Dal Romanticismo a oggi, edito da Einaudi (2012) e, con Roberta Mori, Album Primo Levi (2017). Inoltre, la raccolta delle Lezioni Primo Levi (Mondadori, 2019) e svariate antologie, cicli teatrali, mostre e documentari televisivi.

Il suo ultimo libro è: Calvino fa la conchiglia. La costruzione di uno scrittore (Hoepli, 2023).

PROSSIMI APPUNTAMENTI

20 novembre, 16.00 Prof. Massimiliano De Villa (Università di Trento) – MEIS (via Piangipane, 81), numero di posti limitato, necessaria prenotazione a eventi.meis@coopculture.it 

11 dicembre, 16.00 Prof.ssa Roberta Ascarelli (Università di Siena) – MEIS (via Piangipane, 81), numero di posti limitato, necessaria prenotazione a eventi.meis@coopculture.it 

Il ciclo di seminari rientra nelle “Altre Attività” (Stage, tirocini, seminari) riconosciute dai corsi di laurea. Inoltre, il ciclo è accreditato sulla piattaforma S.O.F.I.A. con il codice 95926 ed è riconosciuto come attività di aggiornamento docenti delle scuole secondarie.

Per info scrivere a: micaela.latini@unife.it

Il 5 novembre alle 9.00 il MEIS organizza il convegno “Novecento di tanti, Novecento di tutti. La narrazione partecipata dei musei del futuro” presso il MEISHOP (via Piangipane, 81).

Il convegno, realizzato grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura, metterà in dialogo grandi e piccoli musei italiani per capire in che modo le rispettive modalità espositive ed educative affrontano o intendono affrontare le sfide del futuro.

La nuova definizione di museo approvata da ICOM a Praga nel 2022 mette più che mai al centro della vita dell’istituzione museale i pubblici, non più destinatari ma partecipanti attivi delle narrazioni museali. Una sfida che riguarda tutti gli istituti, ma che forse si fa più complessa per alcuni aspetti quando si parla di storia recente: come rendere partecipata e attuale la narrazione del secolo breve?

Sono per questo individuate due sessioni; la prima incentrata sulle memorie contemporanee, ovvero i fatti storici che hanno segnato la Nazione, proponendo per questo le relazioni del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, del Parco Nazionale della pace e Museo Storico della Resistenza di Sant’Anna di Stazzema, del Polo del ‘900 di Torino, del M9-Museo del ‘900 di Venezia e del Museo per la Memoria di Ustica di Bologna; la seconda sessione intende invece indagare il ruolo dei musei nella narrazione del Novecento delle comunità etniche e religiose: ne discuteranno oltre al MEIS, il Museo Interreligioso di Bertinoro, il Castello D’Albertis Museo delle culture del mondo di Genova e l’Associazione Musei Ecclesiastici Italiani.

I posti sono limitati, chi desidera partecipare può accreditarsi scrivendo a ufficio.stampa@meisweb.it.

Per l’ottenimento dei crediti formativi, gli insegnanti possono iscriversi sulla piattaforma SOFIA con il codice 95927.

PROGRAMMA

Ore 9.00 accoglienza

Ore 9.30 saluti istituzionali

Ore 10.00-13.00 Sessione 1 Memorie contemporanee

chair Caterina Paparello (Università Ca’ Foscari Venezia)

Rovesciare il paradigma: da museo-collezione a spazio narrativo. Il caso del Museo della Guerra di Rovereto

Francesco Frizzera e Anna Pisetti, Museo Storico Italiano della Guerra

Dall’oblio al Marchio del Patrimonio Europeo. Nuove sfide per la memoria

Michele Morabito, Parco Nazionale della pace e del Museo Storico della Resistenza di Sant’Anna di Stazzema

Rigenerare memoria: riflessioni e pratiche di un percorso presente

Emiliano Paoletti, Polo del ‘900

“Tutti che visualizzano, pochi che mettono a fuoco…”. Riflessioni intorno alla narrazione digitale dei musei

Serena Bertolucci, M9 – Museo del ‘900

Fare memoria: il relitto, la storia, l’arte

Daria Bonfietti, Museo per la Memoria di Ustica

Ore 15-18.00 Sessione 2 I musei per le comunità

chair Patrizia Dragoni (Università degli studi di Macerata)

Il museo come soggetto attivo e agente di mediazione

Maria Camilla De Palma, Castello D’Albertis Museo delle culture del mondo

Musei ecclesiastici e comunità: storia di un fuoco vivo

Laura Marino, AMEI-Associazione Musei Ecclesiastici Italiani

Il museo Interreligioso di Bertinoro. Strumento di dialogo per studenti e visitatori

Simone Valmori, Museo Interreligioso

“Ricorda questo giorno” (Esodo 13:3)

Amedeo Spagnoletto, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah-MEIS

Tavola rotonda e conclusioni

Il 20 e il 21 ottobre per celebrare Sukkot, la Festa delle Capanne, vi invitiamo in giardino nella nostra capanna adornata di frutta e frasche.

Domenica 20 ottobre l’ingresso al MEIS avrà il costo ridotto di 6 euro: venite a visitare le nostre esposizioni e fotografatevi sotto la nostra sukkah!

Inviateci poi le vostre foto all’indirizzo ufficio.stampa@meisweb.it; pubblicheremo sui nostri social gli scatti più belli.

Lunedì 21 ottobre il MEIS sarà straordinariamente aperto (dalle 16.00 alle 19.00) per un pomeriggio da passare insieme con l’iniziativa “Assaggi di mostra”. Alle 16.30 avremo come ospite Danièle Sulewic, storica collaboratrice dell’artista Emanuele Luzzati. Sulewic racconterà la poliedrica figura di Luzzati a partire dalle sue opere presenti nella mostra “Ebrei nel Novecento Italiano”. Assieme a lei, sarà presente il rabbino e musicista Haim Fabrizio Cipriani che presenterà il suo volume “Alla vita! Feste, incontri e saggezza di un rabbino dei nostri tempi” (San Paolo edizioni, 2024).

Dopo la conferenza e la visita tematica alla mostra, seguirà l’aperitivo. L’evento è gratuito. I posti sono limitati, per prenotare scrivi a eventi.meis@coopculture.it o chiama il numero 3425476621.

L’attività è realizzata grazie al contributo di COFERASTA.

In occasione della Giornata Nazionale delle Famiglie al Museodomenica 13 ottobre alle 11.00 vi aspettiamo al MEIS con una nuova attività laboratoriale, dai 3 ai 99 anni, per essere tutti più green

Il punto di partenza sarà la festa ebraica di Sukkot, una occasione gioiosa che mette al centro il rispetto per l’ambiente e i ritmi della Terra e che intreccia affascinanti simbologie con le piante di cedro, palma, mirto e salice.

Il costo è di 8 euro a famiglia, la prenotazione è obbligatoria scrivendo a eventi.meis@coopculture.it o chiamando al 3425476621.

Mercoledì sera è la vigilia di Rosh HaShanah, il capodanno ebraico.

Due giorni di festa segneranno l’ingresso nel nuovo anno, il 5785.

Rosh HaShanah rappresenta un momento emblematico: propositi e sensazioni si susseguono nel passaggio tra ciò che è stato a quello che sarà.

Durante la cena rituale, le famiglie auspicano un inizio dolce, ricco di buone azioni e di speranze. Un’occasione lieta, colma di calore e serenità.

Il capodanno, però, coincide anche con l’ingresso del periodo solenne di preparazione a Kippur. Dieci giorni durante i quali dovrebbe primeggiare il sentimento di sincera analisi del comportamento.

I maestri dicono che, in questo momento denso di riflessione, sia favorita l’opportunità di costruire con le nostre mani un avvenire migliore.

Anche quest’anno celebriamo l’arrivo del 5785 con la più intima e sincera invocazione di pace e con un’immagine: uno scatto che ritrae gli alberi di melograno colmi di frutti maturi, simbolo della festa, che fanno da cornice nel giardino del nostro museo. 

Shanah tovah umetukah, che sia un anno buono e dolce

La Biblioteca del MEIS sta attivando un gruppo di lettura in presenza.
Un’occasione che vi permetterà di scambiare idee, consigli e opinioni in maniera informale su un libro letto da tutti seguendo un filo conduttore comune: la letteratura ebraica del Novecento. I libri saranno selezionati tra quelli presenti in biblioteca e nel polo bibliotecario ferrarese. 
 

Chi può partecipare? Il gruppo è aperto a tutti coloro che amano leggere e desiderano confrontarsi, a chi vuole scoprire cultura e tradizioni dell’ebraismo attraverso le pagine di un romanzo, a chi desidera trascorrere del tempo in compagnia di un buon libro nel suggestivo contesto della biblioteca del MEIS.
 

Quando? Il gruppo di lettura si incontra in biblioteca (via Piangipane 81, Ferrara) una volta al mese.
 

Come aderire? Scrivendo un’e-mail a biblioteca@meisweb.it oppure dando la propria adesione direttamente in biblioteca. Vi saranno fornite le indicazioni sul primo libro su cui si converserà. La partecipazione è gratuita.
L’iniziativa è a cura della Cooperativa CIDAS.
 

Il primo incontro di presentazione si terrà il 27 settembre alle 17.00 in occasione della XV edizione della Festa del Libro Ebraico.