
Dalle carte, nomi e storie di vita

Le vite dei singoli, la lotta per sopravvivere, i racconti da salvare.
Si è svolta in queste ore al Meis la presentazione del progetto “Dalle carte le vite” portato avanti dalla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo a partire dai materiali del Fondo Egeli dell’archivio storico della Compagnia.
L’obiettivo è quello di “far parlare” i documenti e riportare in vita le storie dei perseguitati e delle vittime della Shoah. Il lavoro è corredato da materiali e mappature che contestualizzano i sequestri dei beni ai danni degli ebrei italiani. “Un progetto – ha introdotto il presidente del Meis Dario Disegni – realizzato con cura certosina”.
Il dietro le quinte della ricerca e la sua filosofia sono stati raccontati al nutrito pubblico e agli studenti accorsi dallo storico e presidente della Giulio Einaudi Editore Walter Barberis, autore di “Storia senza perdono” (Einaudi, 2019); Piero Gastaldo, presidente della Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura della Compagnia di San Paolo; Elisabetta Ballaira, vicedirettore della Fondazione 1563; Augusto Cherchi, ceo di Alicubi; Dario Taraborrelli, ricercatore; Erika Salassa, Fondazione 1563; e dagli ex studenti dell’I.I.S. “B. Russell-A. Moro – G.Guarini” con il professor Filippi.
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