Da Gbc un bollino per i condomini
Maria Chiara Voci
Sotto la lente di ingrandimento ci sono i condomini o i complessi che mescolano residenziale e terziario. Il nuovo strumento per valutare questo target di fabbricati si chiama Gbc Condomini: un protocollo che non serve tanto e solo a certificare “lo status quo” o se si sta procedendo con una ristrutturazione corretta, ma a verificare se ciò che si intende fare è davvero economico e sostenibile.
Gbc Condomini fa parte della famiglia dei protocolli sviluppati in modo autonomo dal Green Building Council, l’ente conosciuto soprattutto per la gestione nel nostro Paese alla certificazione americana Leed. Da qualche anno, l’associazione di Rovereto ha messo a punto un ampio ventaglio di strumenti “made in Italy” che, pur nella completa compatibilità con i ranking stranieri, si adattano a chi lavora sul nostro mercato, consentendo una facile osservazione e validazione delle tipologie edilizie italiane.
Gbc condomini è frutto di un lavoro iniziato nel 2015 ed è in fase di pubblicazione. Sta concludendo la prima sperimentazione, che è avvenuta su un palazzo di proprietà di una Fondazione a Brescia. L’azione preliminare dettata dal protocollo è la valutazione dell’edificio: il 70% dei condomini oggi si trova in classe energetica G, ma ciò non è sufficiente a farsi un’idea completa sul loro stato di salute complessivo. Gli aspetti da prendere in considerazione sono anche la durabilità del manufatto e la sua resilienza. Perché ha poco senso studiare involucri o impianti “da favola” se poi il fabbricato è costruito sul greto di un fiume o a rischio frana. A partire da qui, poi vengono valutati il progetto di riqualificazione, il contesto di partenza, le tecnologie impiegate, il ciclo di vita. «Il focus è restituire una valutazione oggettiva dell’edificio – spiega Lorenzo Balsamelli, coordinatrice del protocollo – e al tempo stesso fornire agli investitori, sia che si tratti di mono-proprietà odi condomini, sia nel caso di operatori finanziari, uno strumento di valutazione preliminare della fattibilità di un’opera volta a trasformare un edificio esistente in un edificio sostenibile». Una volta a regime, lo standard sarà erogato dal Gbc e seguito dalla rete dei suoi validatori.
Fanno parte della “famiglia” (e sono già operativi) anche Gbc Home: fra le residenze validate quest’anno c’è Casa Capristo (ristrutturazione di un edificio anni Novanta in provincia di Bergamo) e un condominio a Costabissara (Vi). Secondo il protocollo Gbc Historic Building, dedicato nello specifico al patrimonio antico del nostro Paese, spicca la certificazione rilasciata a marzo a Meis – Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della shoah di Ferrara e quella alle Ex-Scuderie Sant’Apollinare in Umbria, edificio che un tempo ospitava le scuderie di un Monastero benedettino e che è stato oggetto di un complesso ed affascinante intervento di restauro, adeguamento sismico e di riqualificazione energetica commissionato dalla Fondazione per l’Istruzione Agraria.