
CUCINA KOSHER EBRAICO-ITALIANA PER I DELEGATI DELL’IHRA

BY GIACOMO KAHN
Una cucina kosher con il meglio delle prelibatezze di Roma, Ferrara, Venezia, Livorno e Firenze. E’ questa la sorpresa che troveranno i 250 delegati, provenienti da tutto il mondo, che parteciperanno da oggi per tre giorni all’assemblea plenaria dell’IHRA – International Holocaust Remembrance Alliance. Su iniziativa del Meis, è stata preparata una vera e propria ‘brigata’, guidata dagli chef Laura Ravaioli (Gambero Rosso Channel) e Liborio Trotta, dell’Istituto superiore ‘Orio Vergani’ di Ferrara, che metterà a disposizione le proprie cucine e l’assistenza di circa 500 studenti.
Negli scorsi giorni il mashgiach (controllore) Tomer Corinaldi – con la supervisione di Rav Luciano Meir Caro, Rabbino capo della Comunità ebraica di Ferrara – ha istruito i ragazzi sulle regole della kascherut, provvedendo a rendere utilizzabili tutti gli strumenti e le attrezzature della cucina.
Ai delegati verrà offerto un menu originale e tipico della fantasia della cucina ebraico-italiana. Ci sono i pezzetti fritti di Zi Fenizia, la pasta e ceci e le tagliatelle alla bagna brusca o all’agresto. A seguire, gli aliciotti con l’indivia, le sarde in saor, il baccalà alla livornese e il broccolo ‘mbriaco. Per chiudere, la torta tenerina e le tazzine di nonna Rosina. E dietro ogni piatto c’è una storia, come quella di Zi Fenizia “la friggitora”, che friggeva verdure o pezzetti di carne di scarto in una pentola sulla porta della propria bottega romana, nel ghetto, in modo che l’odore si spargesse per tutto il quartiere e attirasse magari più clienti.
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