'Stelle senza un cielo' al Meis La Shoah negli occhi dei bambini
di Francesco Zuppiroli
Testimoniare il dramma della Shoah attraverso un punto di vista meno convenzionale, attraverso le storie dei bambini. È il senso della mostra ‘Stelle senza un cielo. Bambini nella Shoah’ al Meis da domani fino al primo marzo. L’esposizione trimestrale a carattere didattico è curata dallo Yad Vashem, l’ente nazionale per la memoria della Shoah di Gerusalemme in collaborazione con il Meis, l’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e il Centro Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC). La mostra aprirà una finestra sulla vita di tanti giovani, strappati troppo presto alla loro infanzia e costretti a lavorare per sperare di sopravvivere, storie di bambini nascosti sotto falso nome o cresciuti con identità fragili e legami spezzati, troppo spesso fuori da strutture familiari ed educative positive. Ma delle vicissitudini dei singoli che verranno mostrate, emergono anche sprazzi di luce e di speranza, storie di amicizie, giocattoli ricavati da un pezzo di cartone o da uno spago e riti di passaggio. ‘Stelle senza un cielo. Bambini nella Shoah’, che vedrà la luce per la prima volta in Italia grazie al contributo del Meis, è integrata da sette vicende di bambini italiani curate dal CDEC e dal Meis con il supporto di Marcella Hannà Ravenna per quanto riguarda le storie ferraresi. L’inaugurazione della mostra sarà preceduta nella giornata odierna dalle 10.30 alle 13.30 da una conferenza. Una data quella del 10 dicembre oltretutto simbolica, nella quale ricorre l’anniversario della proclamazione della dichiarazione universale dei diritti umani. L’incontro, che sarà indirizzato principalmente a insegnanti e formatori, si terrà al MeiShop, preceduto dai saluti istituzionali del direttore del Meis Simonetta Della Seta. Seguiranno quindi gli interventi ‘Il destino dei bambini nella Shoah. Il caso italiano’ di Liliana Picciotto (CDEC); ‘I bambini e ragazzi ebrei ferraresi nella Shoah’ di Marcella Hannà Ravenna (Comunità ebraica di Ferrara); ‘Le mostre come fonte di lavoro didattico’ di Rita Chiappini (Yad Vashem); la testimonianza ‘Con gli occhi di un bambino’ di Cesare Finzi. Alle ore 16 si procederà quindi con l’inaugurazione della mostra che da domani aprirà le proprie porte anche al pubblico.