Per i libri ebraici è giorno di Festa con David Grossman
Autore di romanzi come “Che tu sia per me il coltello” e “Vedi alla voce amore”, scrittore di fama e intellettuale impegnato, David Grossman è anche noto per le sue posizioni fortemente critiche contro i governi guidati dal premier israeliano Benjamin Netanyahu. È lui il protagonista della Festa del libro ebraico a Ferrara, voluta e organizzata oggi dal Meis, il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah.
Lo scrittore israeliano incontra il pubblico oggi alle 17 al Teatro comunale in corso Martiri della Libertà 5 (ingresso gratuito), dialogando con Simonetta Della Seta, che del Meis è direttore. Titolo della conversazione “Il mio rapporto con la lingua e i testi ebraici”, in cui svela come sia proprio dalla lingua ebraica che sono nati i personaggi dei suoi libri.
Gli altri appuntamenti della giornata si tengono invece al Meis in via Piangipane 81: alle 10.15 Marcella Filippa parla del suo libro “Rita Levi Montalcini. La signora delle cellule” (Pacini Fazzi); alle 11.30 è la volta di Giovanni Grasso con “Il caso Kaufmann” (Rizzoli); e a seguire “Anita” di Alain Elkann (Bompiani).
Nel pomeriggio si inaugura poi “Libri proibiti”, installazione dell’artista siciliano Manlio Geraci su 774 libri bruciati, a rappresentare i 774 deportati ad Auschwitz, partiti dal binario 21 della Stazione centrale di Milano con il primo convoglio.
Quella di oggi è anche l’occasione per scoprire la mostra “Il Rinascimento parla ebraico” con una serie di visite guidate e il percorso espositivo “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni”.
emanuela giampaoli