Nel segno di Salomone Rossi
Salomone Rossi (1570-1630) è stato il primo musicista ebreo a ricoprire un ruolo rilevante nella storia della musica occidentale. Nacque a Mantova in una famiglia della vasta comunità ebraica mantovana di allora, protetta dai Gonzaga. Con la famiglia dominante ebbe rapporti intensi e duraturi, in particolare sotto il duca Vincenzo I. Sul fronte della musica strumentale, diresse i due ensemble attivi a corte. Formò, inoltre, un duo, conosciuto anche nelle altre corti dell’epoca, con il cantante, danzatore e violinista ebreo Isaac Massarano.
L’Ensemble rinascimentale del Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara ha eseguito le sue note, in una serata suggestiva al Giardino delle Domande del Meis.
A eseguire le sue sonate, madrigaletti e canzonette sono stati i soprani Alice Fraccari, Maura Marongiu e Naoko Tanigaki, il tenore Giovanni Biswas, il basso Niccolò Roda, Gianni Lazzari e Laura Pontecorvo (flauti traversi rinascimentali), Luca Piccini (viola da gamba) e la clavicembalista Marina Scaioli.
Celeberrimo ai suoi tempi, Rossi lasciò un’impronta personale nella produzione strumentale, perché fu tra i pionieri della tecnica della variazione e della Sonata a tre. Tenne una delle prime scuole violinistiche e introdusse nella salmodia ebraica lo stile polifonico del madrigale. Consapevole dell’importanza della pratica esecutiva del madrigale accompagnato, fu il primo a dare alle stampe un libro sull’argomento (“Il primo libro de madrigali… con alcuni di detti madrigali nel chittarrone, a cinque voci”, 1600).