
Musica e parole, oggi si celebra la cultura ebraica

di Emanuela Giampaoli
Nell’ebraismo l’universo onirico è il tramite che unisce la terra al cielo, presenza costante nei testi sacri dalla Torah al Talmud, fino a Giacobbe che sogna una lunga scala che arriva al cielo, e poi naturalmente Freud. E proprio “I sogni una scala vero il cielo” è il tema della ventesima Giornata della cultura ebraica, che invita oggi ad approfondire storia e tradizioni dell’ebraismo con visite guidate, mostre, conferenze, concerti, a Bologna e dintorni. A partire dai luoghi, come le due sinagoghe bolognesi, il Tempio grande e il tempio piccolo Beth Yedidiah in via Finzi 2, aperti a tutti (dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.30). Porte aperte anche al Museo ebraico in via Valdonica 1/5 con eventi lungo tutta la giornata. È qui che alle 11,30 Rav Alberto Sermoneta tiene la conferenza «Bono sogno sia lo mio: il sogno tra mito e Halakhà», ma già dalle 10 si pub visitare la mostra “La Casa della Vita. Ori e storie intorno all’antico cimitero ebraico di Bologna”; per finire alle 17,30 il concerto del coro Athena “Canto di Davide”. Al Museo medievale si possono invece ammirare le lapidi cinquecentesche provenienti dall’antico cimitero di via Orfeo, e ancora, alle 12, alla biblioteca universitaria c’è la presentazione de «Il Canone di Avicenna» con Giacomo Nerozzi e Piero Capelli. A Ferrara il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano, con visite guidate alle 11 e alle 15, celebra stasera alle 19.30 alla Sala Estense (piazza del Municipio 2) Primo Levi, con il concerto “Shemà” che fa rivivere i versi dello scrittore musicati e interpretati da Shulamit Ottolenghi, dal vincitore del Grammy Frank London e da Shai Bachar.
Altri contenuti

Prorogata fino al 20 luglio la mostra del MEIS “Bellissima Ester”

Online event

Sabato 24 maggio, appuntamento in giardino con la Biblioteca del MEIS

Dal 14 maggio a Ferrara arriva RESTAURO2025
