MILLE ANNI DI MEMORIA. EBREI, UNA STORIA ITALIANA

GUALTIERO MALASPINA

Nato nel 2003 “quale testimonianza delle vicende che hanno caratterizzato la bimillenaria presenza ebraica in Italia”, come recitano le due leggi istitutive dello stesso anno e del 2006, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS di Ferrara ha iniziato lo scorso anno un percorso espositivo ricco
e avvincente, finalizzato a rendere didatticamente più pregnante e incisiva, in aggiunta al pur cospicuo dispositivo museale attivato nel centro storico della città romagnola, la narrazione della vitale e ininterrotta vicenda storica dell’ebraismo nel nostro Paese. Il tutto allo scopo di illustrare per exempla, proprio nel cuore di uno degli insediamenti storici più significativi dell’ebraismo italiano, non solo le articolate e complesse fasi della sua formazione e del suo sviluppo, ma anche le modalità con cui gli Ebrei d’Italia hanno costruito nel tempo la propria identità e contribuito a quella di tutti gli italiani, tra fasi di convivenza e interazioni feconde, e altre di persecuzioni e cacciate, culminate nella Shoah.

Nella mostra inaugurale del MEIS, come mai prima d’ora, i contesti temporali, spaziali, sociali e culturali della vicenda ebraica italiana rivivono in un allestimento originale, scandito da oltre duecento oggetti preziosi, tra manoscritti, incunaboli e cinquecentine, documenti medievali, epigrafi di età romana e medievale, anelli, sigilli, monete, lucerne e amuleti poco noti o mai esposti. Il risultato è un’esperienza coinvolgente e suggestiva, in cui anche i papiri, le pergamene e le più antiche testimonianze a stampa parlano il linguaggio di una comunità al tempo stessa aperta e coesa, tenacemente convinta di poter fondere in una sintesi quanto mai attuale le ragioni dell’identità e quelle dell’integrazione.

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