«Meis, il governo lavora per sbloccare i fondi»
di Anja Rossi
Un nuovo accordo di rilievo nazionale firmato ieri a Roma, un congresso di caratura internazionale che sarà ospitato a Ferrara e, ancor più succosa, la notizia che il ministro per i Beni e le Attività culturali e per il turismo Dario Franceschini sta lavorando per ripristinare i 25 milioni di euro che servirebbero per concludere i lavori al Meis, a febbraio bloccati dal precedente governo.
Ne parla il presidente del Meis, Dario Disegni, da Curia Iulia al Foro romano, dopo la firma del protocollo d’intesa tra il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah e il Parco archeologico del Colosseo.
Presidente Disegni, il protocollo firmato ieri a Roma, di fatto, cosa comporta? «Dà il via a una collaborazione tra le due istituzioni per realizzare progetti condivisi di ricerca e di valorizzazione. Ci sarà uno scambio di professionalità e di strategie finalizzate alla conoscenza della storia dell’ebraismo».
E poi? «Già dai prossimi giorni si entrerà nel vivo dell’intesa, per capire, di fatto, quali saranno i percorsi da intraprendere nel concreto. Si concretizza una collaborazione già avviata con la prima mostra fatta al Meis sui primi mille anni di presenza ebraica in Italia, che ha avuto prestiti importanti dai musei romani».
Ieri era presente anche Dario Franceschini, primo firmatario insieme a Vittorio Sgarbi nel 2003 della legge istitutiva del Meis. Novità sui fondi? «Franceschini ha sottolineato come sia vicino al ripristino dei 25 milioni di euro necessari al completamento edilizio. Questi fondi erano stati dati al museo dal Cipe nel maggio 2016, poi tolti lo scorso febbraio e congelati dal precedente governo per altri interventi urgenti. Ora il ministro si sta muovendo per ridestinarli al Meis, spera a breve di annunciare il buon esito delle operazioni per il terzo lotto, quello che ospiterà parte delle esposizioni future».
‘Il Museo della Shoah è vivo e sta crescendo negli spazi e nei visitatori’, ha detto ieri il direttore del Meis, Simonetta Della Seta.
Di che cosa si tratta? «In questi giorni hanno preso avvio gli interventi alla palazzina del secondo lotto, quello sarà poi l’ingresso del Meis da via Rampari di San Paolo». Molte belle novità, per il Meis. C’è altro in cantiere? «Dal 17 al 19 novembre l’Associazione musei ebraici europei (Aejm) ha selezionato il Meis per ospitare oltre 200 tra direttori e curatori dei musei ebraici d’Europa, d’Israele e americani, con un momento inaugurale aperto alla città in Sala Estense».