Le storie e i personaggi del ’900 ferrarese. Un viaggio nel passato con le piccole guide

Le maniglie del Palazzo dell’Aeronautica disegnate nel metallo come piccole ali di gabbiano. L’affascinante scala elicoidale che all’interno dello stesso edificio razionalista sale morbida e veloce, a incontrare la luce soffusa che filtra dai fondi di bottiglia utilizzati per punteggiare il lucernaio dell’ultimo piano. Il sarcofago romano custodito all’interno del Palazzo delle Poste, decorato con la rappresentazione di Atena, vicino ai bassorilievi che descrivono il mito di Fetonte e la nascita del fiume Po, e ai mascheroni ispirati alle commedie agresti della Grecia classica, che salutano l’ingresso dei visitatori. Il profilo arrotondato degli arredi in radica ideati dall’architetto Carlo Savonuzzi per l’ufficio di suo fratello Girolamo, all’epoca assessore a Palazzo Municipale, eletto nel 1919, costretto alle dimissioni nel 1920 a causa delle sue idee antifasciste.

L’INIZIATIVA A FERRARA

Quanti dettagli preziosi, e quanti racconti, si nascondono dietro le facciate dei palazzi che ogni giorno incontriamo attraversando il centro storico di Ferrara? Talmente concentrati sugli impegni che dobbiamo portare a termine, sulla lista delle cose da fare e sulle persone che dobbiamo incontrare, dimentichiamo di guardarci attorno. Anche per questo nasce Monumenti Aperti: un weekend per riscoprire, attraverso la curiosità dei bambini, la bellezza e le storie di cui si compone la città. La manifestazione – ideata dalla onlus sarda Imago Mundi, organizzata qui da Ferrara Off con il patrocinio del Comune – festeggia il secondo anno nel capoluogo estense dedicandosi al ’900 e offrendo gratuitamente una serie di visite guidate originali, condotte dagli alunni delle scuole elementari e medie, oggi a disposizione tra le 10 e le 18, con breve pausa pranzo, dalle 13.30 alle 14.30.

IL PERCORSO

Gli spazi coinvolti nell’iniziativa sono 18: il programma comprende i vecchi magazzini fluviali costruiti sulle rive del Volano, che dal 2011 ospitano le attività del Consorzio Wunderkammer, la scuola Alda Costa, voluta dal regime fascista ma poi dedicata a una maestra antifascista, il cinema Boldini, le antiche carceri di via Piangipane, le stesse dove venne rinchiuso lo scrittore Giorgio Bassani, diventate sede del Meis, l’Acquedotto monumentale, il Museo di storia naturale, il Museo della Cattedrale, la Cella del Tasso, la via Coperta che collega il Castello al Municipio e tante altre sedi. La maggior parte di questi luoghi è normalmente accessibile al pubblico ma non sono – purtroppo – di dominio pubblico le narrazioni, gli avvenimenti, gli aneddoti, i riferimenti storici e architettonici che le piccole guide si impegnano ad illustrare, a volte aiutandosi con i disegni realizzati in aula, altre volte interpretando i personaggi chiave del ’900 ferrarese.

LUOGHI SPECIALI

Da non perdere, essendo queste aperture veramente eccezionali, il Palazzo dell’Aeronautica in viale Cavour, costruzione futurista fortemente voluta dal gerarca Italo Balbo, all’epoca ministro del regime. E Casa Minerbi – Del Sale in via Giuoco del Pallone, sontuosa dimora di epoca medievale restaurata nel secondo dopoguerra dall’architetto Piero Bottoni, esempio di come antichità e contemporaneità possano convivere in equilibrio.

Licia Vignotto

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