La Giornata a Ferrara. La particolarità del midrash
Si è chiusa la prima parte della Giornata al Meis, organizzata dalla Comunità ebraica di Ferrara in collaborazione con il Museo.
“Storytelling. Le storie siamo noi”, tema conduttore dell’edizione 2018, è stato declinato attraverso un coinvolgente intreccio di brevi racconti su alcune figure centrali dell’ebraismo ferrarese, narrate da chi, quelle persone, le ha conosciute, studiate, amate o da loro discende. Ecco, allora, i ritratti di Dona Gracia Mendes, Isacco Lampronti, Abramo Colorni, Felice Ravenna, Ciro Contini, Vittore Veneziani, Silvio Magrini, la famiglia Anau, Ida Ascoli Magrini in Bonfiglioli e Gianfranco Rossi.
La Giornata torna al Museo alle 17, dove lo storytelling si colora delle musiche del popolo ebraico e dei compositori ebrei italiani Salomone Rossi e Mario Castelnuovo-Tedesco, nel concerto della soprano Ahava Noham Katzin, accompagnata alla chitarra da Massimiliano Filippini.
Alle 18.30 la conferenza di Luciano Meir Caro, rabbino della Comunità ebraica di Ferrara, sul tema “Il Midrash: una modalità di racconto ebraico”, con l’introduzione di Simonetta Della Seta, Direttore del Meis.
Domani, alle 17.30, il Meis accoglie la trentaduesima tappa dello “Spirito d’Assisi”, inaugurato nel 1986 dalla Comunità di Sant’Egidio.
Nell’ambito dell’appuntamento internazionale “Ponti di Pace”, si tiene al MEISHOP (Via Piangipane 81, a Ferrara) l’incontro “Le nuove frontiere del dialogo ebraico-cristiano” (ingresso gratuito).
Dopo i saluti di Simonetta Della Seta e del Rav Luciano Meir Caro, intervengono i rabbini Avichai Apel (Germania) e Daniel Sperber (Bar Ilan University, Israele), il Vescovo luterano Jürgen Johannesdotter (Germania), il Vescovo cattolico Michel Santier (Francia) e Oded Wiener, già Direttore Generale del Gran Rabbinato di Israele. Presiede Piero Stefani, Presidente del SAE – Segretariato Attività Ecumeniche.
Daniela Modonesi