#ITALIAEBRAICA, l'arte di ricostruire
Ritorna per il quinto anno #ITALIAEBRAICA, il progetto online che riunisce i musei ebraici italiani e che ha visto la partecipazione di migliaia di persone.
Ogni mese due musei ebraici italiani si confronteranno su un tema comune rispondendo alle curiosità del pubblico.
L’edizione 2024-2025 è dedicata alle famiglie ebraiche: scopriremo insieme vite straordinarie, fittissimi alberi genealogici e storie personali che incrociano la Storia d’Italia.
Il secondo appuntamento è previsto giovedì 12 dicembre alle 18.30 e vedrà come protagonisti il Museo Ebraico di Lecce e Firenze.
Inizieremo dal Sud con la famiglia Ibn Shoham: per tutto il Quattrocento, la Puglia accolse numerose famiglie ebraiche, perlopiù di origine sefardita, i cui esponenti si distinsero come medici, al servizio dell’aristocrazia locale. Tra queste, per l’importanza nella comunità leccese e per il lascito intellettuale, si segnalano gli Ibn Shoham, che vissero tra il Salento, Valona e Corfù per almeno tre generazioni.
Faremo poi un salto nel tempo e nello spazio alla scoperta della figura di Alfredo Orvieto, nonno della scrittrice e drammaturga Laura Forti. Dal 1946 al 1964 Orvieto riprese in mano la dissestata comunità ebraica fiorentina uscita devastata dal dopoguerra e si dedicò a un tenace lavoro di ricostruzione, non solo dei beni andati danneggiati, ma anche della fiducia interna.
A lui si deve l’apposizione della lapide dei deportati nel giardino della Sinagoga, primo segno visibile per la città dei numeri delle persone uccise; la riapertura della scuola e dell’ospizio e l’insistenza per aprire il processo al fascista cittadino Giovanni Martelloni. Ma – come scopriremo durante l’incontro online – mentre il ruolo di “padre politico e morale” della comunità ebraica sarà efficace e gratificante, la famiglia biologica di Alfredo si sfalderà in molte derive identitarie.
Intervengono:
Laura Forti – Scrittrice e drammaturga
Fabrizio Lelli – Direttore del Museo Ebraico di Lecce
Modera:
Amedeo Spagnoletto, Direttore del MEIS
IL LINK PER ACCEDERE VERRÀ INVIATO PRIMA DELL’INIZIO DELL’EVENTO
Nell’immagine a sinistra un’immagine tratta dal Ms. Parma, Biblioteca Palatina 2373, c. 17v, probabile autoritratto del copista del codice (datato 1400), Eliyyahu ben David Ibn Shoham. A destra il ritratto di Alfredo Orvieto, Archivio Famiglia Forti.