Il Testimone alla Camera: “Europa unita, difendiamola”
“Voglio lanciare un messaggio. L’Europa unita è una grande conquista, una vera bellezza. Non roviniamola”.
Gilberto Salmoni aveva 15 anni quando fu deportato a Buchenwald, dopo l’arresto effettuato dalla Milizia della Repubblica di Salò mentre insieme a tutta la sua famiglia tentava di espatriare in Svizzera. Un’esperienza che ha inevitabilmente lasciato il segno e che ha ripercorso davanti agli studenti, agli insegnanti e agli addetti ai lavori che hanno partecipato al convegno “Trasmettere e insegnare la Shoah è impossibile?” che si è svolto presso l’Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari, promosso da Comitato di coordinamento per le celebrazioni in ricordo della Shoah di Palazzo Chigi, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Accanto al Testimone il presidente della Camera Roberto Fico, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il ministro Marco Bussetti e la Presidente UCEI Noemi Di Segni.
“Cerchiamo di essere umani” ha detto il Testimone al termine del suo intervento, raccogliendo l’applauso di tutta la sala.
Il convegno è stata anche l’occasione per presentare il nuovo portale educativo Scuola e Memoria del ministero, realizzato in collaborazione con l’UCEI. Il sito nasce come strumento per sensibilizzare e affiancare i giovani alla riflessione sui temi della Shoah, dell’antisemitismo, dell’indifferenza nei confronti delle discriminazioni, attraverso la fruizione di percorsi, modalità pedagogiche e testi in continuo aggiornamento, che si avvalgono di rimandi a siti specializzati. Ad offrire un contributo anche i delegati dell’International Holocaust Remembrance Alliance.
“Fare Memoria non è solo un dovere verso le vittime, ma un imperativo morale e civile” ha sottolineato in apertura di incontro il presidente Fico. “E non si può insegnare la Shoah – ha poi aggiunto – se non ci impegnano oggi a combattere l’odio, se non reagiamo con forza”. Nelle sue parole anche la denuncia delle responsabilità del fascismo, “che varò le Leggi razziali e fu complice dello sterminio”. E una ferma condanna per il recente sdoganamento dei Protocolli dei Savi di Sion, testo alla base dell’antisemitismo moderno, da parte del senatore Elio Lannutti. Un fatto che, ha detto, “condanno con forza e vigore”.
Nel ricordare le molte iniziative organizzate assieme all’UCEI, tra cui il Viaggio della Memoria nei luoghi dell’orrore definito in questa circostanza “un’esperienza profonda”, il ministro Bussetti si è rivolto ai ragazzi con questo messaggio: “La libertà è un progetto che va costantemente realizzato e costruito”. Un obiettivo, ha osservato, che si raggiunge “attraverso la conoscenza”. Per il ministro quindi “la Shoah deve essere ricordata e raccontata, anche per la connivenza del fascismo”. Un progetto, quello dello sterminio, che fu “sistematico, lucido, consapevole, determinato”.
“Formare – ha poi detto il sottosegretario Giorgetti – è forse il mestiere più difficile del mondo. E non c’è educazione migliore che ricordare il passato”. Anche perché, il suo messaggio, “crimini contro l’umanità tornano a manifestarsi: un tema che è di coscienza e conoscenza”. Ha poi proseguito l’esponente di governo: “In passato la disinformazione è stata usata per fare propaganda e generare odio. La Shoah è una tragedia che può ripetersi, per questo è necessario investire nell’istruzione dei nostri giovani e rafforzare la coesione sociale. Ai ragazzi dobbiamo trasmettere il valore della libertà di espressione: un bene incommensurabile”.
“La Shoah – ha ricordato la presidente Di Segni – non inizia e non finisce con Auschwitz. C’è un molto prima e c’è un dopo. Persecuzione è anche non poter più andare a scuola, è la privazione di un affetto personale. In questo senso, per quanto riguarda le responsabilità del fascismo, c’è ancora molto da lavorare e indagare”. Sono diversi, ha poi aggiunto, “i percorsi e le modalità con le quali cerchiamo di integrarci alla narrazione dei testimoni, tutti importanti e su tutti le istituzioni italiane hanno dato da sempre il loro pieno appoggio e impegno”.
Al centro del convegno anche l’esposizione di alcune esperienze museali attive sul territorio, come il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara oggi rappresentato dalla direttrice Simonetta Della Seta. “Un polo culturale – ha detto del Meis – che ha l’ambizione di diffondere conoscenza. Un impegno che si esplica nell’offerta di strumenti per vivere e offrire una vita migliore”. Diversi i temi toccati nell’intervento: dal significato di questo museo nel panorama nazionale alle varie tappe della sua realizzazione, dalle attuate sfide nel nome di Giorgio Bassani al coinvolgimento del grande artista israeliano Dani Karavan. A prendere la parola anche Marzia Luppi, direttrice del Campo di Fossoli, Giuseppe Pierro della direzione generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione del Miur, il dirigente tecnico del ministero Anna Piperno. A coordinare questa sessione Anna Maria Nardini, Consigliera della Presidenza del Consiglio dei Ministri.