Il Meis si trasforma in un’arena
Cinque pellicole che raccontano le infinite variazioni dell’identità ebraica, smontando gli stereotipi e facendo vacillare preconcetti e luoghi comuni. Il Meis inaugura nel suo giardino l’arena estiva «Ebreo chi? Una, nessuna, centomila identità» con cinque proiezioni sotto le stelle. L’iniziativa è resa possibile grazie al sostegno di Holding Ferrara Servizi, Vito Tecnologie e la Cooperativa Le Pagine e con la collaborazione del Comune e dell’Arci. Il biglietto avrà il costo simbolico di 2 euro, il film inizierà alle 21.30. Prima di ogni proiezione, alle 21.15, il direttore Amedeo Spagnoletto e lo staff del museo faranno una breve introduzione sui temi trattati. Il film si potrà guardare seduti sulle sedie ma anche sdraiati sui plaid in omaggio che potranno essere portati a casa finita la proiezione.
Si inizia il 15 luglio con La sposa promessa, opera prima della regista Rama Burshtein, grazie alla quale la protagonista Hadas Yaron ha conquistato la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla Mostra del cinema di Venezia. Al centro della scena i dubbi di una ragazza ebrea ultraortodossa tra matrimoni, aspettative e delusioni. Il 22 luglio Il concerto diretto da Radu Mihăileanu e girato tra Mosca e Parigi, vincitore di un David di Donatello. Lacrime e risate si mescolano seguendo le tracce del grande direttore d’orchestra Andrei Filippov, licenziato per essersi rifiutato di cacciare dalla sua orchestra i musicisti ebrei.
Prenotate un viaggio nel passato il 5 agosto con l’indimenticabile Dirty Dancing, iconico film degli anni ’80, che ha per protagonisti Patrick Swayze e Jennifer Grey. Una divertente love story con una storia ebraica di sottofondo.
Il 26 agosto Barbra Streisand prende la scena con Yentl, il film da lei diretto e interpretato, premio Oscar alla migliore colonna sonora. Figlia di un libraio e rabbino nella Polonia di inizio ‘900 Yentl non si sente tagliata per il ruolo precostituito di moglie madre e combatte per il diritto a studiare e trovare la propria voce.
Si può essere liberi di odiare? Se lo chiede Leonardo Zuliani protagonista di Pecore in erba, esordio del regista romano Alberto Caviglia, che affronta con ironia il tema dell’antisemitismo e che verrà proiettato il 6 settembre. Sorprendenti i tanti camei che arricchiscono il film con Margherita Buy, Carolina Crescentini, Vinicio Marchioni e Francesco Pannofino. In caso di pioggia le proiezioni verranno riprogrammate.