Il museo
Il giardino
delle
domande

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Un labirinto per conoscere e imparare le norme dell’alimentazione ebraica.

Nel Giardino delle Domande crescono l’alloro, il mirto, il timo e la lavanda ovvero le piante aromatiche utilizzate per la havdalah, la preghiera che si recita al termine dello Shabbat, per segnare in modo simbolico il passaggio da un giorno festivo e di riposo a quelli feriali.

Orari di apertura

Mar-Dom: dalle 10.00 alle 18.00

L’accesso al Giardino è compreso nel prezzo del biglietto di ingresso al museo.

Info generali

A cura di
Sharon Reichel

Progettazione, direzione e coordinamento 
Giulia Gallerani

Garden designer
Manfredi Patitucci

Realizzazione
Agostino Murari, Oesse Solutions

Grafica
Pablo.it

Dimensioni
32 mq

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Abbiamo pensato ad uno spazio dove poter sbagliare senza essere giudicati e dove imparare fosse un gioco

Sharon Reichel (curatrice del giardino)

Le essenze sono piantate e disposte in modo da disegnare quattro itinerari che, sfruttando la struttura del labirinto, aiutano a comprendere le regole della kasherut, ovvero la normativa ebraica sull’alimentazione, con particolare riferimento all’uso di carne, latte, pesce e uova.

A ciascuno di questi quattro tipi di cibo è associato un diverso punto di accesso, in cui i visitatori procedono rispondendo ad alcuni interrogativi sull’impiego di questi elementi nella cucina ebraica. In caso di errore, si deve tornare indietro, ma una spiegazione delle regole corrette consente di rimettersi sulla giusta strada.

Con un approccio ludico e interattivo, il Giardino fa così avvicinare il pubblico alla cultura ebraica attraverso i suoi odori e sapori, soddisfa certe curiosità piuttosto diffuse – ad esempio, perché gli ebrei non mangino il maiale – e fa riflettere sulle differenze, ma pure sulle tante analogie, con altre tradizioni.

Nella primavera 2025 il giardino è stato completamente trasformato: nuove strutture accolgono piante di gelsomino, creando suggestive pareti verdi, le sezioni tematiche esistenti sono state arricchite con l’inserimento di contenuti e curiosità sul vino e tutti i pannelli esplicativi sono stati rinnovati con una grafica più chiara e coinvolgente.

Il Giardino è modulare, a basso impatto ecologico e si estende su un’area di trentadue metri quadrati, parzialmente coperta. È un progetto originale e unico in Italia.

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