Giuseppe Bassani

La Storia nascosta

Le onde della memoria

Gentili lettori, vi siete muniti di caffè e di un pizzico di curiosità?
Perché noi siamo entusiasti di raccontarvi una profonda e sfortunata storia di un uomo ferrarese poco noto. Tre newsletters: documenti d’archivio, l’importanza della radio nella sua vita e l’intervista a un suo vicino parente…
Un breve ma incisivo approfondimento sulla figura di Giuseppe Bassani realizzata da giovani studenti che coinvolgerà lettori di tutte le età.

 

Il 2 novembre 1941, in seguito alla disposizione di legge, Giuseppe Bassani deve consegnare alla Questura l’apparecchio radiofonico Balilla di sua proprietà accompagnato da una lettera.

Nella lettera descrive le sue particolari condizioni di salute e fa istanza affinché gli venga concesso l’uso della radio: “Per una persona impossibilitata a leggere, le trasmissioni radiofoniche rappresentano l’unico svago possibile essendo a tutti nota la passione musicale dei ciechi”.

La radio Balilla era un tipo di radio completamente prodotta in Italia. Era molto popolare e diffusa: costruita con materiali poco pregiati, aveva un prezzo contenuto, soltanto 430 Lire. Lo scopo era quello di fare della radio uno strumento di propaganda politica, rendendola accessibile a tutti i cittadini. In effetti la radio ha rappresentato il vero e proprio inizio dell’uso dei media a fini politici.

La Radio Balilla era un ricevitore molto semplice per la gamma delle onde medie, caratterizzato da un circuito Reflex a sole 3 valvole e aveva bisogno di una buona antenna e di un buon collegamento di terra per svolgere la sua funzione; questo la rendeva un ricevitore affidabile soltanto per le emittenti locali. Era una caratteristica molto importante in quanto, durante il periodo fascista, era vietato l’ascolto delle emittenti dei paesi esteri; tuttavia, di sera o di notte, con questo tipo di radio, nonostante la sua semplicità, si era in grado di udirne alcune.

Ecco alcuni dei principali contenuti trasmessi:

Discorsi di Mussolini: per diffondere la propaganda del regime.

Bollettini di guerra e notizie: per informare (o meglio, controllare l’informazione) sulla situazione politica e militare.

Programmi educativi e culturali: per diffondere l’ideologia fascista tra i giovani e gli adulti.

Musica leggera e operistica: canzoni patriottiche, marce militari, ma anche brani di musica classica e popolare.

Commedie: per intrattenere il pubblico con storie morali o patriottiche.

Programmi per ragazzi: spesso contenenti racconti e favole con messaggi ideologici.

L’obiettivo era creare un legame tra lo Stato e il popolo, diffondendo un messaggio unificato attraverso la radio, che era il mezzo di comunicazione di massa più potente dell’epoca.

AUTORI

Agata Colombarini, Chiara Cantarini, Federico Felletti, Filippo Gramegna, Giulia Bufanu, Giulio Guerrini, Matteo Forconi

AUDIO

CREDITI: Le newsletter “Giuseppe Bassani. La Storia nascosta” sono interamente a cura degli studenti della classe V N del Liceo A. Roiti di Ferrara. Il logo è stato ideato ed elaborato da Giacomo Munari, l’introduzione della newsletter è a cura di Emma Brunelli e Alice Marra. La registrazione di questo episodio ha la voce di Andrea Zucchi. Il coordinamento è della professoressa Maria Cristina Marchioli. Il percorso di ricerca è stato progettato dal MEIS ed è a cura di Marina Sabatini con la collaborazione di Gemma Bolognesi e Rachel Silvera.

Un ringraziamento speciale al Comune di Ferrara, a Enrico Fink, al Direttore dell’Archivio di Stato Davide Guarnieri, alla Presidentessa dell’Istituto di Storia Contemporanea Anna Maria Quarzi e al Direttore del MEIS Amedeo Spagnoletto: senza di voi non sarebbe stato possibile realizzare tutto questo. Grazie per averci aperto le porte e aver permesso di ricostruire la storia di Giuseppe Bassani.