Ferrara riparte dalla memoria: domani riapre il Meis
Fino a ieri mattina il primo spazio espositivo a riaprire in città sarebbe dovuto essere Palazzo dei Diamanti con la mostra dedicata a Banksy ma l’evento tanto atteso quanto discusso, sarà anticipato dal museo dell’ebraismo italiano e della Shoah. Il Meis (via Piangipane) riaprirà domani mattina. Dopo la chiusura per l’emergenza pandemica, sarà di nuovo accessibile il Giardino delle domande, dove un percorso verde conduce alla scoperta delle regole dell’alimentazione ebraica e delle piante bibliche. IN VIA PIANGIPANE Il Meis – spiega una nota – offre uno spazio sicuro in cui poter giocare all’aria aperta, esplorare il giardino didattico dedicato all’alimentazione ebraica, partecipare ai laboratori indirizzati ad adulti e bambini ma anche leggere e passare un po’ di tempo immersi tra ulivi e melograni, un luogo dinamico, che si trasforma e ospita tutta la cittadinanza. Da luglio verrà inaugurato inoltre un campo estivo per i bambini delle elementari. La riapertura del museo avviene proprio prima della festa ebraica di Shavuoth, il momento in cui venne data agli ebrei la Torah, chiamata anche Hag ha-Qatsir, Festa della mietitura e Yom ha-Bikkurim, Giorno delle primizie. Il giardino sarà aperto tutti i giorni dal martedì alla domenica (dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18) con ingresso gratuito. MUSEI CHIUSI Sul versante di musei, gallerie e palazzi non si prospetta, purtroppo, nessuna fuga in avanti. La Pinacoteca Nazionale riaprirà il 2 giugno mentre, tra gli statali, ancora mistero sulle riaperture del museo archeologico nazionale, di Casa Romei e Pomposa. Del Castello Estense non se ne parla prima di giugno (e con lui anche della mostra dedicata a Previati). Poca chiarezza anche sulle tempistiche di Palazzo Schifanoia, Gam e museo della Cattedrale. La speranza, arrivati a questo punto, non è tanto in un’apertura anticipata, quanto in una ripartenza puntuale e senza ulteriori slittamenti. Mentre tutto intorno in regione, da Bologna a Ravenna, da Forlì a Piacenza il comparto cultura è ripartito, a Ferrara tutto procede più lentamente. E intanto cittadini e turisti aspettano.