Ferrara capitale di oltre 40 paesi impegnati su Shoah e antisemitismo

“La lotta più importante, oggi, è quella contro la distorsione dell’Olocausto, ovvero l’invenzione di un passato non vero. Tanti Paesi fanno a gara per raccontarci quanto hanno combattuto contro i nazisti, ma in quegli stessi Paesi c’erano moltissimi collaborazionisti. Lo sterminio degli ebrei è stato concepito dalla Germania, ma senza il sostegno di tante forze nei territori occupati, non sarebbe stato del tutto possibile. E la Shoah, questa specie di Everest, di tragedia senza precedenti, non ci sarebbe stata. L’Ihra ha l’enorme responsabilità di vigilare per proteggere quella verità storica”.

Parole che non ammettono appelli, quelle pronunciate dallo storico Yehuda Bauer, il massimo esperto mondiale in materia di Olocausto, e che racchiudono la missione dell’International Holocaust Remembrance Alliance, riunitasi in plenaria a Ferrara per quattro giorni, in occasione della Presidenza italiana dell’organizzazione mondiale.

A catalizzare nel capoluogo estense trecento delegati, provenienti da più di quaranta Stati – oltre a storici di peso, membri della Camera dei Lord, ambasciatori di rango, rappresentanti di governi, vertici del Museo di Auschwitz-Birkenau, dell’United States Holocaust Memorial Museum, del Simon Wiesenthal Center di Los Angeles e di Centri di Storia Contemporanea internazionali –, è stato il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, con la sua narrativa incardinata sul valore della vita e sui diritti dell’uomo. Museo che i delegati hanno visitato con estremo interesse nel pomeriggio di mercoledì.

Il Meis ha anche preso attivamente parte ai lavori dell’assemblea, in particolare al Memorials and Museums Working Group attraverso il Direttore, Simonetta Della Seta, che nel corso della plenaria ha assunto il ruolo di capo della delegazione italiana.

Nella cura dell’evento, che ha visto i summit tra i delegati intrecciarsi ad alcuni, significativi appuntamenti collaterali – dalla visita al campo di concentramento di Fossoli e al Museo Monumento al Deportato di Carpi, alla proiezione in anteprima mondiale del docufilm di Ruggero Gabbai “Eravamo italiani” – un ruolo fondamentale lo ha rivestito il Comune di Ferrara.

“Il sindaco Tagliani e il consiglio comunale – ha sottolineato Della Seta – hanno creduto sin dall’inizio in questa opportunità internazionale offerta alla città e hanno a messo a disposizione dell’Ihra le sale della Residenza Comunale, il Castello Estense con gli Imbarcaderi, fino al gran finale in un Teatro Comunale riallestito per l’occasione. I delegati sono stati entusiasti di poter lavorare in contesti di così grande pregio”. “E ora Ferrara avrà 300 ambasciatori di rilievo in tutto il mondo” – ha commentato l’Ambasciatore Sandro De Bernardin, che presiede l’anno di Presidenza italiana.

Un entusiasmo che ha contagiato anche quasi quattrocento studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Orio Vergani”, impegnati in una sfida inedita: preparare e servire una cena interamente casher agli ospiti dell’Ihra, sotto la guida della chef Laura Ravaioli, facendo rivivere le ricette della tradizione ebraica, comprese alcune lasciate da donne deportate. Una cena di grande rilevanza e impossibile da dimenticare, come ha rimarcato il presidente del Meis, Dario Disegni, che ha partecipato all’evento di gala insieme al prefetto Michele Campanaro e alle autorità cittadine e miliari.

A chiudere la plenaria, al Teatro Comunale, un’ovazione alla città ospite e al Meis, e un bilancio sotto il segno dell’Unione Europea: la UE è, infatti, diventata partner permanente dell’Ihra, aderendo ufficialmente ai programmi di contrasto dell’antisemitismo che già vedono impegnati i trentadue Paesi membri (con la new entry della Bulgaria).

Altri contenuti

26 febbraio, presentazione del libro al MEIS

26 febbraio, presentazione del libro al MEIS

Dopo l’incontro dello scorso anno, prosegue l’iniziativa del MEIS “Aggiustare il mondo – Tikkun Olam” che racconta le storie di chi aiutò gli ebrei a salvarsi dalle persecuzioni durante la Shoah. Mercoledì 26 febbraio alle 17.00 nel Bookshop del MEIS (via Piangipane, 81, Ferrara) lo storico di fama internazionale Antony Molho presenta il suo libro “La gentilezza degli altri. Un […]
Italia Ebraica, 19 febbraio

Italia Ebraica, 19 febbraio

Ritorna per il quinto anno #ITALIAEBRAICA, il progetto online che riunisce i musei ebraici italiani e che ha visto la partecipazione di migliaia di persone. Ogni mese due musei ebraici italiani si confrontano su un tema comune rispondendo alle curiosità del pubblico. L’edizione 2024-2025 è dedicata alle famiglie ebraiche: scopriremo insieme vite straordinarie, fittissimi alberi genealogici e storie […]
Ciclo di incontri “E dopo?”

Ciclo di incontri “E dopo?”

L’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara e il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, presenta il ciclo di incontri aperti a tutti a cura di Andrea Baravelli “E dopo? Identità ed ebraismo nella contemporaneità”. Per i sopravvissuti della Shoah, il ritorno alla vita non fu affatto […]
Viaggio dell’Emilia ebraica

Viaggio dell’Emilia ebraica

Dopo avervi condotto alla scoperta della Toscana e del Piemonte ebraico, il MEIS propone un nuovo viaggio che ripercorrerà le tracce della secolare storia ebraica della regione Emilia-Romagna, tra arte, degustazioni e visite all’interno di alcune tra le più affascinanti sinagoghe italiane. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Museo Ebraico di Bologna. 20-22 MAGGIO 2025 PROGRAMMA Martedì 20 […]
22 gennaio, Italia Ebraica

22 gennaio, Italia Ebraica

Ritorna per il quinto anno #ITALIAEBRAICA, il progetto online che riunisce i musei ebraici italiani e che ha visto la partecipazione di migliaia di persone. Ogni mese due musei ebraici italiani si confrontano su un tema comune rispondendo alle curiosità del pubblico. L’edizione 2024-2025 è dedicata alle famiglie ebraiche: scopriremo insieme vite straordinarie, fittissimi alberi […]