Ferrara apre le sue porte ad Abraham B. Yehoshua

«PENSO che l’identità ebraica, da millenni, sia il passaporto più efficace che esista. Noi ebrei possiamo sentirci ebrei ovunque c’è una casa ebraica e una comunità che apre le sue porte». Sarà Ferrara, il prossimo 10 giugno, ad aprire e anzi spalancare le proprie porte a Abraham B. Yehoshua, il maggiore scrittore israeliano contemporaneo, carismatico protagonista della vita e del pensiero culturale ebraico, e non solo. Nell’ambito della Festa del Libro Ebraico, Yehoshua terrà infatti una ‘lectio magistralis’ al Teatro Comunale – a testimonianza della rilevanza dell’incontro –, dove sarà introdotto nella conversazione

dalla direttrice del Meis, Simonetta Della Seta.

LO scrittore, che in una recente intervista si è definito «israeliano al mille per mille», è nato a Gerusalemme nel 1936 e oggi vive ad Haifa, dove insegna all’Università. Ma la sua popolarità è legata soprattutto ai romanzi, ben ventidue, pubblicati in Italia soprattutto da Einaudi: autentiche pietre miliari della narrativa moderna – non a caso a più riprese è stato ritenuto candidabile al premio Nobel per la letteratura –, da ‘Il signor Mani’ a ‘Viaggio alla fine del millennio’, da ‘Fuoco amico’ sino al più recente ‘La comparsa’. Una presenza, quella di Yehoshua a Ferrara, che ingemma non solo il programma dell’imminente Festa del Libro Ebraico, ma di fatto anche l’intero calendario delle iniziative organizzate dal Meis tra maggio e luglio; si inizia proprio oggi, al liceo Carducci di via Canapa, con la proiezione (a ingresso libero) del film ‘Shalom Italia’ di Tamar Tal Anati. ‘Shalom’, ossia pace, è forse la parola più nota della lingua ebraica, saluto e augurio al tempo stesso. La storia è quella di tre anziani fratelli ebrei di origini italiane, che tornano in Toscana dopo settant’anni per cercare la caverna in cui si erano nascosti, da piccoli, per sfuggire ai rastrellamenti fascisti e alla Shoah. La pellicola, diretta dalla giovane regista israeliana, farà da spunto per le riflessioni con gli studenti del liceo sociale, da parte della direttrice del Meis Simonetta Della Seta e di Anna Quarzi, direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea (salta invece la proiezione serale di Shalom Italia, inizialmente prevista stasera al Meis).

DOMENICA invece, alle 16.45, nella sede del Museo di via Piangipane, si terrà (a ingresso libero), una interessante lezione sui ‘Fondamenti di ebraismo: etica e mitzvot’, a cura di Alberto Avraham Sermoneta, rabbino capo della Comunità Ebraica di Bologna. Giovedì prossimo sarà Luciano Caro, rabbino capo della Comunità di Ferrara, a intervenire sul tema ‘La conta dell’omer: dall’uscita dall’Egitto alla consegna della Legge, gli ebrei e l’ebraismo tra Pèsach e Shavuòt’.
Il tutto, con una scansione di incontri pressoché settimanale sino all’inizio di luglio, mentre ovviamente prosegue la mostra sui primi mille anni di presenza ebraica in Italia, accompagnata dall’installazione multimediale. Da non dimenticare, infine, un evento di forte valenza simbolica: in occasione di ‘Interno Verde’, sabato e domenica sarà aperto gratuitamente al pubblico il Giardino delle Domande, in cui verranno piantati sette nuovi alberi biblici, per festeggiare il settantesimo compleanno dello Stato di Israele.

Stefano Lolli

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