Biblioteche, archivi, luoghi di cultura e del cuore. 

Il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah-MEIS di Ferrara ha attivato una raccolta fondi da destinare al patrimonio culturale colpito dall’alluvione che si è abbattuta nei giorni scorsi. 

Da maggio a dicembre 2023, il 20% dei proventi derivati dalla vendita dei prodotti editoriali del MEIS, acquistati al bookshop del museo, sarà devoluto alla ricostruzione e al ripristino di musei, archivi, teatri, biblioteche della Romagna che hanno subito danneggiamenti. All’ingresso del museo sarà inoltre disponibile un contenitore attraverso il quale i visitatori potranno fare le loro donazioni.

Il MEIS offre inoltre la possibilità di fare donazioni tramite bonifico intestato a FONDAZIONE MEIS MUSEO NAZ. DELL’EBRAISMO E DELLA SHOAH: IT13 E030 6909 6061 0000 0142 015, inserendo nella causale: sostegno patrimonio culturale alluvione 2023 Emilia-Romagna.

Per chi volesse versare in alternativa tramite PayPal il nome utente del Museo è @MEISMUSEUM inserendo la stessa causale.

Spiega Amedeo Spagnoletto, Direttore del MEIS: “In questi giorni, siamo addolorati per la perdita di vite e per le ferite inferte alle cose più care come la casa, i luoghi di lavoro e i campi della nostra regione. Il Ministero della Cultura è a lavoro per contare i danni e mettere in sicurezza l’inestimabile patrimonio culturale della Romagna. Come museo solidale alle tante istituzioni che costudiscono importanti collezioni messe a dura prova, iniziamo oggi una raccolta fondi che nel nostro piccolo costituirà un mattone per la ricostruzione e che destineremo ai progetti che il MiC lancerà per le zone alluvionate”.

In occasione della festa ebraica di Shavuot, il MEIS e la Comunità Ebraica di Ferrara – in collaborazione con Wildflowers Lab – propongono una serie di iniziative che richiamano una delle più affascinanti tradizioni di questa celebrazione: quella di decorare con tanti fiori profumati le sinagoghe.

Spiega il Direttore del MEIS Amedeo Spagnoletto: “Abbiamo deciso di raccontare la nuova mostra del MEIS Case di vita, dedicata all’evoluzione delle sinagoghe italiane, anche attraverso una delle feste che tra tutte celebra questo spazio sacro: Shavuot. Numerosi sono gli eventi in programma: dall’apertura straordinaria della Comunità Ebraica di Ferrara e della sinagoga tedesca, all’addobbo in mostra dell’armadio sacro di Vercelli, uno straordinario esempio di arredo sinagogale risalente ai tempi del ghetto”.

Giovedì 25 maggio dalle 10.00 alle 15.00, la Comunità Ebraica di Ferrara apre le sue porte ai visitatori per far scoprire la sinagoga tedesca di via Mazzini, 95: uno scrigno prezioso che verrà abbellito dalle splendide decorazioni floreali.

L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria scrivendo a eventi.meis@coopculture.it o chiamando al numero 3425476621 (attivi dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18).

“Shavuot – aggiunge il Presidente della Comunità Ebraica di Ferrara Fortunato Arbib ricorda quando Mosè salì sul monte Sinai per ricevere le Tavole della Legge da Dio; è una festa spirituale che sancisce il forte legame tra l’uomo e il Signore. Le sinagoghe vengono adornate di fiori e piante per ricordare l’epoca delle primizie e rievocare come venivano celebrate le offerte nel Grande Tempio di Gerusalemme. La sinagoga di rito tedesco in questa occasione verrà addobbata con piante e fiori e per tale ragione, la Comunità Ebraica di Ferrara il 25 maggio avrà il piacere di invitare i cittadini ferraresi a visitare il tempio perché insieme si possa festeggiare e condividere gli stessi ideali della Torah – il monoteismo, la giustizia, la responsabilità – che sono valori universali”.

Da giovedì 25 a domenica 28 maggio, i fiori incorniceranno anche l’ingresso del MEIS (via Piangipane, 81, Ferrara) e l’Aron ha-Qodesh della Comunità Ebraica di Vercelli, il prezioso armadio sacro del XVII secolo, ospitato nella mostra “Case di vita. Sinagoghe e cimiteri” curata da Andrea Morpurgo e Amedeo Spagnoletto.

Inoltre, ogni visitatore del museo riceverà in omaggio una gift card per poter acquistare con uno sconto speciale i coloratissimi fiori locali e di stagione presso il laboratorio floreale Wildflowers Lab (via Boccacanale di Santo Stefano, 16, Ferrara).

Conclude Nicoleta Dracea, creatrice con Fabio Giannini di Wildflowers Lab: “Siamo molto felici di realizzare l’allestimento per il museo e la sinagoga di via Mazzini durante una delle feste più importanti e affascinanti per la comunità ebraica. Una celebrazione legata ai fiori e alla natura è stato il ponte perfetto per una collaborazione volta alla valorizzazione di molti interessanti aspetti della città. Ringraziamo quindi il MEIS per averci affidato le decorazioni di questo splendido evento”.

Le attività terminano al MEIS domenica 28 maggio alle 15.30 con il laboratorio per famiglie “Tanti fiori per Shavuot” per i bambini dai 6 agli 11 anni.

Dopo un giro in mostra, si costruiranno insieme delle coloratissime ghirlande di fiori di carta e verranno raccontate la storia e le tradizioni di Shavuot. Il costo è di 8 euro a bambino (l’adulto accompagnatore entra gratuitamente) e prevede l’ingresso in mostra e la merenda. La prenotazione è obbligatoria scrivendo a eventi.meis@coopculture.it o chiamando al numero 3425476621 (attivi dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18).

(Foto Luca Malaguti per Wildflowers Lab)

Cosa ci racconta una racchetta custodita con cura per anni dalle famiglie ebraiche ferraresi? Cosa si nasconde dietro un’infinita serie di partite di tennis giocate con amici e parenti all’ombra del Castello Estense?

A svelarcelo è il nuovo libro di Ermanno Tedeschi “Una racchetta da tennis racconta. Ricordi familiari della Ferrara ebraica” (Zamorani, 2023) che verrà presentato lunedì 22 maggio alle 18.00 al MEIS (via Piangipane, 81, Ferrara). Interverranno con l’autore, il Presidente del Circolo Marfisa Umberto Caniato; il Rabbino capo della Comunità Ebraica di Ferrara Luciano Meir Caro; il Presidente della Giunta delle elezioni e delle Immunità parlamentari Dario Franceschini, l’Avvocato Marcello Sacerdoti, il Direttore del MEIS Amedeo Spagnoletto e l’editore Silvio Zamorani.

Attraverso foto d’epoca, ricordi di famiglia e interviste, il libro dà voce ad un racconto corale che, grazie alle memorie più intime, riannoda le vicende della Ferrara ebraica e il brusco strappo causato dalle leggi razziali fasciste del 1938 e della deportazione rese così vivide dalla letteratura di Giorgio Bassani. 

Per partecipare alla presentazione è fortemente consigliata la prenotazione scrivendo a eventi.meis@coopculture.it o chiamando al numero 3425476621 (attivi dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18).

Il 22 maggio alle 16.30, il MEIS sbarca al Salone del Libro di Torino (Lingotto Fiere – Sala Gialla, PAD 2) con il progetto REMEMBR-HOUSE, realizzato in collaborazione con la Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura. Interverrà Sara Gomel, filosofa, educatrice e scrittrice, che introdurrà il tema della Casa dal punto di vista della filosofia per ragazzi.

REMEMBR-HOUSE, sostenuto dall’Unione Europea all’interno del programma CERV – Citizens, Equality, Rights and Value Programme, è incentrato sulla memoria della Shoah ed è rivolto a sia docenti, educatori, operatori culturali e studenti sia a un pubblico internazionale.
Attraverso prospettive di insegnamento innovative, strumenti digitali, forme di engagement e di condivisione, REMEMBR-HOUSE propone attività di formazione sotto forma di percorsi di educazione civica fondati sulla ricerca storica e sulle competenze informative. Il progetto prevede attività di training per i docenti, workshop e laboratori con i ragazzi, eventi di divulgazione, contenuti multimediali, la realizzazione di manuali e kit didattici in formato bilingue.

Proseguono le iniziative di #ITALIAEBRAICA, il progetto che riunisce i musei ebraici italiani.

La serie di incontri online (sulla piattaforma Zoom), giunta ormai alla terza edizione, ruota attorno alle affascinanti storie degli oggetti custoditi nelle collezioni dei musei. Ricordi di famiglia, testimonianze delle comunità ebraiche italiane, usi e costumi si intrecceranno assieme: a fare da fil rouge la frase del Cantico dei Cantici “Amico mio custodisco per te il nuovo e l’antico” (Cant. 7:14).

La quinta puntata, prevista giovedì 18 maggio alle 18.30 su Zoom, è dedicata ad uno dei riti più importanti della vita ebraica: la milah, la circoncisione. Simbolo del patto tra Dio e Abramo, la milah si effettua di norma (e se le condizioni di salute lo permettono) all’ottavo giorno dalla nascita. La cerimonia avviene con il bambino e la famiglia alla presenza di parenti ed amici.

Quali sono gli oggetti tradizionalmente utilizzati e tramandati di famiglia in famiglia? Esiste un abbigliamento caratteristico? Quali sono gli usi e costumi degli ebrei italiani? Lo scopriremo assieme a tre musei: il Museo d’Arte Ebraica Italiana U. Nahon di Gerusalemme, il Museo Ebraico di Firenze e il Museo Ebraico di Roma.

Con il Museo Nahon apriremo assieme un prezioso cofanetto del XVIII secolo commissionato dalla famiglia Morpurgo di Roma. Viaggeremo tra Livorno e Firenze per raccontare il kit di oggetti per la milah appartenuti ad un moel (l’esecutore della circoncisione) in Toscana. Sveleremo infine la storia di alcuni set da milah in argento del Museo Ebraico di Roma con iscrizioni dedicatorie, stemmi e incisioni. 

Un appuntamento da non perdere!

Intervengono:

David Cassuto – Museo d’Arte Ebraica Italiana U. Nahon di Gerusalemme

Dora Liscia Bemporad – Direttore del Museo Ebraico di Firenze

Davide Spagnoletto – Museo Ebraico di Roma

Introduce Amedeo Spagnoletto – Direttore del MEIS

Per prenotarti premi qui

IL LINK PER ACCEDERE VERRÀ INVIATO PRIMA DELL’INIZIO DELL’EVENTO
Nelle immagini: Forchetta per circoncisione in argento, sec. XIX, Museo Ebraico di Roma, inv. 1552, dono di Anna Blayer Ascarelli; Abito da milah e oggetti da circoncisione, Museo Ebraico di Firenze e Cofanetto commissionato per la famiglia Morpurgo, Roma, XVIII secolo, Museo d’Arte Ebraica Italiana U. Nahon

Nel 2023 ricorrono i 75 anni della Costituzione, che rappresentò il passaggio alla democrazia e alla Repubblica, dopo la dittatura fascista e la persecuzione antiebraica.

L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, in collaborazione con il MEIS, rende omaggio alla ricorrenza con sei incontri in sei città: attraverso il confronto tra esperti in dialogo aperto con la società civile, si rifletterà sul senso dell’uguaglianza oggi e su come il principio sancito dall’articolo 3 della Costituzione possa orientare le prossime scelte politiche, culturali, economiche e sociali del Paese

Si inizia il 17 aprile alle 18.00 presso il Polo del ‘900 di Torino (via del Carmine, 14) con il dialogo tra Daniela Dawan e Gherardo Colombo dal titolo: “Uguaglianza: Diritto e giustizia”.  Modera Massimo Giannini.

In contemporanea – sempre ospitati dal Polo del ‘900 – si terrà il laboratorio a cura del MEIS in collaborazione con CoopCulture “L’uguaglianza fa la differenza” rivolto ai bambini tra i 6 e gli 11 anni. L’attività è una sperimentazione didattica che prende spunto dall’articolo 3 della Costituzione per affrontare i temi della convivenza civile e del contrasto alle discriminazioni di genere. Il laboratorio è gratuito, la prenotazione è obbligatoria scrivendo a eventi.meis@coopculture.it 

Il 16 aprile alle 14.00 (orario ET) il Museum of Jewish Heritage – A Living Memorial to the Holocaust di New York organizza l’Annual Gathering of Remembrance, in presenza e online. L’evento – realizzato il giorno prima di Yom HaShoah, l’anniversario durante il quale in Israele si commemorano le vittime della Shoah – rappresenta un monito a combattere contro il pericolo dell’intolleranza e del razzismo.

L’Annual Gathering prevederà musica, condivisione di testimonianze e l’accensione delle candele in ricordo di chi non c’è più.

Sarà possibile seguire la diretta cliccando qui

Mercoledì 29 marzo alle 21.15 vi aspettiamo online su Zoom con la conferenza “Gli ebrei e la Firenze dei Medici” tenuta da Piergabriele Mancuso (The Medici Archive Project). L’evento è realizzato assieme alla Comunità Ebraica di Firenze.

 Il rapporto tra i Medici e gli ebrei fu complesso, dettato da fattori ideali e interessi specifici di entrambe le parti. Come in una  parabola, si possono individuare due momenti principali: dapprima il Quattro-Cinquecento con Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico in primis, durante il quale la potente famiglia fiorentina assicurò agli ebrei protezione socio-politica – e incolumità fisica – e il Cinque-Seicento, in cui Cosimo I de’ Medici, primo granduca e architetto del moderno stato toscano, compì una radicale e irreversibile svolta sin dal 1567 imponendo una serie di provvedimenti sempre più restrittivi delle libertà personali e delle comunità, arrivando nel 1570-71 alla creazione dei ghetti di Firenze e Siena.
 
La nostra indagine si concentrerà sul ghetto di Firenze – luogo oggi scomparso, ricostruito virtualmente grazie ad una lunga e complessa campagna di analisi dei documenti d’archivio – evidenziandone le principali caratteristiche fisico-architettoniche.

Per partecipare clicca qui e compila il modulo

Il link Zoom verrà inviato poco prima dell’inizio dell’incontro.

Mercoledì 22 marzo alle 18.30 vi aspettiamo online su Zoom per un incontro speciale organizzato dal MEIS in collaborazione con l’Istituto Storico di Modena, il Museo Ebraico di Bologna e l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

Al centro del confronto, la peculiare esperienza delle scuole ebraiche dell’Emilia-Romagna dopo la promulgazione delle leggi razziali del 1938.

Cacciati dai loro banchi, isolati dai loro compagni di classe, umiliati dalla società, i giovanissimi studenti trovarono una nuova dimensione nelle scuole ebraiche aperte in città: in questi anni, assieme alle materie curriculari, venne insegnato loro il valore dell’educazione, l’importanza della cultura, ma soprattutto il coraggio di non arrendersi di fronte alle leggi inique.

Giulia Dodi ricostruirà la costituzione della scuola ebraica di Modena, attraverso la documentazione conservata ancora oggi dall’archivio della Comunità. Il fitto carteggio con il provveditorato e con le istituzioni locali, le domande di assunzione da parte dei docenti ebrei di tutta Italia e le richieste d’iscrizione degli scolari permettono di comprendere lo sforzo e l’impegno che la comunità affrontò per dare vita internamente a classi che fossero il più possibile simili a quelle che il regime aveva appena smembrato.

Ci si sposterà poi a Bologna con l’intervento di Francesca Panozzo: quando i ragazzi vennero cacciati dalle scuole, non senza sacrifici e difficoltà, la Comunità – che all’epoca contava circa 900 iscritti – volle dare un segno tangibile di una volontà di reazione e resistenza alla persecuzione e aprì, proprio nei suoi locali, una scuola di insegnamento medio. Questa, assieme alle classi di insegnamento elementare aperte dallo Stato, rappresentò per gli studenti ebrei una parvenza di normalità in una vita che stava rapidamente cambiando.

Il nostro viaggio si concluderà a Ferrara con Anna Maria Quarzi che racconterà la straordinaria storia della scuola di via Vignatagliata. Dall’autunno del ’38, la scuola accolse circa 70 ragazzi: a gestirla furono professori, maestri e anche gli studenti cacciati dalle Università, come lo scrittore Giorgio Bassani che insegnava italiano, storia e storia dell’arte; Matilde Bassani, che diventerà una valorosa partigiana; la maestra Alberta Levi Temin e docenti universitari come l’agronomo Ciro Ravenna, l’anatomopatologo Ettore Ravenna e un amico di Benedetto Croce, il Professore Ubaldo Lopez. È grazie a questi insegnanti d’eccezione che, nonostante il rigido controllo, il provvedimento di esclusione si trasformerà in un’opportunità di approfondire temi e spaziare su argomenti che nella scuola di regime difficilmente si sarebbero potuti trattare.

Intervengono:

Giulia Dodi, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena

Francesca Panozzo, Referente dei Servizi Educativi del Museo Ebraico di Bologna

Anna Maria Quarzi, Presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara

Modera: Amedeo Spagnoletto, Direttore del MEIS

PER ISCRIVERTI ALL’EVENTO CLICCA QUI E COMPILA IL FORM. IL LINK PER ACCEDERE VERRÀ INVIATO PRIMA DELL’INIZIO DELL’EVENTO

Nelle immagini: la scuola ebraica di via Vignatagliata a Ferrara (ISCO); la pagella di Giorgio Sinigaglia presente nell’archivio del MEB, fondo Sinigaglia e un documento della scuola ebraica di Modena.

Proseguono le iniziative di #ITALIAEBRAICA, il progetto che riunisce i musei ebraici italiani.

La serie di incontri online (sulla piattaforma Zoom), giunta ormai alla terza edizione, ruota attorno alle affascinanti storie degli oggetti custoditi nelle collezioni dei musei. Ricordi di famiglia, testimonianze delle comunità ebraiche italiane, usi e costumi si intrecceranno assieme: a fare da fil rouge la frase del Cantico dei Cantici “Amico mio custodisco per te il nuovo e l’antico” (Cant. 7:14).

La quarta puntata prevista giovedì 16 marzo alle 18.30 su Zoom è dedicata ad un accostamento inaspettato che vedrà come protagonisti il Museo della Padova Ebraica e il Museo Ebraico “Fausto Levi” di Soragna-Parma

Il Museo della Padova Ebraica presenta uno dei pezzi più importanti della sua collezione: una delle più antiche parochot (la tenda dietro la quale vengono custoditi in sinagoga i rotoli della Torah) che si conoscano, eccezionale anche per lo stato di conservazione, considerato che ha circa 500 anni.

Si tratta di uno straordinario esemplare di tappeto annodato in Egitto nel periodo di transizione tra lo stile mamelucco e quello ottomano, ma con influenze dell’arte italiana del tardo Rinascimento.

Spostandoci a Parma, racconteremo la storia dietro il manifesto della spongata Muggia: la tradizione culinaria ebraica locale incontra nel 1867 la capacità imprenditoriale di Angelo d’Israele Muggia, ebreo bussetano, che fondò nella sua città natale la ditta dolciaria che ancora oggi porta il suo nome. La Muggia era nota per la produzione di spongate, dolce tradizionale consumato da ebrei e cristiani, i primi a Purim, i secondi a Natale. Ma si producevano anche dolciumi vari, liquori e mostarde di frutta come quelle pubblicizzate nella locandina che si mostra in foto. L’incontro svelerà l’origine della spongata, l’attività dei Muggia di Busseto anche in relazione ad un celeberrimo bussetano, Giuseppe Verdi.

Cosa unisce due oggetti tanto diversi? Vi aspettiamo online per scoprirlo!

Intervengono:

Simonetta Lazzaretto – Responsabile dei servizi al pubblico del Museo della Padova Ebraica

Roberta Tonnarelli – Conservatrice del Museo Ebraico Fausto Levi di Soragna-Parma

Introduce Amedeo Spagnoletto – Direttore del MEIS

Per prenotarti clicca qui e compila il modulo

IL LINK PER ACCEDERE VERRÀ INVIATO PRIMA DELL’INIZIO DELL’EVENTO

Nel immagine a sinistra il Manifesto della spongata Muggia, Museo Ebraico Fausto Levi di Soragna-Parma. A destra Parochet, Manifattura ottomana del Cairo, Egitto, Primo quarto del XVI secolo, Vello di lana su trama e ordito in lana, nodo asimmetrico, cm 138×109. Iscrizione: “Questa è la porta del Signore per cui entreranno i giusti” (Salmi, 118,20). Padova, Museo della Padova Ebraica.

Scoprite con il MEIS la nuova mostra di Palazzo dei Diamanti “Rinascimento a Ferrara. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa” in città dal 18 febbraio al 19 giugno 2023.

A seguito di un complesso intervento di restauro e riqualificazione, Palazzo dei Diamanti il 18 febbraio 2023 ha riaperto i battenti accogliendo la mostra dedicata a due grandi maestri ferraresi del Rinascimento: Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa

L’esposizione costituisce la prima tappa di un progetto più ampio e ambizioso intitolato Rinascimento a Ferrara 1471-1598 da Borso ad Alfonso II d’Este, che indagherà la vicenda storico-artistica del periodo compreso tra l’elevazione della città a ducato e il suo passaggio dalla dinastia estense al diretto controllo dello Stato Pontificio. Gli altri momenti del percorso – idealmente inaugurato dalla rassegna Cosmè Tura e Francesco del Cossa. L’arte a Ferrara nell’età di Borso d’Este, tenutasi a Palazzo dei Diamanti nel 2007 – saranno dedicati ai grandi protagonisti di quella stagione: Mazzolino e Ortolano, Dosso e Garofalo, Girolamo da Carpi e Bastianino. 

Le oltre cento opere esposte, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo, offrono al pubblico un’occasione unica per scoprire (o riscoprire) l’arte di due grandi interpreti del Rinascimento italiano: Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa.

Dotato di un incredibile talento compositivo, straordinario per qualità ed espressività emotiva, Ercole de’ Roberti (Ferrara, c. 1450 –1496) era l’erede dell’Officina ferrarese, il più giovane e intelligente tra quanti parteciparono al clima culturale di Palazzo Schifanoia, negli ultimi anni del governo di Borso d’Este. Operò a più riprese a Bologna, dove lasciò una impronta profondissima, ma non vi è dubbio che a Ferrara trovò l’ambiente più adatto in cui esprimersi durante l’ultimo decennio della sua vita, trascorso alle dipendenze della corte.

Ercole de’ Roberti, Porzia e Bruto, c. 1490-93. Fort Worth, Kimbell Art Museum

Fu Lorenzo Costa (Ferrara, 1460 – Mantova, 1535), di dieci anni più giovane, a raccoglierne l’eredità e a continuarne lo stile nelle opere giovanili. Ma durante un lungo soggiorno a Bologna la sua pittura mutò in direzione di una maggiore morbidezza, di una classicità calma e distesa. Il mondo stava cambiando, Leonardo e Perugino stavano imponendo una nuova “maniera”, che Costa comprese subito e della quale fu tra i maggiori interpreti, anche dopo il trasferimento a Mantova alla corte dei Gonzaga.

I visitatori possono seguire la carriera di Ercole attraverso oltre venti opere (di gran lunga il numero maggiore mai riunito), dagli esordi alla compiuta maturità. Tra le prove giovanili sono presenti gli scomparti del polittico Griffoni, eseguito a fianco di Francesco del Cossa, e i luminosi Ritratti di Giovanni II e Ginevra Bentivoglio che arrivano da Washington, una commissione che sancisce il prestigio raggiunto nella vicina Bologna. Le sale dedicate agli ultimi anni, quando Ercole dopo il rientro in patria era divenuto pittore di corte degli Este, sono impreziosite da quattro dipinti di rara raffinatezza, grazie al prestito eccezionale concesso dalla National Gallery di Londra: oltre al dittico che appartenne alla duchessa Eleonora d’Aragona, la Raccolta della manna e l’Istituzione dell’Eucarestia, forse provenienti da una chiesa ferrarese. Dal Kimbell Art Museum di Forth Worth giunge la tavola con Porzia e Bruto che sarà ricongiunta alla compagna con Lucrezia, Bruto e Collatino della Galleria Estense di Modena.

Lorenzo Costa, Adorazione del Bambino, c. 1494. Lione, Musée des Beaux-Arts

Non meno ricca la selezione di lavori di Costa, che prende avvio dal periodo giovanile, durante il quale il pittore è impegnato in un fruttuoso confronto con Ercole, come dimostrano le Storie degli Argonauti qui riunite per la prima volta. Questa fase, che passa attraverso capolavori come l’Adorazione del Bambino del Musée des Beaux-Arts di Lione, trova un termine e una sintesi in una serrata successione di straordinarie pale d’altare degli anni Novanta del Quattrocento. Per illustrare il Costa più classicheggiante e pacato è in mostra una serena Sacra famiglia dal Museo di Toledo in Ohio; mentre per documentare il periodo mantovano, finora meno frequentato dagli studi, intervengono la Veronica del Louvre, il Ritratto di cardinale del Minneapolis Institute of Art, sino all’ultima opera nota, la Madonna e santi della chiesa di Sant’Andrea a Mantova, datata 1525.

I due protagonisti sono affiancati da maestri nobili e da compagni di viaggio contemporanei: Mantegna, Cosmè Tura, Niccolò dell’Arca, Marco Zoppo costituiscono il punto di partenza, mentre Antonio da Crevalcore, Guido Mazzoni, Boccaccio Boccaccino, Francesco Francia e Perugino offrono una sponda di dialogo lungo il percorso espositivo.

La mostra ha il suo prologo ideale a Palazzo Schifanoia, dove il giovane Ercole de’ Roberti esordisce nel Salone dei Mesi realizzando il mese di Settembre, e un proseguimento naturale nelle sale della Pinacoteca Nazionale al piano nobile di Palazzo dei Diamanti dove, per l’occasione, è proposto un itinerario tematico che approfondisce il contesto artistico in cui de’ Roberti e Costa operano.

A tal proposito è stato istituito un biglietto abbinato che consente l’accesso in mostra e Pinacoteca a un prezzo agevolato, così come, nel quadro del più ampio progetto finalizzato alla valorizzazione culturale e turistica della città e di collaborazione tra enti, è stato siglato un accordo di reciproca promozione e riduzione sul biglietto d’ingresso con il MEIS, con il Museo di Casa Romei e il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara.

Nella storia italiana contemporanea, l’esilio ha rappresentato una costante, segnando i destini di uomini e donne e dell’intera società nazionale. Le tensioni politiche e sociali, dai moti risorgimentali sino alla dittatura fascista, hanno creato le condizioni per una crescente necessità da parte di intellettuali, personalità politiche e, talora, semplici militanti, di abbandonare la madrepatria, continuando all’estero le proprie battaglie di libertà.

A questo tema cruciale ed attuale è dedicato il ciclo di incontri, che hanno anche il valore di corso di formazione e aggiornamento, realizzati dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, dal MEIS e dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara.

Il progetto – coordinato da Pietro Pinna (ISCO) – è iniziato il 3 novembre, si concluderà il 18 aprile 2023 e vede la realizzazione di nove convegni aperti a studiosi, studenti e a tutti gli interessati, ospitati nelle sedi del MEIS, ISCO e Unife

A succedersi saranno numerosi storici e docenti provenienti da prestigiose università italiane e internazionali. 

Il 14 febbraio alle 17.00 presso ISCO (Vicolo Santo Spirito 11, Ferrara) si terrà l’incontro “Tra esilio e rivoluzione: comuniste e comunisti nell’esilio antifascista” con Anna Tonelli (Università di Urbino), modera Roberto Parisini (per info e prenotazioni: istitutostoria.ferrara@gmail.com). L’appuntamento successivo è previsto al MEIS (via Piangipane, 81, Ferrara) mercoledì 15 febbraio dalle 17.00 alle 19.00 e avrà come tema “Le migrazioni verso la Palestina in età contemporanea”.  Interviene Arturo Marzano (Università di Pisa) e modera Pietro Pinna. Per prenotare il proprio posto per l’incontro al MEIS si può scrivere a: ufficio.stampa@meisweb.it

Proseguono le iniziative di #ITALIAEBRAICA, il progetto che riunisce i musei ebraici italiani.

La serie di incontri online (sulla piattaforma Zoom), giunta ormai alla terza edizione, ruota attorno alle affascinanti storie degli oggetti custoditi nelle collezioni dei musei. Ricordi di famiglia, testimonianze delle comunità ebraiche italiane, usi e costumi si intrecceranno assieme: a fare da fil rouge la frase del Cantico dei Cantici “Amico mio custodisco per te il nuovo e l’antico” (Cant. 7:14).

La terza puntata prevista giovedì 16 febbraio alle 18.30 su Zoom è dedicata ad uno degli artisti simbolo dell’ebraismo italiano: Emanuele Luzzati, di cui nel 2021 si è celebrato il centenario. A parlarne, condividendo le loro straordinarie collezioni, il Museo Ebraico di Bologna e il Musei Ebraici di Casale Monferrato.

Nelle otto opere custodite dal Museo Ebraico di Bologna, Luzzati ha dato colore e forma ad alcuni dei momenti più significativi della vita individuale e dell’anno nel mondo ebraico, sintetizzando in tratti essenziali la lunga e complessa genesi di ricorrenze e simboli. I colori del mondo sono i colori della vita e della festa che si celebra insieme agli altri, in famiglia e in comunità. E Luzzati, in queste sue ambientazioni, sa cogliere anche la dimensione psicologica e sociale di un momento festivo che è appunto di comunanza con gli altri, di condivisione di gioia e bellezza. I suoi colori e la sua visione fiabesca sono i media di una personale memoria ebraica e di un ebraismo intimamente sentito.

Emanuele Luzzati ha dato inoltre un forte imprinting alla nascita ed evoluzione del complesso ebraico di Casale Monferrato, offrendo un generoso contributo alla crescita del patrimonio materiale e immateriale che oggi lo rende unico.

I suoi disegni, sculture, illustrazioni e tessuti, come una costellazione, restituiscono allo spettatore l’identità ebraica con la sua storia, cultura e tradizioni e i colori del mondo si fanno materia per dare forma al parochet che abbellisce la Sinagoga, alle hanukkiot che illuminano il Museo dei Lumi, alle menorot in mostra, alle tavole che raccontano il calendario delle festività, al tavolo del seder e alle tavole dell’haggadah di Pesach.

Intervengono:

Vincenza Maugeri – Direttore del Museo Ebraico di Bologna

Daria Carmi – Curatrice del Museo dei Lumi di Casale Monferrato

Introduce Amedeo Spagnoletto – Direttore del MEIS

Per prenotarti premi qui e compila il modulo

IL LINK PER ACCEDERE VERRÀ INVIATO PRIMA DELL’INIZIO DELL’EVENTO

Nell’immagine a sinistra Emanuele Luzzati (1921-2007), Il Matrimonio, Italia, 1988, tavola, tecnica mista, Museo Ebraico di Bologna e a destra il parochet del complesso ebraico di Casale Monferrato.

Il MEIS assieme al Civico Museo della Risiera di San Sabba-Monumento Nazionale; il Memoriale della Shoah di Milano; la Fondazione Fossoli; la Fondazione Museo della Shoah e il Museo Internazionale della Memoria Ferramonti di Tarsia ha costituito la Rete della Memoria per creare un percorso attraverso i luoghi della memoria italiani rivolto alle scuole.

L’obiettivo è quello di preservare il ricordo, prevenire i crimini contro l’umanità, approfondire i temi legati ai diritti umani e riflettere sui rischi di intolleranza, razzismo e antisemitismo ancora presenti.

Grazie ad un accordo con Trenitalia, le scuole di tutta Italia avranno l’opportunità di raggiungere il MEIS e gli altri luoghi della memoria italiani a prezzi speciali.

Vieni a Ferrara, visita il MEIS e avrai diritto al 60% sul treno

Tutte le scuole di ogni ordine e grado che vengono a visitare il MEIS o uno dei luoghi della Rete della Memoria potranno acquistare il biglietto del treno per raggiungere il museo o memoriale con il 60% di sconto.

L’offerta è valida per gruppi composti da almeno dieci (10) persone, riduzione del 60% sulla tariffa Base adulti esclusivamente sui treni del servizio nazionale Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca in 1^ e in 2^ classe nei livelli di servizio Business, Premium e Standard, con 1 gratuità ogni 12 paganti (massimo 5 gratuità). Sono esclusi il livello di servizio Executive e il servizio salottino.

Ai ragazzi di età inferiore ai 15 anni è riservato uno sconto, rispetto alla tariffa ragazzi, del 30%. In ogni caso, sono fatti salvi i minimi tariffari previsti per ciascuna categoria di treno.

Le emissioni dei biglietti ferroviari saranno effettuate dall’Ufficio Gruppi Trenitalia di Milano e Bologna.

Come fare per usufruire dell’agevolazione di Trenitalia e venire a Ferrara a visitare il MEIS?

Per usufruire della riduzione l’Istituto Scolastico richiedente deve:

1) Contattare il centralino delle prenotazioni del MEIS (da telefono fisso: 848 082 380; da cellulare e dall’estero: +39 06 39967138, attivo il lunedì dalle 9 alle 18.00 e dal martedì al venerdì dalle 9 alle 16.00 ed e-mail: meis@coopculture.it) e fissare la prenotazione al Museo effettuando il pagamento. Riceverà quindi il modulo “Dichiarazione di avvenuta prenotazione” e “Richiesta”.

2) Compilare il modulo con l’indicazione dei dati, sia per il viaggio di andata che per il ritorno, di origine e destinazione del viaggio, data e orario di partenza, numero dei passeggeri con la differenziazione tra adulti e ragazzi (fino ai 15 anni non compiuti), classe o livello di servizio.

3) Inviare il modulo con la Dichiarazione di avvenuta prenotazione e la richiesta via e-mail ad uno degli Uffici Gruppi Trenitalia elencati (UFFICIO GRUPPI RECAPITO MILANO cell. 3387828046; cell. 366 9027950; cell. 3358404391; cell. 3478868722; e-mail ufficiogruppi.mi@trenitalia.it; BOLOGNA cell. 338 5327395; cell. 366 6742294; e-mail ufficiogruppi.bo@trenitalia.it – Gli Uffici Gruppi sono attivi dal lunedì al venerdì con orario 09:00-13:00 e 14:00-16:00 festivi esclusi.), con anticipo di almeno dieci giorni rispetto alla data di partenza del viaggio.

Lo sconto si applica secondo la disponibilità dei posti, treno o livelli di servizio e non è cumulabile con altre diverse tipologie di offerta e/o promozioni, né con altri concomitanti prezzi promozionali eventualmente offerti da Trenitalia sugli stessi prodotti e per le medesime relazioni, ad eccezione della Tariffa ragazzi.

A questo link, tutte le informazioni pratiche per accedere alla scontistica

In allegato trova le informazioni sui musei e i memoriali coinvolti e la circolare del Ministero dell’Istruzione.

Qui il messaggio della Senatrice Liliana Segre agli studenti

Domenica 5 febbraio alle 11.00 sarà possibile seguire in streaming sulla pagina Facebook del MEIS la presentazione del nuovo libro di Anna Foa “Gli ebrei in Italia. I primi 2000 Anni” (Laterza, 2022). Il volume percorre un viaggio lungo due millenni alla scoperta della storia della presenza ebraica in Italia. Un racconto di scontri ed incontri, momenti bui ed altri di dialogo e scambio culturale. Ad episodi noti vengono accostati altri meno conosciuti in un affresco complesso ed affascinante.

Intervengono con l’autrice, l’Architetto Andrea Morpurgo e il Direttore del MEIS Amedeo Spagnoletto

Al libro di Anna Foa è dedicato anche il terzo episodio della nuova rubrica online: I consigli di lettura del MEISHOP.

Ogni mese dal MEISHOP, il bookshop del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, arrivano per voi suggerimenti sui titoli da leggere, sfogliare, amare. Romanzi appassionanti, cataloghi d’arte, saggi storici e filosofici, gustosi volumi per ragazzi ed eterni ragazzi.

Il nuovo episodio con Federica di CoopCulture è già online e lo trovate cliccando qui.

La serie è realizzata in collaborazione con Coopculture, il video è di Maurizio Cinti.

Sono aperte due procedure di selezione per l’assunzione a tempo determinato e parziale di:

n. 1 tecnico manutentore del verde e addetto alle attività di movimentazione e servizi ausiliari del museo

n. 1 tecnico manutentore polivalente degli impianti del museo

Per maggiori informazioni sulle compentenze richieste, sulle attività previste e sulle modalità di partecipazione alla selezione visitare la pagina dedicata ai bandi di concorso in “Amministrazione Trasparente” (visibile selezionando la Sezione 5 – Bandi di concorso presente sulla sinistra).

aggiornamento 14/03/2023: sono stati pubblicati: elenco candidature non valutate, elenco candidature ammesse e non ammesse al colloquio e prova pratica e calendario colloqui e prova pratica relativi al bando tecnico manutentore del verde e addetto alle attività di movimentazione e servizi ausiliari del museo

aggiornamento 05/04/2023: sono stati pubblicati: elenco candidature non valutate, elenco candidature ammesse e non ammesse al colloquio e prova pratica e calendario colloqui relativi al bando tecnico manutentore polivalente

aggiornamento 26/04/2023: è stato pubblicato l’esito della procedura selettiva per titoli e colloquio per assuzione a tempo determinato e parziale di n. 1 unità con profilo di addetto alla manutenzione del verde e alle attività di movimentazione e servizi ausiliari del museo.

In occasione delle commemorazioni del Giorno della Memoria, mercoledì 8 febbraio alle 16.30 il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah e CoopAlleanza 3.0 vi invitano alla proiezione gratuita ospitata al Bookshop del MEIS (via Piangipane 81, Ferrara) de “Il pane della memoria”.

Nel documentario, Elena Servi ci guida alla scoperta della straordinaria comunità ebraica di Pitigliano, la piccola Gerusalemme, di cui è l’ultimo membro rimasto. Un percorso visivo che ricostruisce le tradizioni e i luoghi caratteristici degli ebrei di Pitigliano e intraprende un viaggio nel tempo tra le pieghe della vita prima e dopo la guerra. Le leggi razziali, la persecuzione nazifascista e la deportazione crearono infatti una frattura insanabile che annichilì la comunità.

La proiezione sarà introdotta dal regista Luigi Faccini ed Elena Servi.

Prenotazione obbligatoria. Per prenotare si può chiamare il numero 342-5476621 o scrivere a meis@coopculture.it (attivi da martedì a domenica dalle 10 alle 18).

Martedì 31 gennaio, a pochi giorni dalla ricorrenza del “Giorno della Memoria”, la prima squadra biancazzurra si recherà in visita al MEIS di Ferrara, per commemorare le vittime della Shoah ed approfondire la storia e la cultura ebraica grazie ad una visita guidata tenuta dal direttore del museo Amedeo Spagnoletto.

L’iniziativa vuole suggellare l’inizio di nuova collaborazione avviata da SPAL insieme al MEIS, che prevede lo sviluppo di una serie di attività finalizzate a trasmettere l’importanza ed il valore della memoria storica anche alle generazioni più giovani e della lotta al razzismo e all’antisemitismo negli stadi.

Nel corso delle prossime settimane, infatti, saranno presentate ulteriori iniziative tra il Club ed il museo cittadino che avranno come protagonisti il Settore Giovanile biancazzurro e gli istituti scolastici inseriti nel progetto “Scuola Biancazzurra” edizione 2023-24.

Sono orgoglioso che SPAL prenda parte a questa iniziativa – ha dichiarato il presidente biancazzurro Joe Tacopina – perché, come sottolineato in diverse occasioni, sono convinto che il nostro club debba essere parte integrante della città e delle proprie istituzioni mettendosi al loro fianco in ricorrenze importanti come questa. Credo che sia nostro compito contribuire a mantenere sempre viva la memoria per evitare di ricadere negli atroci errori commessi in passato e il modo migliore per farlo è continuare a parlarne e mantenere viva l’attenzione nelle nostre azioni quotidiane, motivo per cui ci impegneremo insieme al MEIS, ad individuare attività e percorsi didattici da proporre alle nuove generazioni. Voglio ringraziare personalmente il direttore Spagnoletto per averci dato questa opportunità“.

Aggiunge il direttore del MEIS Amedeo Spagnoletto: “Siamo davvero compiaciuti per questa importante iniziativa. Ho imparato in questi anni che tra i cittadini di Ferrara e la SPAL esiste un rapporto di amore viscerale, qualcosa che va oltre il tifo e la militanza. Questo gesto getta le basi per una collaborazione che vedrà impegnate le nostre istituzioni nell’importante compito di estirpare ogni traccia di razzismo e antisemitismo, purtroppo ancora presente sugli spalti di troppi stadi italiani. Lo sport è uno fra i veicoli più persuasivi per trasmettere alle nuove generazioni i valori del rispetto e dell’educazione ed i gesti compiuti dagli atleti, amatissimi dai giovani, costituiscono una sana ispirazione che indirizza comportamenti e opinioni“.

Credit photo: Marco Caselli Nirmal

NLINE EVENT FEBRUARY 2, 2023 – 6.30 pm (CET)

Amedeo Spagnoletto e Sharon Reichel will share curiosities, secrets, and fascinating stories regarding the MEIS temporary exhibition “Under the same sky – The festival of Sukkot”.

The exhibition includes 10 decorative wooden panels on display for the first time, manufactured in the Venetian area for a sukkah (hut) in the later 18th or 19th century, owned by the Abbey of Praglia. They are priceless works of art that survived their temporary nature.

UNDER THE SAME SKY

The exhibition Sotto lo stesso cielo (Under the same Sky) curated by Amedeo Spagnoletto and Sharon Reichel, celebrates Sukkot, the Jewish Festival of the Huts. 
Sukkot is one of the main festivals of the Jewish Calendar: it celebrates the survival of the Jewish people in the desert thanks to help from Heaven. The huts (sukkot, sukkah in the singular) symbolize the precarious nature of life and also the strong bonds with the rhythms of the land, environmental sustainability and the central role of water. The exhibition illustrates the traditional, religious and artistic sides of the festival and to its close link with nature. It is a new path through the Museum, an invitation to young and adult visitors to participate actively interacting with what they see and hear thus enriching the meaning of the exhibition.

EVENTO ONLINE IN LINGUA INGLESE 2 FEBBRAIO 2023 – 18.30 

Amedeo Spagnoletto e Sharon Reichel condivideranno curiosità, segreti e affascinanti storie raccontate nella mostra temporanea del MEIS “Sotto lo stesso cielo. La festa di Sukkot”. 

Al culmine dell’esposizione, vengono presentati per la prima volta dieci pannelli lignei decorati con soggetti biblici, prodotti in area veneziana per una sukkah di fine XVIII o del XIX secolo, di proprietà dell’Abbazia di Praglia: opere d’arte di valore inestimabile sopravvissute alla loro natura effimera.

SOTTO LO STESSO CIELO

La mostra Sotto lo stesso cielo, curata da Amedeo Spagnoletto e Sharon Reichel, è dedicata a Sukkot, la festa ebraica delle capanne. Sukkot è una delle principali ricorrenze del calendario ebraico: celebra la sopravvivenza degli ebrei nel deserto grazie alla provvidenza del Cielo e la precarietà della vita – rappresentata dalle capanne che costruirono (la sukkah) –, ma anche il forte legame con i ritmi della terra, la sostenibilità ambientale e la centralità dell’acqua. L’esposizione è dedicata agli aspetti religiosi, tradizionali, artistici e alla stretta connessione con la natura: un percorso originale che invita i visitatori, adulti e bambini, a partecipare attivamente, interagendo con ciò che vedono e ascoltano e contribuendo così all’arricchimento dei significati della mostra.

If you would like to attend the Zoom meeting, please click here and fill the form

Per iscriversi e ricevere il link di Zoom puoi iscriverti cliccando qui e compilando il modulo

24 gennaio – Le scuole incontrano le sorelle Bucci

Martedì 24 gennaio alle 10.00, presso il Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara si terrà l’incontro riservato agli studenti delle scuole secondarie “Il sorriso strappato. Bambini nella bufera” che verrà trasmesso in streaming e reso disponibile a tutte le scuole d’Italia.

Intervengono Tatiana e Andra Bucci, deportate da bambine ad Auschwitz e miracolosamente sopravvissute, che condivideranno la loro testimonianza ripercorrendo le tappe della loro vita prima e dopo la Shoah. Ad intervenire con loro, Bruno Maida, professore di Storia all’Università di Torino, e Silvia Cutrera, esperta di Shoah e disabilità. Si farà un focus particolare anche sulla storia della clinica di Kaufbeuren, l’eutanasia selvaggia e la terribile vicenda di Ernst Lossa, ucciso da due iniezioni letali. L’evento è realizzato in collaborazione con l’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

L’evento è riservato ai soli studenti che si sono iscritti. Sarà possibile vedere la registrazione a partire dal 25 gennaio sulla pagina Youtube del MEIS.

(Si ringrazia Tatiana Bucci per la foto che la ritrae con la sorella Andra e il cugino Sergio De Simone ucciso durante la Shoah)

******

26 gennaio – Presentazione del volume “Gli italiani ad Auschwitz (1943-1945)” con Laura Fontana

Giovedì 26 gennaio alle 16.30 verrà presentato al bookshop del MEIS il libro di Laura Fontana “Gli italiani ad Auschwitz (1943-1945)” (edito dal Museo Statale di Auschwitz-Birkenau, Oświęcim, 2021), frutto di anni di ricerche negli archivi italiani ed europei.

Discutono con l’autrice, Marta Baiardi (Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea), Michela Zanon (Coopculture) e Giorgio Rizzoni (Isco e Liceo Roiti). L’evento è indirizzato in particolar modo ai docenti di ogni ordine e grado e prevederà la consegna di un attestato di partecipazione. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Coopculture e Isco.


Per prenotare si può chiamare il numero 342-5476621 o scrivere a meis@coopculture.it (attivi da martedì a domenica dalle 10 alle 18). 

LAURA FONTANA

Storica della Shoah ed esperta di didattica, è impegnata da molti anni in attività di insegnamento e formazione per docenti italiani ed europei. È autrice di numerosi saggi in italiano, inglese e francese, tradotti anche in ebraico, ha curato la pubblicazione di volumi collettivi e numeri speciali di riviste accademiche, tra cui due numeri monografici della Revue d’histoire de la Shoah co-diretti con Georges Bensoussan sulla persecuzione degli ebrei italiani (L’Italie et la Shoah. (vol. I) Le fascisme et les Juifs, n. 204, Paris, Mémorial de la Shoah, 2016, e L’Italie et la Shoah. (Vol. II) Représentations, mémoires, politiques in «Revue d’histoire de la Shoah», n.205, Paris, Mémorial de la Shoah, 2017).

******

24 gennaio – Convegno “Il fascismo e le leggi razziali”

Nella storia italiana contemporanea, l’esilio ha rappresentato una costante, segnando i destini di uomini e donne e dell’intera società nazionale. Le tensioni politiche e sociali, dai moti risorgimentali sino alla dittatura fascista, hanno creato le condizioni per una crescente necessità da parte di intellettuali, personalità politiche e, talora, semplici militanti, di abbandonare la madrepatria, continuando all’estero le proprie battaglie di libertà.

A questo tema cruciale ed attuale è dedicato il ciclo di incontri, che hanno anche il valore di corso di formazione e aggiornamento, realizzati dall’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, dal MEIS e dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara.

Il progetto – coordinato da Pietro Pinna (ISCO) – è iniziato il 3 novembre, si concluderà il 18 aprile 2023 e vede la realizzazione di nove convegni aperti a studiosi, studenti e a tutti gli interessati, ospitati nelle sedi del MEIS, ISCO e Unife

A succedersi saranno numerosi storici e docenti provenienti da prestigiose università italiane e internazionali.

24 gennaio –  ore 17-19 Palazzo Bevilacqua Costabili, sede del Dipartimento di Economia e Management di UNIFE, via Voltapaletto, 11 Ferrara

 “Il fascismo e le leggi razziali. Sguardi incrociati tra comunità ebraiche di Francia e Italia” con Andrea Baravelli (UNIFE) e Jérémy Guédj (Université Côte d’Azur).
Per info sull’incontro del 24 gennaio: istitutostoria.ferrara@gmail.com 

******

27 gennaio – Cortometraggi al MEIS

In occasione del Giorno della Memoria 2023, al Bookshop del MEIS (via Piangipane, 81, Ferrara) verranno trasmessi venerdì 27 gennaio a partire dalle 10.30 una serie di cortometraggi realizzati dagli studenti del Dipartimento di Comunicazione Visiva dell’HIT-Holon Institute of Technology, in collaborazione con lo Yad Vashem- The World Holocaust Remembrance Center.

Con tecniche diverse, narrazioni lente e inesorabili o veloci e incalzanti, in pochissimi minuti i cortometraggi raccontano le storie di vite strappate via dalla Shoah o salvatesi fortunosamente dopo infinite sofferenze e peripezie.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione con l’Ambasciata d’Israele in Italia.

******

8 febbraio – Proiezione del “Pane della Memoria”

In occasione delle commemorazioni del Giorno della Memoria, mercoledì 8 febbraio alle 16.30 il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah e CoopAlleanza 3.0 vi invitano alla proiezione gratuita ospitata al Bookshop del MEIS (via Piangipane 81, Ferrara) de “Il pane della memoria”.

Nel documentario, Elena Servi ci guida alla scoperta della straordinaria comunità ebraica di Pitigliano, la piccola Gerusalemme, di cui è l’ultimo membro rimasto. Un percorso visivo che ricostruisce le tradizioni e i luoghi caratteristici degli ebrei di Pitigliano e intraprende un viaggio nel tempo tra le pieghe della vita prima e dopo la guerra. Le leggi razziali, la persecuzione nazifascista e la deportazione crearono infatti una frattura insanabile che annichilì la comunità.

La proiezione sarà introdotta dal regista Luigi Faccini e la produttrice Marina Piperno.

Prenotazione obbligatoria. Per prenotare si può chiamare il numero 342-5476621 o scrivere a meis@coopculture.it (attivi da martedì a domenica dalle 10 alle 18).

Proseguono le iniziative di #ITALIAEBRAICA, il progetto che riunisce i musei ebraici italiani.

La nuova serie di incontri online (sulla piattaforma Zoom), giunta ormai alla terza edizione, ruota attorno alle affascinanti storie degli oggetti custoditi nelle collezioni dei musei. Ricordi di famiglia, testimonianze delle comunità ebraiche italiane, usi e costumi si intrecceranno assieme: a fare da fil rouge la frase del Cantico dei Cantici “Amico mio custodisco per te il nuovo e l’antico” (Cant. 7:14).


Il secondo appuntamento, previsto online su Zoom giovedì 12 gennaio alle 18.00, vedrà come protagonisti il Museo Ebraico di Lecce e il Museo della Comunità Ebraica di Trieste Carlo e Vera Wagner. Partendo da Sud a Nord, intraprenderemo un affascinante percorso nel tempo e nello spazio: da Lecce a Trieste si racconteranno gli ebrei di Corfù, viaggiatori, poeti e commercianti.
Al centro della conversazione, i viaggi marittimi di ebrei che si spostavano costantemente tra la Puglia e Corfù nel corso del Medioevo e che dall’isola si trasferirono a Trieste alla fine del XIX secolo. Tra loro parlavano il pugghisu, un’antica giudeo-lingua salentino-corfiota rimasta nell’uso della comunità triestina fino a poche generazioni or sono. Si scopriranno infine le vicende della Trieste ebraica, crocevia di vite e storie. Porto di mare fisico e metaforico, luogo di fortuna e povertà.

Intervengono:

Ariel Haddad – Direttore del Museo della Comunità Ebraica di Trieste Carlo e Vera Wagner

Fabrizio Lelli – Direttore del Museo Ebraico di Lecce

Introduce Amedeo Spagnoletto – Direttore del MEIS

Per prenotarti clicca qui

IL LINK PER ACCEDERE VERRÀ INVIATO PRIMA DELL’INIZIO DELL’EVENTO

Nell’immagine a sinistra “Gli arbaà minim di Sukkot. Machazor secondo il minhag di Corfù”(Corfù, XVII secolo), Ms. 8236, Biblioteca del Jewish Theological Seminary, New York, a destra la Lampada di Chanukkà a muro in bronzo, appartenente alla famiglia Mustachi e risalente alla fine del Settecento, (Proprietà privata, Trieste – foto Marino Ierman).

Il MEIS vi invita ad un viaggio esclusivo alla scoperta dei luoghi e della cucina ebraica.

Un itinerario inedito per visitare le meraviglie d’Italia sotto una nuova prospettiva. La prima tappa è la Toscana ebraica: un percorso che toccherà Firenze, Monte San Savino, Pitigliano e Siena.

PROGRAMMA

MERCOLEDÌ 29 MARZO 2023

10.30: Punto di ritrovo presso l’albergo di Firenze

12.00-13.30: Visita alla Sinagoga e al Museo Ebraico di Firenze

13.30-14.30: Pranzo al ristorante kasher con menù tradizionale

15.00-16.30: Visita al quartiere ebraico, agli Oratori di Via delle Oche e al Tabernacolo della Vergine

16.45-18.45: Visita libera alla città

19.30 – Cena in un ristorante kasher con assaggi di piatti della cucina ebraica italiana

21.00 – Incontro/conferenza Gli ebrei e la Firenze dei Medici

GIOVEDÌ 30 MARZO 2023

9.00: Partenza con l’autobus per Monte San Savino

10.30-12.00: Visita al Borgo del ghetto, all’ex Sinagoga e al banco dei pegni

12.00-13.30: Trasferimento a Pitigliano

14.00-14.50: Pranzo al sacco a Pitigliano, degustazione dei famosi sfratti e del vino

15.00 – 17.00: Visita alla piccola Gerusalemme

17.15: Trasferimento a Siena

20.00: Cena presso ristorante kasher

21.00: Conferenza Siena, Pitigliano e Monte San Savino nella bufera dei “Viva Maria”

22.30: Rientro a Siena e sistemazione in albergo

VENERDÌ 31 MARZO 2023

9.00-10.30: Visita alla città di Siena

10.30-12.00: Visita al quartiere ebraico, alla Sinagoga e al Museo Ebraico di Siena

12.00-13.00: Pranzo al sacco kasher e rientro a Firenze in autobus

INFORMAZIONI UTILI

Costo a persona: € 460 in doppia; € 530 in singola

La quota comprende pernottamento in hotel a tre stelle a Firenze e a Siena con prima colazione e tassa di soggiorno incluse; guide specializzate per i percorsi ebraici in programma; pasti; bus privato da Firenze; assicurazione annullamento Covid; costi di agenzia. Kit di Benvenuto offerto dal MEIS.

Al momento dell’iscrizione occorre versare un acconto di €150 a persona e saldo entro fine febbraio 2023.

Il viaggio sarà confermato al raggiungimento di 20 partecipanti.

Per informazioni ulteriori scrivi a: corsi@meisweb.it 

Iscrizione entro il 25.01.2023

Il 21 dicembre alle 18.00 i festeggiamenti per Hanukkah proseguono con un concerto ospitato al MEISHOP, il Bookshop del MEIS (via Piangipane, 81, Ferrara) e patrocinato dal Comune di Ferrara: l’Alma Brothers Band porterà la sua energia con un repertorio di musica pop internazionale e canzoni tradizionali della festa rivisitate. Sarà questa l’occasione per accendere assieme la Hanukkiah e assaggiare i gustosi bomboloni fritti.

Il biglietto del concerto costa 4 euro (3 euro il ridotto) e prevede anche l’ingresso a partire dalle 17.00 alla mostra temporanea “Sotto lo stesso cielo” con la visita guidata a cura del Direttore del MEIS Amedeo Spagnoletto

Prenotazione consigliata. Per prenotare il concerto si può chiamare il numero 342-5476621 o scrivere a meis@coopculture.it (attivi da martedì a domenica dalle 10 alle 18). I posti sono limitati!

ALMA BROTHERS BAND

Il progetto Alma Brothers nasce nel 2020 come band live per cerimonie e matrimoni, con particolare attenzione alle suggestioni dal mondo ebraico e mediorientale.

Ai frontmen David Mouhadab e Lorenzo Bianchi (rispettivamente voce e chitarra) si unisce presto un collettivo di musicisti noti al panorama fiorentino della musica jazz e fusion: Luca Giachi (basso), Michele Andriola (batteria), Leonardo Beltramini (sax) e Andrea Di Primo (tastiera).

Il repertorio traccia un percorso cosmopolita, teso a riunire sonorità tradizionali e moderne dalla world music al pop al rock; un viaggio musicale che attraverso melodie composte nell’arco di tutto l’ultimo Secolo si esprime e si espande con canzoni in inglese, ebraico, francese ed arabo.

Mercoledì 14 dicembre alle ore 17.00 presso l’istituto di Storia Contemporanea, vicolo S. Spirito, 11, Il prof. Renato Camurri, ordinario di Storia Contemporanea dell’Università di Verona, interverrà sul tema Le migrazioni intellettuali antifasciste,terzo appuntamento del ciclo di conferenze L’esilio nella storia d’Italia: esuli ebrei e non ebrei posto in essere da MEIS, ISCO e Università di Ferrara – Dipartimento di Scienze Umane.  

Il ciclo di conferenze intende ripercorrere, attraverso la ricostruzione delle vicende di esuli italiani ebrei e non ebrei, la storia dell’esilio tra Otto e Novecento, analizzando le sue implicazioni storico-politiche, il ruolo degli intellettuali, le specificità dell’esilio ebraico e le questioni di genere, con la convinzione che l’esilio rappresenti una categoria storiografica degna di un’attenzione specifica.

Il prof. Renato Camurri da diverso tempo studia il fenomeno dell’esilio intellettuale e politico dall’Europa verso gli Stati Uniti tra le due guerre e dell’antifascismo in una prospettiva transnazionale. È tra i fondatori e coordinatori dell’annuale “Gaetano Salvemini Colloquium in Italian History and Culture”, Harvard University. Dirige presso l’Università di Verona il  “Center for European Studies”. Ha fondato e dirige presso l’editore Donzelli la collana “Italiani dall’esilio”.

Tra i lavori dedicati a questi ambiti di ricerca ricordiamo i volumi: Gaetano Salvemini. Lettere americane. 1929-1949; Pensare la libertà. I quaderni di Antonio Giuriolo e in particolare segnaliamo il volume Max Ascoli. Antifascista, intellettuale, giornalista, l’ebreo ferrarese che scelse la via dell’esilio nel 1937. Il volume che riporta gli atti del convegno coordinato dal prof. Camurri, dedicato a Max Ascoli che si è svolto a Ferrara nel 2011, sarà distribuito ai partecipanti alla conferenza.

Tornano le iniziative di #ITALIAEBRAICA, il progetto che riunisce i musei ebraici italiani. La nuova serie di incontri online (sulla piattaforma Zoom), giunta ormai alla terza edizione, ruoterà attorno alle affascinanti storie degli oggetti custoditi nelle collezioni dei musei. Ricordi di famiglia, testimonianze delle comunità ebraiche italiane, usi e costumi si intrecceranno assieme: a fare da fil rouge la frase del Cantico dei Cantici “Amico mio custodisco per te il nuovo e l’antico” (Cant. 7:14).


Il primo appuntamento, previsto online su Zoom giovedì 15 dicembre alle 18.30, vedrà come protagonisti il Museo Ebraico di Firenze e il MEIS. Al centro, le vicende di due libri molto particolari. Il libro è infatti da sempre uno degli elementi più simbolici dell’identità ebraica, sia che venga utilizzato in famiglia all’interno delle mura domestiche o in un contesto pubblico come quello della sinagoga.

Fin da quando è stato inaugurato nel 1882, il Tempio Maggiore di Firenze ha avuto un libro – ad uso del chazzan –  di grande formato, per i Yamim Noraim, i giorni “severi” di Rosh Hashanah, il Capodanno ebraico, e il digiuno di Kippur. Il volume tutto manoscritto ha una legatura in argento imponente. Purtroppo, un altro tomo che si usava per la funzione del Sabato è stato forse rubato negli anni Ottanta. 

Ripercorreremo insieme le alterne vicende e conosceremo da vicino il prezioso libro superstite.


Ci si sposterà poi a Ferrara alla scoperta di un elegantissimo libro ricevuto dal MEIS in comodato d’uso dalla famiglia Bonfiglioli ed esposto nel percorso permanente “Ebrei, una storia italiana”. Il testo di preghiere ha una legatura in filigrana d’argento, una tecnica del tutto inconsueta pur nella ampia e attestata tradizione italiana di abbellire i volumi con coperte di materiale prezioso sbalzato. I piatti portano in effige lo stemma delle famiglie per cui venne realizzato. Scopriremo assieme i segreti del suo contenuto, avanzeremo ipotesi sulla sua provenienza e sulla sua datazione e andremo sulle tracce delle preziose note manoscritte che i proprietari hanno aggiunto con devozione.

Intervengono:

Dora Liscia Bemporad – Direttore del Museo Ebraico di Firenze

Amedeo Spagnoletto – Direttore del MEIS

Modera: Annie Sacerdoti, tra le massime esperte del patrimonio culturale ebraico italiano

Per prenotarti clicca qui e compila il modulo

IL LINK PER ACCEDERE VERRÀ INVIATO PRIMA DELL’INIZIO DELL’EVENTO