Ebrei italiani sfuggiti alla Shoah 1943-45. Le loro storie a Unife
In occasione del Giorno della Memoria, Unife, in collaborazione con il Meis, l’Istituto di storia contemporanea e con la Comunità ebraica di Ferrara, promuove
la presentazione di “Salvarsi. Gli ebrei d’Italia sfuggiti alla Shoah. 1943-1945” (Giulio Einaudi Editore, 2017), l’ultimo lavoro della storica italiana della Shoah Liliana Picciotto (autrice de “Il libro della memoria”), basato su una ricerca della Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea. L’evento si tiene dalle 15.30 di oggi nell’aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza di Ferrara (corso Ercole I d’Este 37), dove aprirà il focus sul tema “Il ritorno degli ebrei italiani sopravvissuti ai campi di sterminio e alla clandestinità”. Presiede e introduce il professor Baldassare Pastore, giurista di Unife; discute con l’autrice la direttrice del Meis, Simonetta Della Seta.
A seguire, alle 17.30, il Ctu (Centro teatro universitario) presenta “Lahazar/Ritornare”, lettura scenica progettata e diretta da Daniele Seragnoli. Prendendo spunto da testi e testimonianze di Elsa Morante, Roberto Riccardi, Liana Millu, Shlomo Venezia, Primo Levi, Agata Herskovitz, Franco Schönheit, Dora Venezia e Liliana Segre, l’evento propone un’intensa riflessione sul tema del ritorno a casa e del difficile reinserimento nella vita quotidiana da parte degli ebrei italiani sopravvissuti ai campi di sterminio. Pensieri e immagini, fotogrammi della memoria, frasi tra ieri e oggi, in un montaggio senza uno spazio e un tempo apparenti, o “racconti del malessere” come definiva oltre 50 anni fa Alfonso Gatto le parole dei salvati dai campi di prigionia. Danno voce ai racconti Alessandro Tagliati, Flavia Tisato, Alessandra Tracchi e Mara Vincenzi.