#ITALIAEBRAICA
EDIZIONE 2023-24
IL CICLO DELLA VITA
Il settimo e ultimo incontro della stagione, ha visto come protagonisti l’Israel Museum di Gerusalemme e il Museo d’Arte Ebraica Italiana U. Nahon di Gerusalemme. Nel loro intervento si è parlato del ciclo della vita ebraica e dei suoi primi riti passaggi raccontati attraverso volumi e oggetti antichi: la milah, la circoncisione a otto giorni dalla nascita, e il Bar Mitzvah, la maggiorità religiosa che segna a 13 anni l’ingresso nell’età adulta. L’Israel Museum ha presentato il servizio di Angelo Mordechai Shemuel Modigliani, circoncisore romano della fine del ‘700. Attraverso lo studio del libretto e dell’intero servizio di Modigliani, finora inediti, si è ricostruita la storia di questo personaggio, ancora sconosciuto, inserendolo nel contesto storico-culturale dell’Italia Ebraica a cavallo fra il Settecento e l’Ottocento. Si prosegue poi, grazie al Museo Nahon, ad ammirare un volume avvolto ancora nel mistero. Si tratta di un Sefer Hamaftir del 1704 che racchiude le Haftarot, i brani tratti dai Profeti che si leggono ogni sabato dopo la porzione della Torah. L’ipotesi è che questo libro sia stato un dono destinato ad un ragazzo che celebrava il Bar Mitzvah.
Interventi: Anna Nizza-Caplan e Gioia Perugia – Associate Curator e Collection Manager Jack, Joseph and Morton Mandel Wing for Jewish Art and Life del The Israel Museum, Gerusalemme Daniel Niv – Direttore del Museo d’Arte Ebraica Italiana U. Nahon, Gerusalemme
RACCONTI DI DONNE
Il sesto incontro online di #ITALIAEBRAICA vede come protagonisti il Museo Ebraico di Roma e il Museo Ebraico di Bologna che ci raccontano due storie al femminile tra passato e presente. Interventi di Olga Melasecchi, Direttrice del Museo Ebraico di Roma e Francesca Panozzo, Responsabile della Didattica del Museo Ebraico di Bologna.
RAPPORTI CON IL POTERE
Il quinto incontro online di #ITALIAEBRAICA vede come protagonisti la Comunità Ebraica di Casale Monferrato e la Comunità Ebraica di Siena (sezione di Firenze). Al centro degli interventi, le fonti d’archivio che raccontano il rapporto tra gli ebrei e le figure che all’epoca detenevano il potere. Interventi di: Chiara Pilocane, Direttrice dell’Archivio Terracini di Torino e Davide Mano, Ricercatore presso il Centre de recherches historiques, Paris.
LITURGIE IN VIAGGIO
Nel quarto incontro di #ITALIAEBRAICA i protagonisti sono il Piemonte ebraico e il Museo Ebraico Fausto Levi di Soragna. Al centro dell’evento, il tema del viaggio degli ebrei italiani che, spostandosi di luogo in luogo, portarono con sé e custodirono la tradizione liturgica del Paese di origine. Radicandosi nelle città di approdo, le preghiere ebraiche rivelano quindi una storia stratificata di famiglie, trasferimenti e incontri. Interventi di: Baruch Lampronti (Commissione Beni Culturali Comunità Ebraica di Torino) e Roberta Tonnarelli (Conservatrice del Museo Ebraico Fausto Levi di Soragna-Parma).
TRA MUSICA E TEATRO
Il terzo incontro di #ITALIAEBRAICA, il progetto online che riunisce i musei ebraici italiani, si è tenuto giovedì 15 febbraio alle 17.30, e ha visto come protagonisti il Museo della Padova Ebraica e il Museo della Comunità Ebraica di Trieste Carlo e Vera Wagner. Al centro della narrazione il rapporto tra arte musicale e teatrale ed ebraismo, documentato anche da volumi, testi e spartiti. Si è partiti da Padova con un Harmonium del 1855: si tratta di un pezzo unico nel suo genere, costruito appositamente per propugnare un’ideale, quello del suono “espressivo” attraverso il sistema fonocromico. Ma in quali occasioni e con quali melodie veniva utilizzato in sinagoga? Ci si è spostati poi a Trieste per ricostruire una figura poliedrica che spiccò nella comunità ebraica locale: Ytzchaq Guetta. L’affascinante storia di un coltissimo imprenditore dell’800 la cui sensibilità filantropica toccò anche l’attività teatrale triestina, e che produsse quattro volumi di commenti talmudici. Relatori: Adolfo Locci – Rabbino capo della Comunità ebraica di Padova Ariel Haddad – Coordinatore del Museo della Comunità Ebraica di Trieste Carlo e Vera Wagner
STORIE DEGLI ARCHIVI DELLE COMUNITÀ EBRAICHE
Il secondo incontro online di #ITALIAEBRAICA che si è tenuto martedì 16 gennaio alle 18.30 ha visto come protagonisti la Comunità Ebraica di Firenze e il MEIS che condivideranno affascinanti storie comunitarie a partire dai documenti manoscritti. Sono intervenuti Gadi Piperno, Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Firenze e Antonio Giulio Spagnuolo, Co-curatore del MEIS e ha introdotto e moderato Amedeo Spagnoletto, Direttore del MEIS.
RACCONTARSI TRA LE PAGINE
Torna per il quarto anno #ITALIAEBRAICA, il progetto online che riunisce i musei ebraici italiani e che ha visto la partecipazione di migliaia di persone. L’edizione di quest’anno sarà dedicata ai libri: condivideremo con voi storie e aneddoti sulle collezioni, i luoghi e la fattura stessa dei volumi, ma approfondiremo anche i temi che emergeranno sfogliando le pagine o leggendo le pergamene. Il primo incontro online vede come protagonisti il Museo Ebraico di Lecce e il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah-MEIS. Con il Museo Ebraico di Lecce si viaggerà tra le più importanti biblioteche del mondo, e in particolare presso la Biblioteca Nazionale Austriaca, per ritrovare le testimonianze manoscritte ebraiche medievali relative al territorio salentino. Si tratta di testi composti o transitati dalla regione adriatica e giunti a Vienna in gran parte via Venezia. L’identificazione delle opere contenute nei manoscritti viennesi consente di comprendere al meglio le dinamiche intellettuali dell’ebraismo pugliese nel XV secolo e la circolazione libraria di materiali ebraici conseguente a fenomeni migratori causati da vari fattori. Si volta pagina con il nuovo acquisto del MEIS: alcuni tomi della grande opera “Ceremonies et coutumes religieuses de tous les peuples du monde”, pubblicato a Parigi a partire dal 1723 da Jean-Frédéric Bernard e con le incisioni di Bernard Picart. I volumi contengono le celeberrime stampe che illustrano riti e momenti di vita ebraica. Le immagini saranno presentate mettendo in luce quanto di inedito e curioso offrono per la ricostruzione del modo di compiere i precetti. Sono intervenuti: Fabrizio Lelli – Direttore del Museo Ebraico di Lecce Amedeo Spagnoletto – Direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah-MEIS