
Concerto di Hanukkah con Raiz e i Radicanto

Mercoledì 17 dicembre alle 19, il MEIS in collaborazione con il Museo Ebraico di Bologna vi invita al tradizionale concerto di Hanukkah, la festa ebraica delle luci.
Ad esibirsi nel Bookshop del MEIS (via Piangipane 81, Ferrara), degli ospiti di eccezione: Raiz & Radicanto.
I Radicanto, finalisti del Premio Tenco e nella Top Ten della World Music Chart of Europe, suoneranno con Raiz, storica voce degli Almamegretta, e tra gli indimenticabili protagonisti della celebre serie tv Rai “Mare Fuori”. Un sodalizio che nasce dal percorso di ricerca e rielaborazione della musica tradizionale del Mediterraneo come una realtà senza frontiere.
Il loro progetto si intitola “Neshama” (anima, in ebraico) ed è potente e raffinato al tempo stesso; l’universo sonoro della voce di Raiz si intreccia ai ritmi cadenzati e agli echi delle corde dei Radicanto.
Prima del concerto si brinderà insieme per celebrare insieme il periodo delle festività e verrà inaugurato l’allestimento in biglietteria delle opere d’arte di Alysson Feit.
Il concerto è gratuito, i posti sono limitati. Per prenotare chiama il numero 342 5476621 (attivo da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00) o scrivi a eventi.meis@orologionetwork.it.
Raiz & Radicanto – Neshama
Neshama è un omaggio alla musica e ai testi paraliturgici della tradizione degli ebrei di origine spagnola. Dopo l’approdo nella Penisola iberica, conseguente alla distruzione di Gerusalemme da parte romana nel 70 e.v., e dopo 1400 anni di permanenza, gli ebrei ebrei sefarditi (da “Sefarad”, che in ebraico significa appunto “Spagna”) furono espulsi da Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, disperdendosi in Nord Africa, Italia, Grecia e Turchia e mantenendo un legame fortissimo, linguistico e culturale, con la ‘seconda madrepatria’.
Nella storia della comunità sefardita spiccano grandi filosofi e maestri come Moshe ben Maimon (Maimonide), conosciuto presso i musulmani con il suo nome arabo “Musa ibn Mimun”, Shelomo ibn Gabirol, Ibn Ezra, tutti autori di poemi paraliturgici detti “piyutim”, che sono stati diversamente musicati nei secoli dai fedeli, ora con melodie originali, ora adattandone le parole a melodie già esistenti, e che spesso sono sopravvissute nel tempo soltanto nelle slà (“sinagoga” in giudeo-arabo).
Nonostante sia un progetto dal profilo identitario, Neshama ben si sposa col concetto di musica spuria a cui Raiz & Radicanto ci hanno abituato: essendo l’identità culturale degli ebrei sefarditi estremamente composita e varia (ebraico, arabo, spagnolo; melodie che attraversano il Mediterraneo dall’Andalusia alla Grecia passando per il Sud Italia fino al Levante), il gruppo ha inteso celebrarla come campione non di purezza ma di consapevole tolleranza e coesistenza.
“Neshama” è per certi versi la ‘soul music’ del Mediterraneo, che spesso ha in comune con quella degli afroamericani i testi tratti dal Libro dei Salmi e, soprattutto, una religiosità che fa leva su giustizia, equità e difesa dei più deboli.
Altri contenuti

Patrimoni invisibili: come la trasformazione digitale può ampliare l’accesso alle collezioni”: incontro pubblico a Ferrara

26 novembre, evento online

11 novembre, presentazione del volume di Brunori

12 novembre, conferenza su Chagall


