Antisemitismo, a Ferrara il summit mondiale
NELL’ANNO della presidenza italiana, è in corso a Ferrara l’assemblea plenaria dell’Ihra, International holocaust remembrance alliance, alleanza intergovernativa (coinvolge quarantaquattro Paesi), nata intorno alla memoria della Shoah. L’appuntamento ferrarese – con delegati da 31 Paesi del mondo – segue la plenaria romana dello scorso maggio. Lunedì, grazie al museo nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah, una parte dei delegati della International holocaust remembrance alliance sono stati impegnati a Fossoli e Carpi, per una sessione speciale dei due gruppi di lavoro dedicati a memoriali e musei e ai siti a rischio. Guidati dal direttore del Meis Simonetta della Seta e da Marzia Luppi, direttrice della Fondazione Fossoli, i delegati dell’organizzazione intergovernativa in città fino a domani per la seconda riunione plenaria della presidenza italiana, hanno visitato il Campo di Fossoli, prova del coinvolgimento e delle responsabilità italiane nella deportazione, per poi procedere verso Carpi con una visita al museo monumento al Deportato politico e razziale nei lager nazisti e una sessione di lavoro organizzata nei locali dell’ex sinagoga cittadina.
LA PLENARIA ha portato nella nostra città circa 250 rappresentanti delle massime istituzioni dei trentuno Paesi membri e delle organizzazioni internazionali che fanno parte della rete, dalle Nazioni Unite all’Unesco, dall’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa all’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali, Consiglio Europeo, e Claims Conference. I lavori sono stati aperti ufficialmente ieri con la registrazione dei delegati e con le sessione di studi che continueranno fino al tardo pomeriggio di domani, giornata che concluderà i lavori con una riunione plenaria in cui si confronteranno tutti i capi delegazione. Tra i temi antisemitismo, razzismo, genocidi e crimini contro l’umanità.
Partecipano 250 delegati provenienti da 31 Paesi
Nelle sessioni plenarie vengono assunte deliberazioni sul fronte della diplomazia, dell’educazione, del ricordo e dello studio dell’Olocausto, per contrastare il ritorno dell’antisemitismo e del razzismo. Alla tre giorni di lavori a Ferrara partecipano circa 250 delegati, nominati dai rispettivi governi e provenienti da 31 Paesi. I lavori si tengono nelle sale storiche messe a disposizione dal Comune di Ferrara. I lavori sono stati preceduti dalla visita del gruppo di lavoro “Musei e Memoriali” al campo di concentramento di Fossoli e al Museo Monumento al Deportato di Carpi.