Al Meis le musiche di Salomone Rossi, la voce del Rinascimento musicale ebraico
Giovedì 6 giugno, alle 18.30, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah e il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara presentano il concerto “Salomone Rossi: la voce del Rinascimento musicale ebraico (1570-1630)”, dedicato al primo musicista ebreo che ricoprì un ruolo rilevante nella storia della musica occidentale.
L’evento, a ingresso gratuito, è in programma nel Giardino delle Domande del Museo, in via Piangipane 81, a Ferrara.
Rossi nacque a Mantova nel 1570 circa in una famiglia della vasta comunità ebraica mantovana (oltre duemila persone a fine Cinquecento), protetta dai Gonzaga. Con la famiglia dominante ebbe rapporti intensi e duraturi, particolarmente sotto il duca Vincenzo I. Sul fronte della musica strumentale, diresse i due ensemble attivi a corte. Formò, inoltre, un duo, conosciuto anche nelle altre corti dell’epoca, con il cantante, danzatore e violinista ebreo Isaac Massarano.
Celeberrimo ai suoi tempi, lasciò un’impronta personale nella produzione strumentale, perché fu tra i pionieri della tecnica della variazione e della Sonata a tre. Tenne una delle prime scuole violinistiche e introdusse nella salmodia ebraica lo stile polifonico del madrigale. Consapevole dell’importanza della pratica esecutiva del madrigale accompagnato, Salomone Rossi fu il primo a dare alle stampe un libro sull’argomento (Il primo libro de madrigali… con alcuni di detti madrigali nel chittarrone, a cinque voci, 1600).
A eseguire al Meis le musiche di Rossi – sonate, madrigaletti e canzonette –, l’Ensemble rinascimentale del Conservatorio di Ferrara, composto dai soprani Alice Fraccari, Maura Marongiu e Naoko Tanigaki, dal tenore Giovanni Biswas, dal basso Niccolò Roda, da Gianni Lazzari e Laura Pontecorvo ai flauti traversi rinascimentali, da Luca Piccini alla viola da gamba e dalla clavicembalista Marina Scaioli.