Nuova palazzina con auditorium e ristorante kosher.

di Alessandra Mura

Da luogo di prigionia a luogo di libertà, da cantiere a museo. Dopo i suoi primi quattro anni di vita, il Meis ha compiuto grandi progressi e ha ancora molta storia da scrivere: culturale ed edilizia.I primi due piani ristrutturati, la fisionomia dell’ex carcere di via Piangipane ormai irriconoscibile, la grande mostra inaugurale del 2017 alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la seconda grande esposizione, un fitto programma di eventi culturali, la promozione all’estero che ha fatto conoscere il Museo ferrarese dell’ebraismo e della Shoah nel mondo.

Il nuovo cda

Fin qui, il cammino compiuto dal 2016 a ora, ha riassunto ieri il neoconfermato presidente Dario Disegni nel presentare il nuovo consiglio di amministrazione. A suo fianco continueranno a esserci Massimo Mezzetti, assessore regionale alla Cultura uscente e Daniele Ravenna, direttore generale del Ministero Beni Culturali (Mibac); di fresca nomina invece Gloria Arbib, già segretario generale dell’Unione delle Comunità Ebraiche che subentra all’ex presidente Ucei Renzo Grattegna; e Giovanni Franco Pernisa che succede all’ex assessore comunale alla Cultura Massimo Maisto. Componente della comunità ebraica ferrarese, Pernisa è espressione dell’amministrazione municipale, pur non essendo membro di Giunta. Se questi quattro anni sono stati impegnativi – ha proseguito Disegni dopo una breve introduzione da parte della direttrice del Meis Simonetta Della Seta e alla presenza del questore Pallini, del prefetto Campanaro, dell’assessore Gulinelli, del rabbino Caro e della direttrice dell’istituto di storia contemporanea Anna Quarzi – non meno importanti sono le sfide che attendono il nuovo cda per i prossimi quattro anni. A cominciare dal completamento del museo e proseguire con il suo sostentamento futuro.

I lavori

Terminata la ristrutturazione dell’ex carcere, è in corso di realizzazione il secondo lotto, che prevede la costruzione della prima delle cinque palazzine previste, una per ogni libro della Torah. L’edificio in corso di realizzazione si affaccerà dunque su via Rampari San Paolo, dove sarà collocato il futuro ingresso del museo e dove troveranno spazio, tra l’altro, il punto di accoglienza, il bookshop, la caffetteria, l’auditorium e un ristorante kosher (conforme alle norme di alimentazione ebraiche) di alta qualità. La chiusura del cantiere, calcolano il responsabile unico del procedimento, l’architetto Rita Berton, e il direttore dei lavori, l’ingegner Alberto Lionello, sarà nella primavera del 2021. Questo lotto del progetto complessivo è stato finanziato utilizzando un fondo di 6 milioni di euro del Mibac e gestito non direttamente dal Meis, ma dal segretariato regionale del ministero dell’Emilia Romagna. Nel 2021 è in programma l’apertura dell’ultimo e più sostanzioso lotto del Meis, quello reso possibile dai “famosi” 25 milioni di euro stanziati dal Ministero, poi cancellati dal precedente governo e infine ripristinati per opera dell’attuale ministro Dario Franceschini. Solo così sarà possibile completare il museo, realizzando le ulteriori quattro palazzine dove ricavare altri spazi culturali del polo museale.

Il futuro

Capitolo fondamentale sarà quello del sostentamento del Meis. La legge istitutiva del 2003 prevede uno stanziamento statale di un milione di euro annui, che dovrà essere adeguato alle nuove dimensioni del museo. Altri contributi pubblici provengono dal Comune e dalla Regione, ma è anche su altri canali che il Meis punta per proseguire la propria attività. Il Gruppo Intesa San Paolo, interviene il presidente Disegni «ha accompagnato le nostre mostre e accompagnerà anche quella che inaugurerà il 2 aprile». Ci sono anche le donazioni private, veicolate dalla visibilità che il Meis ha ottenuto all’estero e che hanno portato molti visitatori stranieri a Ferrara e indotto una fondazione statunitense a donare 50mila dollari. «Trovare la copertura finanziaria per le attività del Meis sarà tra le principali preoccupazioni del cda – conclude Disegni, ricordando che i consiglieri del Meis operano a titolo gratuito.

Ad aprile inaugura la terza grande mostra sul ghetto e il riscatto le attività Il consiglio di amministrazione appena insediato ha “ereditato” dal precedente cda la programmazione già messa a punto per il prossimo semestre, proprio per consentire il passaggio di consegne tra vecchi e nuovi consiglieri. Il prossimo evento è la mostra che aprirà il 2 aprile dal titolo “Dentro e Fuori”, e che tratterà di ghetto e di emancipazione. Un tema, quello della discriminazione, ritornato di preoccupante attualità, come ha sottolineato il presidente Disegni. La mostra vede due curatrici esterne, le studiose Andreina Contessa e Carlotta Ferrara degli Uberti, affiancate anche dalla direttrice del Meis Simonetta Della Seta e da Sharon Reichel. Si tratta della terza grande mostra allestita al Meis dalla sua apertura. Nel dicembre del 2017, alla presenza del presidente Mattarella, venne inaugurata l’esposizione “Ebrei. Una storia italiana” sui prime mille anni di presenza ebraica in Italia. Il lungo racconto storico è proseguito con “Il rinascimento parla ebraico” a cura di Giulio Busi e Silvana Greco. A queste si sono aggiunte altre esposizioni di nicchia, come “Il giardino che non c’è” dello scultore Dani Karavan, così come il Meis è stato scelto dal presidente Mattarella per ospitare in via permanente la mostra “1938. L’umanità negata”, sulla vergogna delle leggi razziali, già tenuta alle Scuderie del Quirinale. In atto, ha concluso Disegni nell’illustrare le attività organizzate dal museo, c’è la mostra Ferrara Ebraica, mentre a maggio tornerà la rassegna sul libro ebraico che quest’anno, in collegamento con la prossima mostra, si concentrerà sui temi del ghetto e della liberazione.

Altri contenuti

17 luglio, prima visione all’ArenaMEIS

17 luglio, prima visione all’ArenaMEIS

L’ArenaMEIS prosegue con una prima visione ferrarese: il film franco-israeliano Douze Points. L’appuntamento è mercoledì 17 luglio alle 21.00 nel giardino del MEIS (via Piangipane 81, Ferrara). La commedia dolceamara diretta dal regista israeliano Daniel Syrkin (già firma della serie TV cult Tehran) vede come protagonisti Rasoul e Tarik, cresciuti insieme a Parigi e diventati presto inseparabili. L’amicizia viene messa in crisi […]
10 luglio, proiezione di Libere, disobbedienti, innamorate

10 luglio, proiezione di Libere, disobbedienti, innamorate

Il secondo appuntamento con l’ARENAMEIS, previsto per il 10 luglio alle 21.00, è dedicato al film Libere, disobbedienti, innamorate diretto dalla regista palestinese Maysaloun Hamoud. Protagoniste, tre ragazze arabe che dividono un appartamento a Tel Aviv. Salma lavora in un ristorante e nasconde alla propria famiglia la sua omosessualità, Layla è una avvocatessa che difende con caparbia […]
3 luglio, primo appuntamento con l’ARENAMEIS

3 luglio, primo appuntamento con l’ARENAMEIS

Torna l’ArenaMEIS, il cinema all’aperto ospitato nel giardino del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara (via Piangipane, 81) e dedicato ai film che esplorano i temi dell’ebraismo, dell’identità e del valore della diversità. Si inizia mercoledì 3 luglio alle 21.00 con L’ultima volta che siamo stati bambini, il film che ha segnato […]
26 giugno, Assaggi di mostra

26 giugno, Assaggi di mostra

In attesa dell’Arena estiva di cinema che tornerà il 3 luglio, vi aspettiamo il 26 giugno alle 18.00 con “Assaggi di mostra”: un aperitivo al museo (via Piangipane, 81) accompagnato da un approfondimento sulle opere d’arte presenti nella mostra “Ebrei nel Novecento italiano”. L’evento è realizzato in collaborazione con l’Istituto Alberghiero Vergani e la Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di […]
6 giugno, ultimo appuntamento con Italia Ebraica

6 giugno, ultimo appuntamento con Italia Ebraica

Torna per il quarto anno #ITALIAEBRAICA, il progetto online che riunisce i musei ebraici italiani e che ha visto la partecipazione di migliaia di persone. L’edizione di quest’anno è dedicata ai libri: condivideremo con voi racconti e aneddoti sulle collezioni, i luoghi e la fattura stessa dei volumi, ma approfondiremo anche i temi che emergeranno sfogliando […]