Il futuro delle città. Così l’architettura fa rivivere gli spazi
di Stefano Bucci
Quella raccontata fino al 2 dicembre alla Triennale di Milano nella mostra Milano 2018 — Comfort in mostra: progettare, costruire, rinnovare l’architettura italiana (a cura di Lorenzo Bartoli e Marco Miglioli, www.triennale.org) è una storia virtuosa. Quella di un Paese, l’Italia appunto, nonostante tutto proteso ancora verso l’innovazione grazie a interventi urbanisti capaci di coniugare estetica e funzionalità con il rispetto per l’ambiente e il comfort abitativo, senza dimenticarsi neppure del lato «più sociale» dell’architettura. Non a caso, tra i tanti progetti esposti, resta impresso quello di Casa Emergency, la nuova sede dell’ong fondata da Gino Strada e dalla moglie Teresa, in via Santa Croce 19, a Milano: un’ex scuola in disuso, divenuta uno spazio aperto anche ai cittadini con l’intenzione di promuovere una cultura di pace attraverso incontri pubblici, dibattiti e mostre. La mostra, ideata e prodotta da SaintGobain Italia, società leader dell’edilizia sostenibile (la prima edizione, nella primavera 2017, all’Urban Center di Milano) propone 21 immagini che testimoniano alcuni dei più importanti interventi nel campo dell’edilizia e dell’architettura contemporanea made in Italy.
L’idea di una riqualificazione del territorio con interventi architettonici di prestigio rappresenta un’altra delle lezioni che arrivano dagli spazi della Triennale: «Una mostra che pone al centro i temi del progetto e dello sviluppo urbanistico per delineare nuove prospettive di discussione sul futuro della città» come ha spiegato il presidente della Triennale, Stefano Boeri. Ma le testimonianze (fotografiche) arrivano da tutta Italia, provincia compresa, non solo dalle grandi città, a testimonianza, come ha sottolineato Gianni Scotti (presidente e ad di Saint-Gobain Italia), «di come si guardi con sempre maggior attenzione alla nuova esigenza di riqualificare il territorio con interventi architettonici di prestigio». Ecco, così, i progetti per Dedalo – Sensi Sommersi nella parte antica (e più delicata) di Matera, per il Nuvola Convention Center a Roma, per il Castello Svevo a Bari, per gli Uffizi a Firenze, per la Chiesa di Nostra Signora delle Grazie a Sestu (Cagliari), per il Meis (il Museo nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah) di Ferrara, per il Centro della Lega del Filo d’Oro di Osimo (Ancona), per la Scuola materna Vittorio Donati di Casez di Sanzeno (Trento).
A sorprendere sono soprattutto le testimonianze di interventi e cantieri che toccano costruzioni private. Simbolo di un cambiamento culturale che sempre più spesso privilegia la qualità di vita abitativa e il rispetto per l’ambiente. Testimonianza di una crescente consapevolezza che il «benessere abitativo» (e lo sviluppo) riguarda anche la quotidianità personale degli individui. Che si tratti di cultura, lavoro o tempo libero.