Tue, Thu: 10:00 a.m. to 1:00 p.m. and 2:00 to 6:00 p.m.
Sat: 10:00 a.m. to 2:00 p.m.
The books can be consulted at the headquarters in Via Piangipane 81, after requesting them from the staff, but they are not on the open shelf.
The loan, with the exception of some non-admitted texts, is allowed to users with a registration card for the Polo Bibliotecario Ferrarese.
The interlibrary and document loan service is allowed in compliance with copyright law.
Tue, Thu: 10:00 a.m. to 1:00 p.m. and 2:00 to 6:00 p.m.
Sat: 10:00 a.m. to 2:00 p.m.
The library is located in the building at the MEIS entrance in via Piangipane 79-81, Ferrara.
The main topics feature: history of religions, history of the Jews in Italy, Jewish history and culture, Jewish art, Jewish literature, the Shoah, anti-Semitism, racial persecution, fascism, Jewish communities, Israel. Specialized magazines and journals are also available for reference.
There is also a section of recently published books for young readers, the topics ranging from short stories and comic strips to essays with insights on Judaism, history, and fiction.
The purpose of the library is to collect and preserve national and foreign publications on the history of the Jews in Italy, to document the main works published on the history of Jewish thought and culture in our country, disseminating and make them available; and the body of this library is constantly growing thanks to generous private book fund donations.
The MEIS book collection is an important part of the Museum’s great memorial and historical-identity project.
The Library, part of the Polo Bibliotecario Ferrarese (Ferrarese Library Center), also provides its users with assistance in using the cataloguing and bibliographical research tools as well as useful information for study, teaching and research.
Library regulationsEvery month Tania Bertozzi, the head of the MEIS Library managed by the Le Pagine cooperative, will reveal the new arrivals in short video clips, recommending the unmissable titles and telling the story of the funds donated to the Museum. To stay up to date, subscribe to the museum’s Youtube channel!
The five titles of this month are dedicated to the permanent exhibition of the MEIS “Jews, an Italian story”. The selection explores the themes of the Jewish itineraries, the catacombs and the Renaissance period.
Questo atlante illustra le migrazioni del popolo ebraico dai tempi della Mesopotamia fino allo Stato d’Israele dei nostri giorni, cercando di seguire le strade diverse e talvolta oscure di questo popolo errante e di tracciare la mappa della loro singolare esperienza nei vari periodi.
Questo denso e agile volumetto spiega in maniera chiara e divulgativa quanto sappiamo sulla struttura della comunità ebraica di Roma, illustrando allo stesso tempo il contesto storico e politico in cui essa si sviluppò. Impresa non facile, a causa della carenza dei dati che ci sono pervenuti; con grande onestà Elsa Laurenzi non nasconde questo problema, né presenta ricostruzioni “facili” ma infondate. Accompagna invece il lettore alla scoperta di una società che mantiene i propri costumi e la propria cultura vivendo all’interni di un’altra più vasta società, tanto profondamente diversa quanto tollerante, che seppe integrare realtà varie e contrastanti. Si basa sulle varie fonti disponibili, gli scrittori antichi, i testi epigrafici, le testimonianze archeologiche e fornisce, mediante un glossario distribuito all’interno del testo, utili e puntuali spiegazioni di termini non a tutti noti.
Un libro che resiste al trascorrere del tempo e che continua a catturare l’attenzione è innanzitutto, con buona pace dei dotti e dei critici, un libro bello. Un bel libro di viaggi è una gemma preziosa, tanto rara da suscitare in chi la trovi un senso di sorpresa e di stupore. La realtà non è mai avara con chi viaggia, ma si prodiga in emozioni e regala innumerevoli esperienze in un brevissimo volgere di tempo. Molto raramente viene ripagata con altrettanta generosità. Voler ridire cosa si è visto e provato è da pochi, saperlo ridire è un dono davvero inconsueto. Bisogna che la nostalgia del viaggio, che ostinata scuote ogni ritorno, si trasformi in un nuovo miraggio. Bisogna che il narratore cerchi di nuovo una meta, che sappia ricreare nel lettore l’inquietudine che lo ha attirato lontano.
Al nostro viaggiatore ebreo l’inquietudine non faceva certo difetto. Le pagine dell’Itinerario non lasciano trasparire nulla sull’uomo, sulla sua vita e sulle sue emozioni; una cosa risulta però ben chiara in ogni frase del racconto, in ogni tappa del percorso: Binyamin è il suo viaggio. La lunghissima peregrinazione, che lo porta – nella sesta decade del XII secolo – da Tudela sino al limitare dell’Oriente estremo, ai confini del mare periglioso «su cui domina Orione», è vissuta nel libro come una necessità, quasi un dovere ineludibile. (Dall’introduzione di Giulio Busi)
Per mettere alla prova la veridicità dell’etichetta “Rinascimento italiano” può essere utile l’analisi di elementi che contribuirono dall’esterno al rinnovamento intellettuale avvenuto nella nostra penisola all’inizio dell’età moderna; si tratta di fattori culturali che apparentemente esulano dal contesto erudito considerato centrale per gli interessi del periodo in esame. In effetti, le discipline studiate dai dotti italiani del ‘400 e ‘500 non si differenziarono molto da quelle dei loro predecessori. In quest’ottica l’apporto del giudaismo può divenire una “cartina di tornasole” del grado di rinnovamento intellettuale all’interno della società italiana quattro-cinquecentesca. Pur essendo stata sempre minoritaria, fin dall’antichità la componente ebraica nella penisola italiana è stata attiva nelle mediazioni tra culture diverse, impegnata nella ricerca costante di un dialogo o di un equilibrio con la maggioranza: da un lato opera sapientemente per mantenersi nel solco della tradizione, dall’altro adotta temi e strutture mentali esterne per restare al passo con i tempi.
Il presente catalogo è stato pubblicato in occasione della omonima mostra, ideata e curata da Gino Famiglietti e Salvatore Settis, allestita presso la monumentale Sala Alessandrina del complesso borrominiano della Sapienza, sede dell’Archivio di Stato di Roma, dal 23 ottobre 2018 al 5 gennaio 2019. La mostra ed il volume celebrano l’acquisizione, tramite acquisto coattivo, da parte della Direzione Generale degli Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali di un manoscritto miniato del 1349 (e del connesso atto di vendita alla famiglia Norsa datato al 1513), contenente una delle più pregevoli copie della traduzione dall’arabo all’ebraico della Guida dei Perplessi del filosofo, medico e giurista Mosè Maimonide (1138-1204). Oltre ad approfondimenti sul manoscritto, il catalogo contieni interessanti contributi su altri preziosi documenti esposti in mostra, tra cui 13 manoscritti dall’Archivio di Stato di Mantova relativi al rocambolesco episodio che lega la storia della Madonna della Vittoria di Andrea Mantegna (commissionata nel 1496 da Francesco II Gonzaga) alle vicende della famiglia Norsa.