Kofta b’siniyah EN
Antipasto EN
Introduzione
Si tratta di un pane bianco, dall’inconfondibile forma intrecciata, che può ricordare il pain brioche ma rispetto al quale è meno dolce e più compatto. Si accompagna perfettamente sia al dolce sia al salato, a colazione come a merenda e ai pasti. Un ulteriore dettaglio? La challah è buonissima!
Si tratta di una specialità lievitata, il tipico pane a treccia che viene preparato per la cena del venerdì sera, quella che apre le celebrazioni di shabbat, il sabato ebraico. Durante la preghiera rituale la challah, insieme al vino, viene benedetta e quindi spezzettata dal capo famiglia che la offre ai commensali intinta nel sale.
Per quanto a prima vista possa ricordare il pain brioche vi si differenzia per un sapore meno dolce e una trama più compatta. Per questo e per la sua bontà è ottimo da mangiare a colazione o a merenda, magari spalmato con confettura, così come ai pasti.
Preparazione
1. Per realizzare il Challah iniziate a sciogliere, in una ciotola capiente, il lievito di birra con l’acqua tiepida. Aggiungete quindi lo zucchero, l’olio, il sale e l’uovo e amalgamate gli ingredienti con una frusta o una forchetta.
2. Unite ai liquidi la farina aggiungendola poca per volta e facendo ben assorbire la quantità precedente prima di aggiungerne altra. La quantità finale che andrete ad aggiungere dipende molto dal tipo di farina e dalle condizioni climatiche: potrebbe essere possibile che ce ne voglia appena meno di un chilogrammo. Impastate a mano nella ciotola, o con il gancio a uncino nell’impastatrice, per una decina di minuti. Quando l’impasto diventa liscio e compatto e non si attacca più alle mani lavoratelo bene su un piano infarinato per altri cinque minuti.
3.. Trasferitelo quindi in una ciotola leggermente unta e fatelo lievitare, coperto da un panno umido, per almeno un paio d’ore o comunque finché non raddoppia.
4. Una volta che l’impasto è ben lievitato preparate le 2 forme. Dividete l’impasto a metà e poi dividete ancora ciascuna delle due in tre parti. Formate con i primi tre pezzi dei rotoli della stessa lunghezza che provvederete a intrecciare.
5. Quando la treccia è composta, ripiegate le estremità verso sotto, come nell’immagine. Procedete allo stesso modo per comporre una treccia con le rimanenti tre parti di impasto.
6. Disponete le trecce su una teglia ricoperta di carta da forno e fatele lievitare ancora mezz’ora. A lievitazione ultimata, spennellate le trecce con l’uovo sbattuto e cospargetele di semi di sesamo. Infornatele quindi nel forno già caldo a 200°.
7. Fate cuocere le trecce per una decina di minuti, poi abbassate la temperatura a 180° e fatele cuocere per altri venti minuti circa. La challah è cotta quando ha acquistato un bel colore dorato sia sopra sia sotto.
Conservazione
Potete conservare la challah in un sacchetto per alimenti per circa 2 giorni. L’impasto della challah si può congelare dopo le 3 ore di lievitazione. Poi si può scongelare in friugorifero e far rinvenire a temperatura ambiente, prima di comporre la challah e cuocerla.
Si sconsiglia di congelare la challah cotta.
Consiglio
Diffidate di chi mette in questa ricetta il burro invece dell’olio, o peggio il latte o lo yogurt! Nessun ebreo lo farebbe mai, perchè è vietato mescolare i derivati del latte con la carne e di Shabbat qualsiasi famiglia ebraica mangia senz’altro la carne!